Forza Italia scossa dalla tentazione leghista. Questa elezione ha sancito il cambiamento definitivo: senza tv, senza radio o giornali a sostegno (eccetto Libero) la Lega pesa infinitamente di più di Forza Italia. Il partito una volta maggioritario nel centro destra si ritrova nelle condizioni dell’Udc della Seconda Repubblica. Oggi gli scossoni si sentono: Giovanni Toti di fatto è uscito da Forza Italia convocando un’assemblea nazionale a Roma per un nuovo soggetto politico che attira l’unico leghista scontento: Roberto Maroni. E intanto a Milano Forza Italia è scossa dalla tentazione leghista. Nel Municipio 4, già a trazione leghista, alcuni forzisti hanno pubblicamente rilanciato il loro rapporto con la Lega, ma da altri Municipi simili non l’hanno presa bene. Gli azzurri sono nel mezzo di una crisi che ancora non si sa dove porterà, anche Giulio Gallera poco tempo fa aveva dato un aut aut al partito. Adesso è il coordinatore del Municipio 2 Otello Ruggeri a contestare la scelta dei colleghi nel Municipio 4 che sembra quasi un primo passo verso la mossa in stile Sardone: “Con tutto il rispetto per le diverse posizioni che possono esserci all’interno di un partito liberale e pur condividendo il fastidio per il poco coinvolgimento della base da parte della dirigenza di Forza Italia, trovo del tutto inadeguato l’endorsement alla Lega fatto dai colleghi del Municipio 4 – ha dichiarato Otello Ruggeri Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2 – Lo trovo inadeguato perché quando parlano di “un’alleanza che ha sempre dimostrato di funzionare” si dimenticano che fin da subito fu segnata da un tradimento: il “ribaltone” del 95 che interruppe sul nascere una stagione riformista che tanto bene poteva fare al nostro paese. Lo trovo inadeguato perché non si contano le volte che Matteo Salvini e i leader che lo hanno preceduto hanno pronunciato la fatidica frase “Mai più con Berlusconi”. Infine, lo trovo inadeguato perché, nell’ultimo anno e nel corso di questa campagna elettorale, chi ha insultato, in modo nemmeno troppo velato, cercando di mettere l’altro nell’angolo è stata sicuramente la Lega, che ha tentato di ridurre Forza Italia alla marginalità, dimostrando di non avere nessuna gratitudine per quando noi, pur vedendoli ridotti al 4%, non facemmo nulla per dargli il colpo di grazia, bensì l’esatto contrario. Quindi – conclude Ruggeri – pur nel rispetto per patti e alleanze che il nostro partito a sempre dimostrato di avere, sarebbe meglio che gli amici azzurri si dedicassero al loro mandato e al lavoro di ricostruzione della formazione in cui militano, magari anche scontrandosi con la dirigenza, ma non certo facendo i difensori d’ufficio di un altro partito. La Lega si difende benissimo da sé“.
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