I renziani alla conquista di Milano

I renziani alla conquista di Milano. Tempo di dire e ribadire che sotto la Madonnina nessuno aveva seguito Renzi ed ecco la risposta renziana: da una parte un convegno all’Humanitaria in un giorno in cui non mancavano alternative, dall’altra la prima adesione di eletti giusto per fare sapere al gruppo dirigente che non tutto è sotto controllo. E suona pure strana la sicumera con cui la sinistra di governo aveva ribadito l’unità del Pd milanese, perché proprio dalla capitale economica erano arrivate molte adesioni al nuovo corso renziano. E Renzi stesso si era speso molto per quell’Expo rimasto nella mitologia politica milanese. Eppure quando di è mosso, dai piddini è arrivata una pernacchia. Gesto che però è tornato indietro quando pezzi da novanta della politica locale come Ada Lucia De Cesaris hanno riempito le sale affrescate dietro al tribunale. Nel contempo Renzo Averia, giovane promessa piddina nel Municipio 3, ha cambiato bandiera spiegando le sue ragioni sulla propria pagina facebook: “Ho deciso di entrare nel nuovo soggetto politico, Italia Viva. Lo faccio con il cuore spezzato, con il nodo alla gola e con gli occhi che trattengono le lacrime. Lo faccio rischiando tutto il percorso politico che ho attraversato fino ad oggi, perché alla fine di benefici “personali” non ce ne sono sposando un soggetto politico neonato che deve dimostrare ancora tutto. Lo faccio sapendo che sono tante le cose che perdo compiendo questa scelta: perdo tanti compagni “di viaggio” che mi hanno accompagnato in questi anni, perdo la possibilità di essere ricandidato nel 2021 con un Partito che nel mio Municipio prende oltre il 40%, perdo un pezzo di me. Ma lo faccio consapevole che questo non può che far bene al centrosinistra. Lo faccio quindi senza fini, se non quello di rappresentare il nuovo soggetto politico nel Municipio 3 a Milano. Lo faccio sapendo (o forse sperando) che questa separazione possa far bene ad entrambi, consci che il vero nemico è un altro”. Insomma lasciamoci con amore. Ma il passaggio di nomi importanti, De Cesaris ha di fatto governato Milano per ampi tratti del mandato Pisapia, e giovani eletti dovrebbe preoccupare la sinistra: sono proprio i volti giovani della politica milanese ad avere risultati migliori. Da una parte e dall’altra: si pensi a Marco Bestetti e Samuele Piscina per il centrodestra, o Santo Minniti per la sinistra. Saranno giovani, ma hanno dimostrato di saper governare molto meglio di qualche ex tranviere di teorica maggior esperienza. L’esperienza di squali della politica come De Cesaris e giovani come Averia sembra dunque un ottimo punto di partenza per i renziani alla conquista di Milano.