“Oggi con una lettera ai consiglieri comunali la presidente Buscemi chiede l’istituzione di una commissione sul linguaggio d’odio. Una commissione che sa tanto di caccia alle streghe e di regime totalitario” lo scrive in una nota Alessandro Verri Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale.
“In aula come in commissione alcune frasi decontestualizzate ed errori ai quali sono seguite subito delle scuse – spiega Verri – non possono essere il pretesto per limitare la libertà di espressione e di opinione. Siamo consapevoli del ruolo che ricopriamo e dell’importanza di doverlo svolgere in maniera esemplare ma non serve una commissione per dirci come e cosa dobbiamo esprimerci”.
“Questa idea di commissione sembra ispirata dal romanzo 1984 di Orwel dove il ‘bipensiero’ è supportato dall’introduzione della neolingua un linguaggio caratterizzato da termini rivisti e corretti, inventati a uso e consumo del partito” aggiunge Deborah Giovanati Vicecapogruppo del Gruppo Lega in Consiglio Comunale.
“Chiunque violi, con azioni o intelletto, i dettami del partito è accusato di psicoreato e punito con la vaporizzazione, l’eliminazione di ogni traccia – ironicca la leghista, ricordando – E poi la Presidente dimentica che anche lei stessa incappò in un linguaggio inappropriato quando disse alla Consigliera Giovanati ‘metti via quelle cazzo di piantine’ donate dai bambini della scuola per Ciechi, non sono mai arrivate delle scuse e ora vorrebbe moralizzarci tutti? Ma ci faccia il piacere”.