“Siamo fortemente preoccupati per la situazione di stallo sull’edilizia che si sta delineando a Milano a causa di indagini, mancanza di tutele per i funzionari comunali, regole imprecise e Piani di Governo del Territorio troppo restrittivi”, scrive in una nota Samuele Piscina, Segretario milanese della Lega e Consigliere Comunale.
“Le 2 lettere inviate in questi giorni da 130 dipendenti del settore urbanistica del Comune di Milano, che chiedono il trasferimento ad altri settori, – spiega Piscina –manifestano una mancanza di tutele importante che mette in difficoltà chi ogni giorno deve firmare provvedimenti senza avere certezza delle regole e rischiando di finire a processo nonché l’intero settore dell’edilizia. Di casi simili che hanno coinvolto il Comune di Milano ne abbiamo già visti parecchi, purtroppo, ma nessuno di questa portata. Il caso del Direttore Zinna, ad esempio, prosciolto poi da ogni accusa, ma lasciato solo dal Comune di Milano, è quello più significativo che mette in luce come l’Amministrazione non tuteli adeguatamente i suoi dipendenti”.
“Dopo le inchieste della Procura sugli edifici, per le quali possiamo nutrire qualche perplessità, ma la magistratura farà il suo corso, è dovere del Sindaco e dell’Assessore competente ascoltare le preoccupazioni, dare adeguate direttive e assicurare ai propri dipendenti le giuste tutele sul lavoro. Allo stesso modo, non possiamo assolutamente permetterci di avere una situazione di stallo nell’edilizia milanese. Gli imprenditori, a causa delle ultime indagini,ma soprattutto in prospettiva del nuovo PGT considerato a oggi insostenibile sulla base delle informazioni a disposizione delle categorie di costruttori, stanno già fuggendo da Milano, investendo in altre località come Roma. Ciò porterà, purtroppo, a un ulteriore calo di offerta e a un conseguente nuovo innalzamento dei prezzi delle case. Quella che si prevede è una situazione catastrofica per il mercato delle case nella nostra città”.
“È assolutamente necessario – conclude il leghista – che il Sindaco venga a riferire in aula, tuteli i suoi dipendenti e riprenda una trattativa costruttiva con gli imprenditori del settore edile, oggi bloccata dalle assurde proposte comunali, al fine di salvare l’edilizia milanese. Per questo presento una richiesta di convocazione urgente sul tema”.