Il Comune è pronto ad ampliare la rete di accoglienza diffusa rivolta ai rifugiati titolari di protezione internazionale per far fronte all’esigenza di integrazione dei cittadini ucraini arrivati nel nostro Paese dopo l’invasione russa. Lo ha riferito in una nota la stessa Amministrazione, spiegando che con una delibera approvata dalla Giunta, il Comune “ha aderito alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) disposta dal ministero dell’Interno con il decreto legge del 28 febbraio che prevede, come misura urgente per affrontare la crisi in Ucraina, un aumento fino a 3.530 posti sull’intero territorio nazionale”.
Se l’iter andrà a buon fine, il Comune potrà rafforzare la rete di accoglienza diffusa di secondo livello con 150 posti in più che andranno ad aggiungersi ai 757 posti attualmente finanziati (400 per i minori stranieri non accompagnati, 342 per la categoria ‘ordinari’ e 15 dedicati nello specifico a chi soffre di disagio mentale o sanitario) e ai 200 in attivazione (la procedura pubblica si concluderà nelle prossime settimane). Con questo ulteriore ampliamento i posti complessivi a disposizione diventeranno oltre mille.
“Milano ha una grande tradizione di solidarietà e fin da subito si è attivata per supportare le famiglie ucraine fuggite dalla guerra mettendo in campo l’azione congiunta delle istituzioni e la grande generosità che i milanesi hanno sempre dimostrato in situazioni di emergenza” ha dichiarato l’assessore comunale al Welfare e Salute, Lamberto Bertolè, aggiungendo che “non possiamo sapere quanto durerà il conflitto e dobbiamo essere pronti a fare di più, rafforzando la rete di accoglienza di secondo livello che prevede, oltre all’ospitalità, percorsi di inclusione e integrazione”. “Per questo il Comune ha subito colto l’opportunità di ampliamento offerta dal Governo – ha concluso – e conta di rendere disponibili i posti nel più breve tempo possibile”.
Sono poco meno di un centinaio i profughi ucraini già ospitati nelle strutture di prima accoglienza del Comune di Milano (Casa Jannacci e il centro di viale Puglie). I posti in più messi a disposizione verranno quindi utilizzati per proseguire questo percorso, garantendo un’accoglienza di qualità e percorsi di integrazione. In caso di conclusione positiva dell’iter della domanda, l’Amministrazione provvederà, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, alla selezione dei soggetti a cui affidare le attività progettuali di accoglienza, inclusione e integrazione.