L’importanza di celebrare i propri eroi. Perché una città che non sa celebrare i propri eroi è una città senza identità, è solo un coacervo di case e persone. Un insieme senza alcun senso e dunque senza possibilità di avere un’anima. E senz’anima non si può andare in nessuna direzione, non si possono sognare né un presente né un futuro. Ecco perché è importante il passo compiuto nei confronti di Ersilia Bronzini Majno. Perché oggi la passeggiata che le è stata dedicata all’interno del viale che porta il suo stesso cognome è una vera conquista femminile e milanese: da lei e il marito è nata una delle più note, sebbene diffamate, istituzioni milanesi. Con grande anticipo sui tempi moderni, l’Asilo Mariuccia offriva una tutela e un futuro alle donne ai margini della società e ai loro figli. Una missione di primaria importanza che è stata portata avanti nei decenni fino a oggi, tempi in cui la Fondazione Asilo Mariuccia è diventata una piccola potenza dei servizi sociali meneghini. Oggi con metodi del tutto nuovi l’ente continua a formare ragazzini di tutte le nazionalità e trova la via per emancipare le donne vittime di violenza o senza tutele. Un vero orgoglio per una città che ultimamente si racconta solo attraverso grattacieli e sfilate della moda. Dunque ecco perché dobbiamo ricordarci l’importanza di celebrare i propri eroi: senza le persone come la signora Majno Milano non sarebbe Milano. Perché se ancora oggi la città è un faro di civiltà e speranza nel depresso panorama nazionale lo dobbiamo a personalità come lei. Senza le grandi donne del suo passato Milano sarebbe una città qualunque. E oggi non avrebbe il ruolo che ha pure per tutti gli altri italiani che qui possono trovare lavoro, prospettive, insomma l’occasione di costruirsi un futuro.