Nome dell'autore: Michelangelo Bonessa

Giornalista per inclinazione allo scrivere e al non essere allineato, direttore editoriale dell'Osservatore Meneghino per le mille e imperscrutabili vie della vita. Ho scritto per Narcomafie, Corriere, Giornale, Fattoquotidiano, LaPrealpina, Stile, 2duerighe.com, MilanoPost, l'Esagono e molti altri.

Per essere madre lavoratrice devi essere Presidente del Consiglio

Per essere madre lavoratrice devi essere Presidente del Consiglio. Perché piaccia o meno, questa è la realtà italiana in cui ci troviamo. Tutti parlano di famiglia, denatalità, e supercazzole con scappellamento a destra come fosse antani. Ma poi alla prova dei fatti non è nemmeno possibile contattare i nidi aziendali di ospedali come il Niguarda di Milano. Non qualche piccolo e sperduto presidio sanitario sull’Appennino, ma il più grande ospedale della Lombardia. Perché la Pulcini & Co manco risponde al telefono o via mail. Forse bisogna essere raccomandati da qualcuno? Sarebbe il caso di metterlo nelle note a margine. Rosario Ambrosino, niente meno che CEO, dovrebbe spiegarlo: noi prendiamo i bandi, ma per offrire i servizi solo a chi ci pare a noi. Per chi non conosciamo, non vale nemmeno la risposta al telefono. Sarebbero soldi pubblici quelli che intasca la Elior, quindi la cortesia sarebbe quantomeno dovuta a tutti, ma tant’è si vede che la sua azienda se ne può sbattere. Si vede che i vari responsabili aziendali come Gianluca Galletti, Emiliano Colangeli, Vanni Rastelli, Nicola Pignataro, Angelo Sica, hanno impostato così i rapporti con l’esterno? Perché c’è chi le vite le ha salvate a Niguarda e chi come chi scrive durante la pandemia ha trovato il modo di far affluire gratuitamente rifornimenti per il personale sanitario. Gratuitamente. Mentre la Elior spa prende dei soldi per offrire un servizio che ci permettiamo di bollare come incomprensibile: a cosa serve un nido aziendale se le madri non possono avere una risposta dal nido? E’ perfettamente in linea con l’Italia in cui tutti parlano dell’importanza della famiglia e poi vanno a nigeriane. O dei governi che propongono di passare un paio di settimane per uffici pubblici a sentire i deliri di gente che a malapena parla italiano per uno sconto di 100 euro sulle tasse. Perché ancora non hanno capito che all’italiano medio non gliene sbatte un fico secco di 100 euro in meno, possono chiederne anche 200 in più, basta avere i servizi. Che vuol dire prenotare una visita in ospedale prima di morire e senza pagare i privati, oppure trovare un asilo nido quando si commette l’imprudenza di mettere al mondo un figlio. L’unica opzione resta quella: in Italia per essere madre lavoratrice devi essere Presidente del Consiglio. Se ti attacchi al proverbiale tram.

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L’Export Digitale Italiano: Un Nuovo Orizzonte di Opportunità Globali

