MISIN, nuovo Comandante della Missione Italiana di Supporto in Niger. In Niger il Generale di Divisione Liberato Amadio cede il comando della MISIN al Generale di Brigata Nadir Ruzzon. All’interno della Base Aerienne 101 dell’Aeronautica Militare del Niger, si è tenuta la cerimonia di avvicendamento al comando della Missione Italiana Bilaterale di Supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), tra il Generale di Divisione Liberato Amadio e il Generale di Brigata Aerea Nadir Ruzzon, che assume la guida del contingente italiano.
La cerimonia è stata presieduta dal Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, alla presenza dall’Ambasciatrice d’Italia a Niamey Emilia Gatto.
Hanno inoltre preso parte molte autorità civili e militari del Niger, tra le quali il Ministro dell’Interno e del Decentramento, il Presidente del Consiglio della città di Niamey, il Segretario Generale della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e l’Alto Comandante della Guardia Nazionale.
L’Ambasciatrice Gatto, nel ringraziare il Comandante cedente, ha ricordato che in un contesto di lotta globale al terrorismo e al banditismo, gli sforzi di tutti – militari ma anche civili – non sono limitati ai confini del Mediterraneo e all’Italia. Il contingente della MISIN, in particolare, opera al servizio in uno spirito di solidarietà, di collaborazione e di sostegno nei confronti del popolo nigerino. La MISIN svolge un ruolo fondamentale, affrontando sfide complesse comuni all’intera regione del Sahel. Un impegno necessario – ha aggiunto – perché “non si può rimanere inermi di fronte alla violazione dei più profondi valori etici morali di giustizia e di pace, dove i più elementari diritti di umanità sono calpestati”.
Il Generale Figliuolo, nel corso del suo intervento, ha ricordato che le Forze Armate italiane sono impegnate per incrementare le capacità delle Forze di Difesa e di Sicurezza nigerine, che ogni giorno sono sul terreno per contrastare la minaccia alla stabilità e alla convivenza civile di questo Paese. “Soldati nigerini e italiani, insieme, rappresentano un baluardo saldo della sicurezza regionale ed europea. Un baluardo che vede operare i militari italiani in una missione formativa e addestrativa delicata e complessa ma che procede senza intoppi e con sempre maggiore slancio”. Ha infine ringraziato il Generale Amadio per l’impegno con il quale ha assolto il suo mandato, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto in particolare della Task Force Genio, su base 6° Reggimento Pionieri, impegnata nei lavori di realizzazione della nuova Base italiana quale hub logistico delle attività operative in Niger.
Negli ultimi sette mesi la MISIN ha portato avanti in Niger la formazione di circa 8.200 militari nigerini condotta nei centri di addestramento di Niamey, Agadez e Arlit. Nel campo della sanità e dell’educazione, la MISIN ha avviato e finalizzato molteplici progetti con le istituzioni civili, per un totale di oltre 560mila Euro.
Tra questi, la costruzione del Centre d’Expertise de Médecine Aéronautique du Niger (CEMEDAN), centro deputato agli accertamenti sanitari volti al rilascio delle idoneità medico-legali per il personale pilota e tecnico dell’Armée de l’Air. Si tratta di una capacità che potrà essere rivolta anche alle nazioni partner del Niger, rendendo il Paese un centro di riferimento internazionale.
La consegna del “drappo” della missione dal Generale Amadio al Generale Ruzzon ha sancito di fatto il passaggio di responsabilità tra i due Comandanti.
La MISIN è stata avviata nel 2018 con gli accordi di cooperazione temporanea tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica del Niger.
Il contingente è composto dal comando missione, dalle unità di supporto logistico e operativo, dalle squadre mobili di addestramento (i cosiddetti Mobile Training Team o MTT) e dalle unità di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC).
Il motto latino della MISIN, “NON NOBIS SOLUM” significa “siamo qui per voi, non solo per noi”, a significare il profondo impegno dei militari italiani a fianco del popolo nigerino.