Fabrizio Corona è stato aggredito nel boschetto della droga di Rogoredo dove, ha spiegato lui stesso su Instagram, si era recato per fare un servizio sullo spaccio di droga. L’aggressione, secondo quanto ha raccontato, sarebbe stata perpetrata da parte di un gruppo di spacciatori che, avendolo riconosciuto, hanno raggiunto lui e la sua troupe e li hanno picchiati e derubati. “Siamo stati pestati con le mani e con i bastoni – ha riferitouno dei collaboratori del fotografo, Luca Cerchioni -. Siamo stati derubati. Corona non ha più i documenti e il cellulare, io non ho più i documenti”.
Nella tarda serata, Corona ha pubblicato sui social un messaggio con una foto che lo ritrae soccorso in ambulanza. “Stasera mi sono recato al Bosco di Rogoredo, patria nazionale dello spaccio italiano – scrive -, dove anche la polizia si rifiuta di entrare. Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona, Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. Ora, in questo momento ringrazio Dio per aver protetto mio figlio Carlos Maria“.