Imane Fadil fu morte naturale

E’ atteso per l’inizio della prossima settimana il deposito della relazione dei consulenti medico legali sulla morte di Imane Fadil, una delle testimoni chiave del caso Ruby, deceduta ormai più di quattro mesi fa, il primo marzo scorso, all’Humanitas di Rozzano dopo una lunga agonia. Mentre, stando ad indiscrezioni di questi giorni, gli accertamenti potrebbero aver escluso l’ipotesi dell’avvelenamento doloso e si propenderebbe per una morte per cause naturali, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che segue l’inchiesta coi pm Gaglio e Pavan, ha spiegato che, al momento, la consulenza “non è stata depositata” dagli esperti alla Procura. Il procuratore aggiunto, dunque, ha precisato che una risposta “ufficiale” sulle cause del decesso di Fadil si potrà avere con il deposito degli esiti finali dell’autopsia, dopo i complessi accertamenti di questi mesi. Anche se, già nei giorni scorsi, sono circolate indiscrezioni sugli esiti della consulenza.

ANSA