“Giunta che cambia…ma il problema persiste….QT8 grida ancora vendetta”. Giunta che cambia (si fa per dire), ma i problemi rimangono. E ci sono quartieri di Milano dove inspiegabilmente sembra ardua l’impresa di avviare una seria e definitiva azione di controllo e gestione del territorio e delle sue complicazioni in termini di sicurezza e vivibilità.
Non a caso QT8 rimane l’epicentro di situazioni irrisolte nel corso di tutta la precedente consiliatura 2016-2021, in cui le segnalazioni dei Comitati cittadini sono passate in secondo piano a livello municipale e tantomeno comunale. E siamo sicuri di non esagerare nell’affermare ciò, perché gli episodi si sprecano come le occupazioni abusive che hanno visto protagonista l’area destinata al CASVA e che sarà realizzata solo nel 2022.
Ci si è accaniti e scontrati poi per il restyling del Giardino dei Giusti, a cavallo del 2018/2019, dimenticando totalmente il resto degli aspetti che purtroppo deturpano il valore paesaggistico del Monte Stella e soprattutto rendono proibitive le condizioni di vita e di svago per i frequentatori, come per i cittadini del vicinato.
Le alture della montagnetta continuano ad essere il terreno preferito per percorsi di mountain bike alla presenza di cittadini, che rischiano continuamente un incidente frontale con gli pseudo agonisti, che fino adesso hanno potuto agire ed allenarsi indisturbati nella indifferenza generale e nonostante un ultimo biennio infuenzato dalle limitazioni della pandemia.
Ma il dato ancora più agghiacciante, da come riportato dai cittadini ,si rivela in questa parte finale tra Estate e Autunno, in cui Monte Stella è la sede deputata di continui rave party fino a tarda ora e con sforamento di decibel da fare invidia al vicino stadio Meazza dei tempi d’oro e dei grandi raduni.
Dall’ultimo weekend di Agosto fino all’ultima settimana di Settembre, a ridosso delle amministrative sono ricominciati festeggiamenti,schiamazzi e musica a palla. Tutti i weekend ,per tre giorni di seguito, da Venerdì a Domenica. Tre giorni alla settimana che rappresentano 72 ore di mancato riposo, oltre che problemi di ordine pubblico, degrado ,consumo di alcolici, in un contesto di totale incertezza che viene percepito soprattutto dai nuovi concittadini e soprattutto quelli appena trasferiti in quartiere.
Dove è finito il carattere avanguardistico di uno dei quartieri di maggiori speranze ed ambizioni per Milano? Fra occupazioni abusive ,rave ed altri episodi di microcriminalità, QT8 diventa territorio di abbandono e pericolosità, nonostante le tante segnalazioni che adesso dovranno essere vagliate dal neo assessore (si fa per dire), Marco Granelli, che passa da una gatta da pelare come la Mobilità ad un altra grana altrettanto grossa come quella della Sicurezza.
E ciò che più sconvolge è la mancanza di azione e di monitoraggio di determinati problemi per cinque anni dove ci si è sforzati solo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma quando si parla di vivibilità e sicurezza non ci si può proprio accontentare di scegliere il male minore o crogiolarsi sugli allori di un giardino commemorativo da riprogettare.
Dove è l’approccio sistemico e la messa in campo di maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine o quantomeno la introduzione più diffusa di fototrappole e sistemi di sorveglianza (comunque presidiati) ?
Rimane poi il fatto che saremmo favorevoli al recupero di un verde pubblico che possa diventare teatro di sana aggregazione e animazione giovanile. Su questo non ci sono dubbi. Come non ci sono dubbi o interpretazioni sulle norme e sui limiti da rispettare per un vivere civile.
Milano è sulla via della guarigione dopo due anni di clausura forzata ma questa frenesia non può andare a discapito di un quartiere che è già fin troppo provato ed abituato ad un degrado che ci si trascina già da diversi anni e da periodi abbondantemente pre-Covid.
La Commissione Sicurezza municipale come quella comunale e lo stesso Assessorato hanno già tutti gli elementi a disposizione per non distrarsi.
In attesa di una presa di posizione chiara e definitiva ci si riserva il diritto di riportare il lamento di troppi cittadini ormai provati fra indifferenza e inquinamento acustico.
E fra un rave selvaggio e una corsa in picchiata in mountain bike, la Milano dei grandi avanti sembra che voglia strizzare l’occhio alle capitali tedesche della aggregazione giovanile fuori dagli schemi e soprattutto fuori controllo. Peccato che vada a discapito del valore storico di un quartiere e della qualità di vita di chi cerca veramente solo riposo,accoglienza e quiete dopo una giornata di lavoro.