Si va a votare a febbraio? Perché il clima in Regione è abbastanza teso. Il duo Moratti-Fontana non funziona, se non in un sit-com anni Novanta. I due non si amano e lo hanno chiarito pure al pubblico che freme. Da una parte ci sono i consiglieri regionali che vorrebbero tanto sapere chi vincerà la sfida per sapere a chi chiedere un posto a tavola. Dall’altra ci sono le sinistre che stanno per mettere in scena il loro sport preferito degli ultimi decenni: perdere. Perché invece di criticare i litigi in giunta, dovrebbero sorridere e prestare ai contendenti un cuneo ciascuno per allargarne le distanze: la sfida presidenziale offre alla sinistra l’occasione mai avuta di vincere il governo regionale. Solo con una destra divisa la sinistra può vincere. Ma ovviamente Pd e Movimento 5 Stelle al momento sono divisi, come da tradizione delle forze progressiste. Intanto tutti si chiedono se si va votare a febbraio, perché Fontana potrebbe decidere di averne abbastanza e mandare tutto all’aria anticipatamente. Fratelli d’Italia non sarebbe nemmeno troppo opponente, perché sei mesi di governo potrebbero eroderne il consenso. Certo, resta il tema Moratti: Fontana accetterà solo un ministero di peso, ma Moratti è nelle condizioni di Draghi. Sostiene infatti di aver avuto la promessa di candidatura da Fontana, come Draghi pensava di andare al Quirinale. Solo che lei non è Draghi e se non le danno quanto richiesto non si ritirerà, ma si candiderà comunque. Ma a lei conviene votare prima della primavera? Dubbi che saranno risolti solo con le elezioni. Intanto resta il dubbio: Si va a votare a febbraio?