Una triste estate per il centro balneare Scarioni. La notizia in fondo era chiara per tutti, ma aspettavamo che qualcuno avesse il coraggio di dirlo ad alta voce. Ora è successo: “Ieri ho, abbiamo, ricevuto una brutta notizia. Molto probabilmente il Centro Balneare Scarioni non aprirà. Una doccia fredda, che forse non arriva inaspettata, ma che fa comunque molto male a chi, come me, è molto affezionato a quella piscina – ha scritto Stefano Indovino, capogruppo Pd in Consiglio municipale – È anni che cerco una soluzione per quel luogo, chiedendo chiarezza. O un investimento cospicuo del Comune e Milanosport o la ricerca di un privato interessato a rilanciare l’impianto”. Una ricerca che non ha dato frutti a quanto pare e che peserà su molti: sta arrivando un’ondata di caldo pesantissima e un centro in grado di accogliere centinaia di persone al giorno, persone che vivono nelle periferie, avrebbe rappresentato una boccata d’aria per i più sfortunati. Invece niente, si prospetta una triste estate per lo Scarioni. Difficile che il sindaco Sala se ne occupi o tiri fuori uno dei suoi conigli dal cappello. Serve un progetto serio e lungo e lui non ha tempo, nè tanto meno saprebbe dove trovare i soldi. Insomma crediamo onestamente che sia un problema al di sopra delle sue possibilità. Ci vorrebbe una predisposizione al lavoro anche per chi vive oltre i limiti del 20121 che Beppe non ha. A lui e al Pd in questi anni è interessato più chi era chic e possibilmente non povero. Quindi, temiamo, la triste estate dello Scarioni finirà solo quando la situazione sarà così compromessa da rendere necessario l’abbattimento della struttura, magari per gli ennesimi palazzoni.