E’ andata in scena oggi l’ennesima occupazione studentesca in un liceo milanese. Questa volta è toccato al Parini, uno degli istituti storici del centro città. I fatti si sono svolti con qualche legegro momento di tensione, con dei risvolti ridicoli. Infatti, uno dei professori a preso a ombrellate gli studenti che presidiavano l’ingresso della scuola. Il picchetto è stato organizzato da dei ragazzi che, dopo avere appeso striscione con la scritta “Ministero della repressione e del merito x” hanno impedito l’ingresso nella scuola a compagni e docenti ad esclusione del Preside Massimo Nunzio che è riuscito a raggiungere il suo ufficio.
All’occupazione è seguita un’assemblea al termine della quale la parte degli studenti che hanno aderito alla manifestazione hanno emesso un comunicato con cui hanno spiegato le ragioni della loro azione. Come prevedibile nulla che abbia a che fare con il diritto allo studio o alle strutture scolastiche, ma rivendicazioni politiche quali: “Prendiamo posizione contro gli abusi delle forze dell’ordine che ledono il diritto costituzionale di manifestare la propria opinione” e “Mostriamo inoltre il nostro supporto ai 18 feriti, condannando le recenti parole della Presidente del Consiglio Meloni, secondo cui non devono scusarsi di niente”, criticando infine al Ministro Valditara di volere una “scuola individualista e competitiva”.