L’Export Digitale Italiano: Un Nuovo Orizzonte di Opportunità Globali Introduzione: L’export digitale italiano sta aprendo le porte a un mondo di opportunità senza confini. In un’era in cui la tecnologia e l’interconnessione globale sono diventate la norma, l’Italia si sta affermando come una forza nel settore digitale, esportando prodotti e servizi innovativi in tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo l’espansione dell’export digitale italiano e l’importanza che riveste per l’economia del paese. L’Impatto dell’Export Digitale sull’Economia Italiana: L’export digitale sta rapidamente emergendo come un pilastro fondamentale dell’economia italiana. Le imprese italiane, grandi e piccole, stanno capitalizzando sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione, sfruttando le tecnologie emergenti per raggiungere nuovi mercati e ampliare la propria base clienti. Questa trasformazione digitale non solo crea nuove opportunità di crescita, ma contribuisce anche a rafforzare la competitività dell’Italia a livello globale. Settori Trainanti dell’Export Digitale Italiano: L’Italia sta facendo grandi passi avanti nell’export digitale in diversi settori chiave. L’industria manifatturiera italiana, famosa per la qualità e l’artigianato dei suoi prodotti, si sta adattando alle nuove tecnologie digitali. Le aziende manifatturiere italiane stanno implementando soluzioni di intelligenza artificiale, Internet delle cose e automazione per migliorare l’efficienza dei processi produttivi e offrire prodotti personalizzati ai clienti globali. Il settore dell’e-commerce italiano sta crescendo a un ritmo accelerato. Le aziende italiane stanno aprendo negozi online, creando piattaforme di vendita al dettaglio digitali e sfruttando le opportunità offerte dal commercio transfrontaliero. Prodotti italiani di alta qualità, come moda, design, cibo e bevande, stanno raggiungendo clienti in tutto il mondo grazie alle piattaforme di e-commerce. L’export digitale nel settore dei servizi sta vivendo un’espansione significativa. Le startup italiane stanno emergendo come leader nel campo delle soluzioni tecnologiche innovative, come fintech, intelligenza artificiale, turismo digitale e servizi di consulenza. Queste imprese stanno conquistando mercati internazionali, offrendo competenze e soluzioni avanzate ai clienti globali. Sfide e Opportunità: Nonostante i progressi, ci sono ancora sfide da affrontare nell’export digitale italiano. La digitalizzazione delle imprese italiane richiede investimenti in infrastrutture digitali, formazione del personale e promozione dell’innovazione. Inoltre, è essenziale favorire la collaborazione tra il settore pubblico e privato per creare un ambiente favorevole all’export digitale. Tuttavia, le opportunità sono infinite. L’Italia ha una ricchezza di talento creativo e competenze tecniche che possono essere sfruttate per sviluppare prodotti e servizi digitali di qualità che rispondano alle esigenze del mercato globale. Inoltre, l’export digitale offre l’opportunità di diversificare l’economia italiana, riducendo la dipendenza da settori tradizionali e aprendo nuove vie di crescita e sviluppo. La Promozione dell’Export Digitale Italiano: Per sostenere e promuovere l’export digitale italiano, il governo e le istituzioni stanno adottando una serie di iniziative. Vengono offerti finanziamenti, agevolazioni fiscali e programmi di supporto alle imprese digitali, allo scopo di incoraggiare l’innovazione e la competitività internazionale. Inoltre, sono stati istituiti hub digitali e centri di ricerca per favorire la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra imprese, università e centri di ricerca. Le associazioni di categoria e le camere di commercio svolgono un ruolo importante nel fornire assistenza alle imprese interessate all’export digitale. Organizzano missioni commerciali, partecipazioni a fiere internazionali e attività di networking per facilitare il contatto tra imprese italiane e potenziali partner o clienti stranieri. Conclusioni: L’export digitale italiano rappresenta una straordinaria opportunità di crescita economica e sviluppo per il paese. L’Italia sta dimostrando di essere un attore rilevante nel panorama digitale globale, con aziende che si distinguono per l’innovazione, la creatività e la qualità dei loro prodotti e servizi digitali. Attraverso l’export digitale, l’Italia sta diffondendo la sua cultura, il suo stile di vita e la sua eccellenza in tutto il mondo. La combinazione di tradizione e innovazione rappresenta una vera forza competitiva per le imprese italiane sul mercato globale. Con l’impegno continuo delle imprese, il supporto delle istituzioni e la collaborazione tra i vari attori, l’export digitale italiano continuerà a crescere e a consolidare la posizione dell’Italia come protagonista nella rivoluzione digitale globale.

