A Quarto Oggiaro si rischia la tragedia ogni giorno. Sarà questa la nuova via Rilke, con incendio e disastri collegati? Forse no. Qui ci sono troppe infiltrazioni di acqua, in effetti, ma lo stato disastroso è il medesimo. E gli abitanti sono, comprensibilmente, al limite della sopportazione. Possiamo forse dare loro torto? Ce ne parla nel dettaglio il candidato al Consiglio Comunale e al Municipio 7 Franco Vassallo:
“Nei giorni scorsi gli inquilini di via La Torre mi hanno chiamato per mostrarmi l’incredibile stato di degrado delle loro case. Quando mi hanno raccontato la cosa al telefono avrei davvero voluto non crederci. Purtroppo conosco troppo bene MM e la sua supposta efficienza per non farlo. E così sono andato. Le foto le vedete anche voi. Dalle siringhe nell’erba ai segni di un rogo sul muro lo stato di abbandono è desolante. Masserizie abbandonate, muri infiltrati, macchie di muffa ovunque. Questa non è la Milano per cui abbiamo lottato.
Siamo a Quarto Oggiaro, in un universo parallelo che nelle brochure patinate di Sala non entra mai. Chissà perché. Qui non viene nemmeno a fare le merende coi suoi compari del PD. Probabilmente per non prendersi malattie. E fa bene, ve lo dico io. Il problema è che ci lascia vivere, perché le case a prescindere da chi le amministri sono del Comune, decine di famiglie. Che in questo degrado sono costrette dalla necessità. Qui crescono dei bambini, qui attendono senza speranza degli anziani. Questo è il mondo alla rovescia di chi i Navigli li ha sempre sentiti raccontare, ma l’unica acqua che vede scorre dal tetto.
Qui non ci sono soluzioni: ci vuole una commissione inquilini. Questo è un punto fondamentale del mio programma e mi batterò perché sia realizzato al più presto. Questa commissione deve controllare come vengono spesi i soldi e come vengono gestite le priorità. Non è possibile che il Comune abbia e mantenga immobili di pregio in centro e faccia andare in malora queste case di periferia. Via La Torre ha la stessa dignità di via Madonnina. Ma questo va difeso dagli inquilini direttamente, in prima persona. I sindacati fanno un’opera meritoria, ma è giusto che la facciano da fuori. Dentro se la devono vedere gli inquilini con MM. Perché queste scene non si ripetano e i luoghi vengano risanati. Una volta per tutte, se possibile.”