Via Corelli, botta e risposta Majorino, Sardone

Via CorelliSi è svolta ieri una visita dell’europarlamentare del Partito democratico, ed ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, all’ex Centro di identificazione ed espulsione, di via Corelli che il prossimo autunno riaprirà come Centro di permanenza dedicato ai rimpatri degli immigrati. Il 26 luglio vi si era recato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini per verificare l’andamento dei lavori al termine dei quali potrà ospitare 140 persone.

La riapertura del centro per ospitare migranti da rimpatriare “è un’operazione senza senso – ha commentato Majorinoperchè creiamo un carcere per immigrati nel Nord Italia, mentre possiamo utilizzare la struttura per accogliere senzatetto, italiani e stranieri, visto che può ospitare secondo me fino a 300 persone in condizioni dignitose. La struttura di via Corelli potrebbe ospitare anche l’Oasi del clochard, il villaggio per senza dimora gestito dai City Angels, che ha dovuto lasciare la sede di via Lombroso, per i lavori di ristrutturazione dell’Ortomercato cittadino. Al momento l’ex Cie, centro di identificazione e di espulsione, è vuoto e le sale devono essere riallestite“.
Milano da ottobre 2013 ad oggi ha accolto oltre 128 mila persone ma registro che da quando c’e’ il decreto Salvini ci sono tensioni – ha concluso Majorinoperchè gli immigrati non sanno che fine faranno e molti che non possono più essere accolti diventano senzatetto. Ma a Salvini non interessa perchè vuole alimentare la tensione“.

Immediata la replica dell’ex pasionaria azzurra, oggi pasionaria salviniana, il Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega Silvia Sardone, “Dopo aver riempito Milano di clandestini e aver idealmente sancito come suo modello il bivacco in stazione Centrale, Majorino si ricorda all’improvviso dei senzatetto e arriva a proporre per loro gli spazi di via Corelli dove invece sorgerà il centro per i rimpatri “, secondo la Sardone “Majorino si ricorda dei clochard solo ora perché vorrebbe evitare ancora una volta che gli irregolari tornino nei loro paesi d’origine“.

Ricordo all’ex assessore – prosegue la Sardone – che a Milano i senzatetto italiani preferiscono dormire per strada piuttosto che nei dormitori pieni di sbandati stranieri e in condizioni igienico-sanitarie allarmanti . La sinistra se ne faccia una ragione – conclude – un centro permanente per i rimpatri a Milano è assolutamente necessario per accelerare le pratiche di espulsione dei clandestini. Majorino da assessore ha inaugurato una sfilza di nuovi centri d’accoglienza in città: perché non ha mai pensato di ospitarci senzatetto anziché clandestini?”.