“Milano in questi giorni é una giungla, ma l’amministrazione comunale di sinistra cosa fa? Si inventa lo sfalcio tardivo per nascondere l’incompetenza comunale”, sostiene Samuele Piscina, Segretario Provinciale della Lega e Consigliere Comunale.
“La linea di demarcazione tra la sostenibilità ambientale, la tutela della biodiversità e l’incuria e l’abbandono delle aree verdi in periferia è molto sottile e la pratica dello sfalcio tardivo, ridotto o differenziato, è diventato un alibi per l’Assessore Grandi che ancora una volta sta dando prova della sua inefficienza – aggiunge il leghista – È poi curioso verificare come una grandissima parte delle aree destinate a sfalcio tardivo (1,2 milioni di metri quadri su 1,3 milioni) siano ubicate nelle zone più periferiche della città, mentre le aree verdi più centrali siano state escluse da tale pratica. Possibile che per la Grandi far crescere l’erba sia importante solo nelle aree già oggi piú degradate?”.
“Ancora una volta a farne le spese sono i cittadini che non possono usufruire dei parchi periferici e saranno inondati di zanzare. Sarà inoltre grande il pericolo dei forasacchi per i nostri amici a 4 zampe. Questa pratica non diventi, nella gestione sempre approssimativa e raffazzonata di chi amministra la città, un alibi per evitare la manutenzione del verde nelle zone più periferiche di Milano” conclude Piscina.