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Acquarone e Maglie, in pochi giorni due croci per il giornalismo

Acquarone e Maglie, in pochi giorni due croci per il giornalismo. Perché in questi giorni sono scomparsi Andrea Acquarone e Maria Giovanna Maglie. Due giornalisti noti dei giornali di destra e due perdite che si notano. Andrea Acquarone era un cronista di nera come si vedono nei film sul giornalisti. Uno che davvero sapeva tirare fuori notizie che non dovevano essere pubblicate grazie a una rete di contatti solida e costruita negli anni. Un vero personaggio da redazione e con tanta sicurezza dei propri mezzi che anni fa si prese il disturbo di salire in cronaca di Milano all’epoca della gestione Rocchi per complimentarsi con un giovane giornalista per un “colpo” ben riuscito: “Bel colpo quello, volevano tenerlo riservato” mi disse di fronte al capo redattore. Quello sorrise pure. E chi conosceva Rocchi in redazione sa che non era così semplice vederlo soddisfatto e sorridente. Ad Acquarone va la gratitudine di chi scrive e l’onore del ricordo dei suoi articoli migliori. A Maria Giovanna Maglie il ricordo del suo lavoro prima della sua esperienza sui giornali generalisti dove si era schierata come giornalista “organica” quando ancora Salvini e la destra destra non andavano così per la maggiore come oggi. In questi giorni in tanti si sono riscoperti di destra, mentre la Maglie si era schierata quando ancora Riccardo De Corato era praticamente tutta la destra di Milano e della Lombardia e Fratelli d’Italia sembrava un partito nato per esclusione di altre possibilità. Così Acquarone e Maglie, in pochi giorni due croci per il giornalismo, lasciano un vuoto che si sente. Più di quanto si possa dire della maggioranza dei giornalisti italiani. E già questo fatto indica quanto nel loro piccolo abbiano segnato un percorso tra le righe, ma da evidenziare.

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Come è nato il Monopoly

Il Monopoly è stato creato da un uomo di nome Charles Darrow negli Stati Uniti durante la Grande Depressione negli anni ’30. La storia di come è nato il Monopoly è abbastanza interessante. Si dice che Darrow abbia iniziato a progettare il gioco nel 1933, quando era disoccupato e cercava un modo per intrattenere se stesso e la sua famiglia. Ha preso ispirazione da un gioco chiamato “The Landlord’s Game” (Il gioco del proprietario terriero) creato dalla saggista ed economista statunitense Elizabeth Magie negli anni 1900. Darrow ha apportato diverse modifiche al gioco originale e ha creato una versione che rappresentava una critica al sistema economico monopolistico dell’epoca. Ha incluso elementi come l’acquisto e la vendita di proprietà, il pagamento degli affitti e le penalità per le imposte. Dopo aver completato il suo prototipo, Darrow ha cercato di vendere il gioco a diverse aziende di giochi da tavolo, ma inizialmente ha ricevuto numerosi rifiuti. Tuttavia, alla fine, la Parker Brothers (ora parte di Hasbro) ha deciso di pubblicare il Monopoly nel 1935. Il gioco ha riscosso un enorme successo negli Stati Uniti e ha conquistato rapidamente il mondo. È diventato uno dei giochi da tavolo più popolari e iconici di tutti i tempi, con diverse edizioni speciali e varianti che sono state pubblicate nel corso degli anni. Quindi, il Monopoly è nato come un progetto di un uomo disoccupato durante la Grande Depressione e si è trasformato in uno dei giochi da tavolo più amati e riconoscibili al mondo, rappresentando una satira del sistema economico basato sul monopolio.

