Se il centrosinistra candidasse presidente alle regionali del 2023 in Lombardia una donna “sarebbe un bel segnale”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando il nome, tra gli altri, dell’europarlamentare del Pd Irene Tinagli. Quanto all’ipotesi di scegliere il canndidato con le primarie o meno ha aggiunto: “Sulle regionali darò una mano quando ci sarà un candidato, però è abbastanza evidente che è una questione che sarà definita dai partiti e non dal sindaco di Milano. Dipende come in questo voluto fronte largo si deciderà di procedere, se con primarie o meno. Non credo di avere titoli per dire la mia opinione”.
“La mia opinione però credo che sia importante da un certo punto di vista, ovvero che prima mettiamo in campo un candidato o una candidata è meglio è. A meno che ci sia una persona assolutamente conosciuta allora in quel caso si può arrivare anche tardi, ma siccome abbiamo visto che non c’è battere a tappeto tutta la Lombardia richiede tempi abbastanza lunghi, quindi io spero che prima dell’estate si trovi” ha osservato a margine dell’inaugurazione della Civil Week.
“Credo che il tentativo del Pd sia quello di tenere insieme tutti. Non so se ci riusciranno, ma credo sia giusto provarci. Posso solo dire che io a Milano l’ho fatto, o perlomeno l’ho fatto avendo deciso di non avere i 5 Stelle con me, non per mancanza di rispetto, ma perché sarebbe stata un’operazione dell’ultimo momento e non volevo farla. Quindi trovo naturale avere fronte largo” ha concluso parlando del perimetro della coalizione.