A Milano durante la partecipata assemblea di sabato 4/5 mattina organizzata dal Comitato di viale Corsica, i cittadini riuniti nel gruppo “La 73 non si tocca” in lotta per il ripristino della linea hanno ribadito – soprattutto per voce di Cecilia De Santis – la loro ferma intenzione di “non mollare” fino a che non riavranno il bus con il tragitto completo di prima del taglio. La “restituzione” alla cittadinanza della 73 è stata deliberata dal Consiglio comunale 5 mesi fa ma poi continuamente rimandata per dichiarati problemi tecnici, nonostante le sollecitazioni del comitato di viale Corsica che a febbraio ha protocollato presso Comune, Regione e Prefettura oltre 3100 firme raccolte tra i cittadini.
D’altra parte, gli interventi di altri comitati cittadini, tra cui il Comitato Basmetto e il comitato Lambrate-Rubattino Riparte, hanno evidenziato come il problema dei tagli e della diradazione delle corse dei mezzi di superficie (con conseguenti attese alle fermate che arrivano fino a 30-40 minuti) riguardi tutta Milano.
Già a luglio 2023 ATM era intervenuta con tagli e “riorganizzazioni” di linee giustificati con l’apertura della prima tratta della M4. Sono poi seguite due cosiddette “rimodulazioni del servizio” (nella sostanza riduzioni delle corse), una a novembre 2023 e una a febbraio 2024, che hanno interessato complessivamente una settantina di linee, come ha ben spiegato Sonia Ferrari del Comitato Basmetto.
Il problema insomma sembra essere “un disinvestimento di risorse su tutta la rete dei trasporti di superficie”, ha osservato Adriana Berra del comitato Lambrate-Rubattino Riparte. Anche i contributi di altri relatori – tra cui un delegato sindacale degli autisti ATM – hanno rafforzato il dubbio che il problema a monte dei tagli non sia tanto la mancanza degli autisti, bensì una più complessa questione di risorse insufficienti o tolte alla rete di superficie per destinarle ad altro che andrebbe indagata più a fondo per comprendere meglio scelte e responsabilità politiche.
Pur riconoscendo che la battaglia per la 73 è sacrosanta per la strategicità della linea e perché è una battaglia simbolo per tutti i Milanesi, Adriana Berra di Lambrate-Rubattino Riparte ha invitato i comitati – piuttosto che a farsi concorrenza lanciando ognuno la propria petizione di quartiere, a unirsi “per chiedere con un’unica voce la che la rete dei trasporti pubblici venga ripotenziata, migliorata nell’efficienza, nella capillarità, e che resti pubblica”. Adriana ha anche ricordato all’assemblea che “la mobilità è un diritto, al pari dell’istruzione e la salute”.
Diversi interventi hanno sottolineato come i tagli e i ritardi dei mezzi di superficie concorrono alla pessima qualità dell’aria milanese, perché costringono i cittadini a usare l’auto, contro l’indicazione degli stessi amministratori cittadini ad abbandonarla.
Al termine dell’assemblea, i cittadini hanno dato vita a un flash-mob con striscione e cartelli che ha fermato per alcuni minuti il traffico su viale Corsica al grido di “Rivogliamo la 73”.
Per sostenere la lotta cittadina contro il depotenziamento dei mezzi di superficie, tutti i Milanesi in possesso dello SPID possono firmare la petizione inserita sul portale del Comune di Milano (area “Partecipazione”) dal Comitato Basmetto per chiedere la cancellazione della riduzione delle corse su 31 linee.
Ma è solo un inizio. Presto i comitati cittadini uniti contro il depotenziamento delle linee di superficie lanceranno nuove iniziative.
Comitato Lambrate-Rubattino Riparte