Poco meno di 2.000 persone hanno partecipato al corteo studentesco per l’8 Marzo, partito alle 9.30 da largo Cairoli. Studenti, docenti e personale scolastico hanno percorso le vie del centro preceduti da due striscioni con scritto “Contro la guerra e il patriarcato” e “Lotto tutto l’anno”, non senza lasciare segno del proprio passaggio.
Infatti, partendo dal dal monumento a Garibaldi cui è stato appeso uno striscione rosa con la scritta “Stop patriarchy, stop genocide”, i manifestanti hanno poi lasciato la loro impronta sul cartellone pubblicitario di Emporio Armani affisso in via Broletto all’angolo con via Cusani imbrattandolo con vernice rosa, stessa sorte toccata a una vetrina di Zara in via Torino dove sono anche stati appesi dei cartelli con la scritta “Boycott Zara. 100% complici di un genocidio”.
Mentre intonavano canzoni di Myss Keta e l’immancabile “Bella ciao” alcune ragazze con un foulard rosa sul viso, giunte in Piazza Duomo, si sono scritte sulla pancia con il pennarello rosso “Ni una meno”. Il corteo è quindi giunto in via Larga, dove alla manifestazione si uniti gli studenti che avevano occupato l’UniversitàSstatale, giusto in tempo per partecipare all’invasione del cantiere davanti ad Assolombarda dove a terra è stata tracciata la scritta “Vivas y libres” e all’imbrattamento di un altro manifesto di Armani. Infine, giunti in porta venezia, i manifestanti, hanno occupato McDnald’s portando con sé striscioni e un megafono dal quale hanno scandito i loro slogan nell’indifferenza del personale del locale.
Ulteriori disagi sono stati causati ai milanesi per via della necessità di deviare alcuni mezzi dal loro percorso.