La parrocchia, i Colpitori, gli sportivi, le Istituzioni, MI’mpegno, i City Angels, insieme.
Nel cuore pulsante di Rozzano, l’Oratorio di Sant’Angelo, l’evento “Un gancio da Dio” ha recentemente dimostrato come sport e spiritualità possano fondersi in un’unica, vibrante manifestazione di valori comuni. Patrocinato da MI’mpegno, l’incontro ha visto una partecipazione numerosissima e eccezionale che ha unito la comunità sotto il segno della resilienza e della trasformazione personale.
‘Carmelo Ferraro, presidente di MI’mpegno, ha condiviso il suo entusiasmo e la sua visione nel corso della serata, sottolineando l’importanza dell’impegno sociale attraverso le metafore dello sport. “Insieme si può essere tutti motore di cambiamento e protagonismo, così come oggi questa grande comunità coraggiosa segna un significativo slancio di “rivoluzione culturale”” ha affermato Ferraro.
Il Pesidente ha poi esplorato il significato profondo dell’evento, collegando la disciplina della boxe con i principi della fede cristiana: “Il pugilato, la ‘nobile arte’, non è solo uno sport ma una scuola di vita che insegna il valore di rialzarsi dopo ogni caduta, di affrontare le proprie paure e trasformarle in forza, con disciplina e determinazione”.
“Un gancio da Dio” rappresenta un’occasione unica per riflettere su come il pugilato e la fede cristiana possano trovare un comune terreno di valori e aspirazioni,” ha continuato Ferraro, evidenziando come l’evento mirasse a educare e ispirare attraverso l’esempio concreto dello sport. Un ringraziamento speciale é stato manifestato per i promotori e testimoni travolgenti di questa iniziativa, Don Luigi Scarlino, responsabile della pastorale giovanile di Rozzano e Federica Guglielmini, educatrice, sportiva, scrittrice e fondatrice dei Colpitori, il movimento, che unisce poeti e pugili nella loro comune necessità di ‘colpire’ e lasciare il segno.
“Rozzano, con tutte le sue sfide, è anche un luogo di grandi opportunità, non è e non può essere relegata a “periferia problematica”; proprio da questo luogo, alla presenza di tanti giovani, riparte un segnale di riscatto e fratellanza, anche con l’aiuto dei City Angels di Mario Furlan” ha commentato Ferraro, ricordando le parole di Muhammad Ali: “I campioni non si fanno in palestra. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione.”
“Un gancio da Dio”, ha non solo celebrato la forza e la determinazione individuale ma ha anche tessuto insieme le storie di coloro che vedono nella loro comunità una possibilità di riscatto e crescita.
Attraverso gli sforzi combinati degli organizzatori e dei partecipanti, la serata ha lasciato un’impronta indelebile, promettendo di essere solo l’inizio di un dialogo continuo su come valori universali possano essere espressi e vissuti attraverso il prisma di attività umane tanto diverse quanto la boxe e la pratica della fede.