Il mistero dei voti per Moratti. In questi giorni di politica isterizzata dall’approssimarsi del voto alcuni grandi misteri aleggiano nell’aria, ondeggiano tra le granitiche certezze di alcuni e quelle di altri. Noi più umilmente attendiamo. Perché il percorso morattiano è stato quanto meno innovativo: voleva essere candidata del centrodestra, poi ha cambiato e si è proposta per il centrosinistra. E in questa seconda fase si è scoperto che parte del PD non la disprezzava poi molto. Infine, ha deciso di correre da sola raccogliendo intorno a sè dei CUD di tutto rispetto. I voti dovrebbe prenderli, anche se solo un miracolo potrebbe smuoverla dalla terza posizione a cui è destinata. Resta però il mistero dei voti per Moratti: alcuni sono certi che pescherà dai delusi di una Lega ormai sgonfiata e stanca, altri certissimi che invece saranno gli elettori del Partito democratico a votarla in massa o quasi. Ma chi sarà alla fine? Perché qualcuno la voterà, questo pare certo. Forse si capirà chi non ha scelto nè carne nè pesce, ma la terza opzione: basterà vedere le preferenze. Se saranno eletti candidati di estrazione progressista sarà più chiaro chi l’ha votata. Se invece saranno altri l’esito resterà incerto con ogni probabilità. Sicuramente se ottenesse un buon risultato, anche gli altri schieramenti potrebbero iniziare a pensare alle prossime consultazioni con uno sguardo diverso. Perché se il terzo polo diventa una realtà, qualcuno dovrà pure farci i conti.