Una “nuova ed importante sfida per il 2019″, per la Veneranda Fabbrica del Duomo, ovvero il nuovo progetto di restauro del Grande Organo della Cattedrale. “È a rischio infatti il futuro di questo straordinario capolavoro di arte e della meccanica – sottolinea la Veneranda Fabbrica -. Un gigante tecnologico di enorme complessità: con 15.800 canne (di cui la più alta misura oltre nove metri mentre la più piccola misura pochi centimetri) e 180 registri, quello di Milano è il più grande organo d’Italia e tra gli strumenti più grandi del mondo. Se il dato numerico già di per sé è impressionante, ancora più prezioso è il dato artistico. L’attuale strumento è infatti datato 1938, ma la formidabile “astronave” di note del Duomo comprende elementi che arrivano a sfiorare il XVI secolo. Esso è un autentico scrigno di meraviglie e di tesori d’arte come i raffinati sportelli, costituiti da grandi tele raffiguranti episodi tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento, realizzati tra il XVI ed il XVII secolo, opera di artisti quali, tra gli altri, Giuseppe Meda e Camillo Procaccini”.
Il progetto di restauro, denominato “15.800 note per il Duomo“, sarà presentato martedì 5 marzo alle ore 11.45 all’interno della Cappella Feriale del Duomo di Milano.