Studenti delle scuole superiori in corteo per la manifestazione del coordinamento dei collettivi studenteschi per lo Sciopero femminista globale in vista dell’8 marzo, giornata internazionale della donna.
I manifestanti hanno appeso tra le palme di piazza Duomo “una mutanda gigante contro l’ingerenza della chiesa nelle vite di tutti e tutte“, spiegano con scritto “Fuori i preti dalle nostre mutande“. Gli studenti rivendicano tra l’altro “un’educazione sessuale libera, laica, non binaria, che tratti di piacere e desiderio in tutte le scuole. Vogliamo conoscere per prevenire ogni forma di violenza di genere per poter prendere consapevolezza sui nostri corpi e sulle nostre vite“, difendono i diritti di “donne, gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali e chiunque voglia allearsi rifiutando lo stereotipo dell’uomo virile e della donna indifesa a tutti i costi“. Nel mirino anche il decreto Pillon “perché rende difficile il divorzio per la persona economicamente svantaggiata nella coppia (spesso la donna), annullando la nostra libertà, decidendo per noi, con un contratto firmato da genitori, dalla scuola, dallo sport e dai nostri passatempi fino alla maggiore età”. “Sui nostri corpi decidiamo noi, non ci fermiamo alla legge 194” e “Educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire, aborto libero per non morire”.