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Lo sfortunato anti allarmismo della sindaca di Riccione sul clima

Lo sfortunato anti allarmismo della sindaca di Riccione sul clima. Perché in questi giorni si discute molto dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia Romagna: per ora i bollettini parlano di 9 morti e 14mila sfollati a causa delle piogge che stanno martellando la Pianura Padana. Un’emergenza che viste le previsioni potrebbe continuare ancora fino a fine mese. Ma all’inizio di maggio Daniela Angelini, sindaca di Riccione con delega al turismo, aveva tuonato contro le app dedicate al meteo. La prima cittadina della città della riviera lamentava un eccesso di allarmismo sulle previsioni meteo da parte dei servizi digitali che avrebbe causato un danno al turismo durante i ponti festivi. Il ragionamento di per sè aveva pure un fondo di verità: così come i giornali strillano i titoli per attirare i lettori, spesso i servizi di previsioni meteorologici stressano la comunicazione per aumentare le visualizzazioni di chi agogna a un momento di riposo. Ma in questo caso si è trattato di uno sfortunato anti allarmismo della sindaca di Riccione sul clima perché su tutta la regione si è abbattuto un ciclone di maltempo che ha messo in ginocchio ben più di qualche albergo e pizzeria. Così per un caso un richiamo alla calma si è trasformato nel più inopportuno intervento politico delle ultime settimane: ribadiamo, non perché fosse del tutto infondata la contestazione dei meccanismi della comunicazione digitale, ma perché ha coinciso con un disastroso momento climatico dell’Emilia-Romagna.

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L’Inter: La forza che prevale sul Milan

L’Inter: La forza che prevale sul Milan Introduzione: Nel panorama calcistico italiano, il derby tra l’Inter e il Milan è uno degli incontri più attesi e appassionanti. Le due squadre milanesi hanno una lunga e storica rivalità, ma negli ultimi anni l’Inter ha dimostrato di essere la squadra più forte e dominante nella città di Milano. In questo articolo esploreremo le ragioni per cui l’Inter si è distinta come una forza superiore rispetto al Milan. Investimenti mirati: Uno dei fattori chiave che ha contribuito al successo dell’Inter è stato il loro approccio agli investimenti nel calciomercato. Negli ultimi anni, l’Inter ha compiuto scelte strategiche nell’acquisizione di giocatori di talento, costruendo una squadra equilibrata e competitiva. Gli investimenti mirati hanno portato alla formazione di un roster di giocatori di alto livello che si integrano perfettamente nel sistema di gioco dell’Inter. Continuità e stabilità: Un altro elemento che ha giocato a favore dell’Inter è stata la stabilità e la continuità all’interno della squadra. L’Inter ha saputo mantenere una base solida di giocatori chiave nel corso degli anni, consentendo loro di sviluppare una solida comprensione tattica e di costruire un forte legame sul campo. Questo ha portato a una maggiore coesione e al raggiungimento di risultati positivi. Leadership e gestione efficace: La gestione e la leadership sono fondamentali per il successo di qualsiasi squadra di calcio. L’Inter ha dimostrato di avere una leadership forte e una gestione efficace, sia sul campo che fuori. La scelta di allenatori di talento e l’adozione di una visione strategica a lungo termine hanno permesso all’Inter di ottenere risultati positivi e di creare un ambiente vincente per i giocatori. Prestazioni in competizioni nazionali e internazionali: L’Inter ha dimostrato la propria superiorità anche attraverso le prestazioni nelle competizioni nazionali e internazionali. La conquista del titolo di campione d’Italia nella stagione 2020/2021 è stata una testimonianza della forza e del dominio dell’Inter nel calcio italiano. Inoltre, il raggiungimento delle fasi avanzate in competizioni come la UEFA Champions League ha dimostrato la capacità dell’Inter di competere a livello internazionale. Conclusione: L’Inter si è affermata come una forza superiore rispetto al Milan negli ultimi anni grazie a una combinazione di fattori chiave, tra cui investimenti mirati, continuità, leadership e prestazioni di alto livello. Mentre la rivalità tra le due squadre continua a essere avvincente, l’Inter ha dimostrato di avere una squadra solida e una gestione efficace che le conferiscono un vantaggio competitivo. Nonostante le dinamiche nel calcio possano cambiare nel tempo, al momento attuale l’Inter si distingue come la squadra più forte nella città di Milano.

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