Le iniziative per la pace della Diocesi di Milano a gennaio. Nell’anno che sta per cominciare, in cui ricorre il sessantesimo dell’enciclica di papa Giovanni XXIII, Pacem in Terris, la Diocesi di Milano continua a mettere al centro la preghiera per chiedere il dono della pace, a livello personale e collettivo, con diversi appuntamenti. Si comincia domenica 1° gennaio in Duomo, alle 17.30, con la Messa per la Giornata mondiale della pace, una celebrazione voluta da papa Paolo VI nel 1968. In assenza dell’Arcivescovo, impegnato in un viaggio missionario in Camerun, l’Eucaristia sarà presieduta dal Vicario generale, mons. Franco Agnesi, con l’omelia di mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale. La Messa verrà trasmessa in streaming sul canale YouTube e sul portale della Diocesi e in diretta televisiva su Telenova (canale 18 del digitale terrestre). Sabato 7 gennaio, alle 18, il Coordinamento diocesano associazioni, movimenti e gruppi, che riunisce un ampio ventaglio di organizzazioni cattoliche, invita tutti al Santuario San Pietro Martire di Seveso per un momento di preghiera – “Dona nobis pacem” –, a sostegno del popolo ucraino e di tutte le vittime delle guerre e dell’odio.
Infine, venerdì 13 gennaio alle 20.45, nella chiesa San Pio X di Cinisello Balsamo, prende il via l’edizione 2023 dei “Dialoghi di pace”, appuntamenti in cui preghiera, riflessione e musica si fondono per (ri)leggere il consueto messaggio del Papa per la pace, quest’anno intitolato “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. All’appuntamento di Cinisello Balsamo, in cui interverrà anche l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, seguiranno altri incontri nelle zone pastorali in cui è suddivisa la Diocesi, fino al 2 luglio. Qui il programma completo: https://www.chiesadimilano.it/dialoghidipace
Tutte le sette serate saranno dedicate alla memoria di Yuriy Kerpatenko, direttore d’orchestra ucraino ucciso nella sua abitazione il 28 settembre nella Kerson occupata dalle milizie russe.