Forza Italia si adatta al modello M5S. Ai puristi della politica potrebbe sembrare assurdo che uno dei partiti più antichi dello scenario politico italiano prenda esempio dall’ultimo arrivato, invece è successo: Forza Italia alternerà i capigruppo in Consiglio Comunale. Ve lo abbiamo già raccontato per parlare degli equilibri interni ai forzisti, ma senza approfondire questo aspetto. Ma è innegabile che Forza Italia si adatta al modello M5S: è infatti il Movimento 5 Stelle ad aver introdotto la regola della turnazione del capogruppo. Una delle tante misure, come il voto online, che è stato bersaglio di critiche dalle penne di tutti i tipi. La stessa turnazione dei capigruppo veniva sbeffeggiata, invece ora diventa un modello da adottare. Forse perché ora che il Movimento 5 Stelle sembra in grosse difficoltà, si può esercitare una delle attitudini più in voga in Italia: fingere di aver avuto un’idea in realtà copiata da qualcun altro. Un vero peccato perché Forza Italia a sua volta era un movimento più che un vero partito, nato in opposizione agli storici dominatori della politica italiana. All’interno di sè Forza Italia ha dunque dentro di sè il carico di novità e la capacità di immaginare un modo di fare politica fuori dagli schemi del primo Novecento, non tanto come impostazione di valori, ma come attuazione pratica della politica. Forza Italia allora può e deve prendere il meglio delle novità politiche sul piatto, senza paura. Perché Forza Italia si adatta al modello M5S sul capogruppo, ma domani potrebbe esserci pure qualcos’altro su cui convergere. In un momento in cui tutti pensano più a chiudere le porte agli altri, forse la vera notizia è chi apre i canali di comunicazione. Anche inconsapevolmente, se la decisione del capogruppo a turno è stata solo un caso. In ogni caso si dimostra che questa impostazione ha del potenziale, perché accorcia le estenuanti trattative su chi debba essere capo di questo o di quello.