“Ennesimo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna a Milano, questa volta in piazza Napoli, da parte di tre persone, di cui due extracomunitari e un terzo ancora irripetibile che mi auguro venga preso il prima possibile”, lo scrive in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.
“Se la sinistra continuerà a considerare l’immigrazione selvaggia solo ed esclusivamente come una risorsa – continua la Sardone – saremo costretti a registrare tali episodi in eterno. Perché il sindaco Sala, il Pd e le tante femministe di facciata non ammettono che il problema esiste ed è evidente? Perché continuare a nascondere la testa sotto la sabbia? Non è assolutamente razzismo dire che Milano sia diventata la capitale degli stupri a causa delle folli politiche d’accoglienza sfrenata messe in atto dalla sinistra milanese: è semplicemente la realtà, nuda e cruda”.
“Il centrosinistra, troppo impegnato a difendere i presunti diritti violati della comunità LGBTQ+, non si è accorto della scia di stupri che a Milano non si ferma da parte di stranieri contro le donne”, scrive invece l’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, commentando la violenza sessuale di gruppo avvenuta la notte tra sabato e domenica in Piazza Napoli per la quale sono stati arrestati un 42enne della Nuova Guinea e un 22enne egiziano, mentre un terzo uomo è ricercato.
“È iniziata con la ‘taharrush gamea’, – continua De Corato – espressione araba che significa ‘molestia collettiva’, di piazza Duomo la notte di Capodanno, ed è continuata per le vie della città in questi mesi fino alla brutale violenza sessuale avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi in piazza Napoli. Ricordo gli altri episodi avvenuti: a febbraio davanti all’Università Bocconi, a marzo in piazza Leonardo Da Vinci, a maggio in Stazione Centrale e a giungo in Corso XXII Marzo. I responsabili sono sempre stranieri irregolari nel nostro Paese. La mia vicinanza alle vittime di questi terribili reati e il mio ringraziamento alle forze dell’ordine intervenute”.