Come lunedì ha battuto diversi record. Perché le notizie ansiogene che arrivano dal fronte russo sono tutto meno che rassicuranti. E dopo aver intravisto lo spiraglio di una serenità relativa per la tanto annunciata fine del periodo Covid, proprio non ci stava l’ansia della guerra. Poteva starci tanta roba, tanto più che di lunedì si è predisposti a qualche schiaffone visto che apri gli occhi e hai un’intera settimana davanti. Ma una guerra no. Specialmente con la Russia, l’orso di ghiaccio su cui si sono scontrati grandi condottieri della Storia. Se hanno perso loro, con gli attuali generali non c’è da stare sereni. Tra l’altro rasserena pochissimo gli animi l’idea che tutta la questione sia gestita da prostatici settantenni, gente ormai più abituata a vedere i medici di molti parenti. Biden in particolare è già traballante quando cammina, figuriamoci avere il nerbo per sostenere una tensione simile. Infatti continua ad accusare la Russia dopo che l’anno prima la Nato ha organizzato una mega esercitazione in funzione anti russa. Poi ha armato fino ai denti l’Ucraina sempre dicendo che il pericolo erano i russi. E ora continua a lanciare allarmi su allarmi. A noi non stupisce nemmeno che Putin abbia riconosciuto le repubbliche filo russe. D’altronde l’Occidente ha occupato militarmente l’Afghanistan per vent’anni perché l’ha accusato di essere uno Stato terroristico. Però poi attacca la Russia visto che si annette pezzi di Russia. Ora siamo sul filo del rasoio perché questo arzillo vecchietto americano ha una certa età e quasi lo stesso numero di pillole da prendere al giorno. Se poco poco gli sfugge la giornata di mano rischiamo di vederlo infartare nel mezzo della crisi che lui stesso ha creato. E sui servizi americani stendiamo un velo pietoso vista la quantità immane di cantonate degli ultimi 20 anni: le armi di distruzione di massa in Iraq non sono mai state trovate, tanto per dirne una. O vogliamo citare quando la Cina ha smantellato l’intera rete della Cia sul proprio territorio? E potremmo andare avanti. Ma per ora ci basta la coscienza che Come lunedì ha battuto diversi record: potevamo avere qualche sfiga come di consueto, ma i venti della guerra proprio non ce lo aspettavamo.