Una delegazione di Forza Italia, composta dal Capogruppo in Consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, dal Coordinatore del Municipio 2, Otello Ruggeri e dal Consigliere del Municipio 2, Antony Mammino, si è recata in via Edolo per verificare la situazione dopo l’occupazione da parte degli autonomi del Lambretta e confrontarsi con residenti e commercianti del posto.
“Spiace che per l’ennesima volta ci sia toccato ascoltare delle persone lamentarsi per quanto accade oggi, mentre temono che in futuro la situazione peggiori – spiega Fabrizio De Pasquale – Il quadro che ci è stato esposto già ce lo immaginavamo: gente “fatta” e ubriaca che ciondola per la strada, persone che espletano le funzioni fisiologiche fra le macchine parcheggiate, uomini nudi che si aggirano per l’edificio. Nulla in confronto di quanto potrà accadere quando il tempo sarà più clemente e inizieranno feste e bagordi di ogni genere con tutti i problemi che ne conseguiranno. Speriamo – conclude De Pasquale – che dopo quanto accaduto ieri il Sindaco Sala abbia capito che la generosità con certi personaggi non paga e solleciti A2A e MM perché stacchino immediatamente le utenze e il Prefetto a sgomberarli al più presto per evitare disagi al quartiere”.
“Ciò che più preoccupa e stupisce fra quanto sentito dai commercianti del luogo – commenta Ruggeri – è che uno di loro afferma che, pochi giorni prima dell’occupazione, ha ricevuto una visita delle Forze dell’Ordine interessate a sapere se avesse notato qualche movimento intorno alla palazzina in seguito occupata. Evidentemente, se quanto riferito corrisponde al vero, qualcuno sapeva, o almeno sospettava, quanto sarebbe potuto succedere e non ha fatto o, più probabilmente, gli è stato negato di fare qualche cosa per impedire accadesse. Forse – conclude Ruggeri – sarebbe bastata un po’ più di attenzione perché nel Municipio 2 non si allungasse la già lunga lista delle occupazioni abusive ”.
“Ora che il palazzo è occupato – continua Mammino – sul piano legale la questione diventa complessa. Andrebbe intanto accertato se la corrente elettrica di cui usufruiscono gli occupanti è stata lasciata collegata dalla proprietà o è frutto di un allacciamento abusivo. Inoltre, in caso di presentazione di un esposto, difficilmente i cittadini potranno contare sull’appoggio della proprietà stessa, visto che la palazzina sembra essere al centro di una contesa ereditaria fra persone difficili da rintracciare in quanto residenti all’estero o in altre province italiane. Una complicazione – conclude Mammino – che forse non è solo frutto della casualità visto che certi ambienti queste operazioni le studiano accuratamente a priori“.