Nome dell'autore: Michelangelo Bonessa

Giornalista per inclinazione allo scrivere e al non essere allineato, direttore editoriale dell'Osservatore Meneghino per le mille e imperscrutabili vie della vita. Ho scritto per Narcomafie, Corriere, Giornale, Fattoquotidiano, LaPrealpina, Stile, 2duerighe.com, MilanoPost, l'Esagono e molti altri.

Che scoppola: Majorino se la gioca solo a Milano

Che scoppola: Majorino se la gioca solo a Milano. In questi anni si era ripetuto spesso che il Partito democratico dominava soprattutto nelle città. E così è stato. Il centrosinistra prende una scoppola sia in Lombardia che nel Lazio e in terra lombarda conferma in pieno i suoi limiti: Che scoppola: Majorino se la gioca solo a Milano. Entro quei limiti la lotta contro Fontana è dignitosa, mentre se si amplia lo sguardo c’è un distacco di venti punti. Venti. Mica poco, anzi, parecchio. Troppo per non fermarsi e porsi due domande. Ma soprattutto pensare al futuro: è il momento di rinunciare del tutto alla Lombardia? Forse la sinistra dovrebbe accettare il dato di fatto: in Lombardia non sono capaci di sfidare il centrodestra. Che a tirare la coalizione moderata sia la Lega o Fratelli d’Italia, il risultato non cambia. E allora il destino del Pd e alleati pare proprio quello di perdere sempre. Per altro è una posizione pure comoda, visto che così se le cose vanno male è sicuramente colpa della destra. E visti i numeri sempre risicati della presenza in consiglio regionale, non c’è modo di incidere più di tanto. Sono comunque ottimi stipendi senza alcuna fatica reale se non ogni 5 anni quella di superare il numero di preferenze dei colleghi di partito. Dai e dai le scoppole potrebbero pure piacergli.

Che scoppola: Majorino se la gioca solo a Milano Leggi tutto »

Come previsto hanno violato tutti il silenzio elettorale

Come previsto hanno violato tutti il silenzio elettorale. Roba da far rizzare i capelli: da chi è stato sul vago, con comunicati di cronaca che richiamavano i nomi di candidati e partiti, a chi è andato proprio dritto al punto invitando a votare un certo candidato della Lega appena uscito da un assessorato. Ma ci sono stati anche Fratelli d’Italia, piddini e quant’altro, segno che queste elezioni non interessano a nessuno e men che meno interessa a qualcuno seguire le regole che dovrebbero renderle valide. A quanto pare però sia del rispetto dei parametri democratici che dei rituali della democrazia rappresentativa sono ormai roba passata. Delle politica è rimasto poco perché dopo trent’anni di hate speech è sinonimo di malvagità e inganno. Ma la situazione stante è molto preoccupante, perché qualcuno il potere lo deve pure esercitare e se non è legittimato dal Popolo, o lo è da Dio o da sè stesso. Dunque bisogna iniziare a considerare che forse gli italiani si sono stufati della democrazia, non la ritengono più necessaria. Sono più attaccati al calcio o comunque a altro. Il tema dunque è capire come ci sia stato questo totale scollamento tra istituzioni e cittadini e come interpretarlo perché anche se gli italiani fanno spallucce poi le leggi le devono subire, pure se trovano qualche scappatoia qui e là per gabbare gli sceriffi di Nottingham. Infatti checché ne pensi il più impenitente qualunquista, non andare a votare non impedisce per nulla la formazione di governi locali o nazionali. Si è solo tornati al momento in cui poche migliaia decidevano le sorti di milioni di ignavi.  Se sia un cambiamento positivo o negativo, lo potranno dire solo i decenni a venire.

Come previsto hanno violato tutti il silenzio elettorale Leggi tutto »

Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana?

Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana? Perché sappiamo tutti che negli ultimi giorni la legge impone il silenzio elettorale per dare modo agli elettori di scegliere senza pressioni chi votare. Ma sappiamo altrettanto bene che i politici si inventano mille modi per aggirare il problema: un esempio magistrale di equilibrismo fu un parlamentare che per suggerire il nome Meloni si fece un video mentre sceglieva con cura la frutta giusta al mercato. Simpatico ed efficace, va detto. E sicuramente meno malandrino di quei giornalisti che per evitare il divieto di pubblicare sondaggi si sono inventati le corse clandestine di cavalli o di prezzi delle auto: per chi non lo sapesse, è vietato pubblicare sondaggi nelle due settimane prima del voto per non influenzare gli indecisi. Per dribblare il problema alcuni giornalisti e sondaggisti hanno pubblicato i dati mascherati come corse equine o tariffari di veicoli. Quindi malandrino uno, ma pure l’altro, come sempre in Italia. Che poi queste pubblicazioni abbiano davvero effetto è una certezza di cui crediamo si debba discutere. In ogni caso ecco che siamo di nuovo a un fine settimana di quelli tosti: si vota in Lombardia e Lazio. Dunque 12 milioni di elettori sono chiamati a esprimersi, anche se pare confermato che il partito di maggioranza sarà quello dell’astensione. Sarà per il freddo o i candidati, ma di queste regionali pare non freghi nulla a nessuno. A parte chi si gioca il lavoro, ovvio. Dunque sarà una corsa all’ultimo voto, anche se pare che in entrambe le situazioni il voto sia più che altro una formalità: Fontana nonostante cinque anni da dimenticare sconfiggerà Majorino a meno di miracoli. E Moratti punta solo a rompere le scatole il più possibile per un classico “ecco ve l’avevo detto” che piace tanto a quelli con troppi soldi e tanto tempo da spendere. L’unico a godere della sua candidatura sarà l’imperituro Manfredi Palmeri che riuscirà a rientrare di nuovo in Consiglio. E i consulenti che hanno infilato ricche parcelle nelle profonde tasche della lady. E nel Lazio stessa storia: la sinistra vincerà se riuscirà in un mezzo miracolo, perché ci sono tre candidati pure lì. Rocca, candidato del centrodestra, dovrebbe riuscire a vincere strappando un feudo importante al Partito democratico. Vedremo dunque se saremo Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana e come andrà a finire. Perché la migliore notizia è che entro martedì sarà finita.

Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana? Leggi tutto »

Preoccupazione in Forza Italia per il killeraggio mediatico contro Majorino

Preoccupazione in Forza Italia per il killeraggio mediatico contro Majorino. Perché negli ultimi giorni Pierfrancesco Majorino è stato costretto a presentare due denunce per un attacco mediatico scomposto i cui responsabili sono un mistero fino a un certo punto: secondo la ricostruzione di Fanpage.it l’attacco perpetrato attraverso una pagina Facebook gestita da diverse persone, ma nelle disponibilità dell’agenzia SocialCom, sarebbe arrivato da ambienti vicini a Forza Italia. E in particolare vicini a un ex consigliere comunale forzista. L’agenzia di comunicazione ha pubblicato una replica comprensibile, ma che fa sorridere: sosteneva infatti che chi conosce l’ambiente digitale sa che nessuno può possedere una pagina Facebook e dunque non erano sicuri di chi avesse promosso questi articoli oggetto di denuncia. Peccato che gli stessi fatti smentiscano la replica, tant’è che la stessa agenzia ha dichiarato di aver oscurato la pagina. Dunque il controllo lo avevano eccome. E come sa chi ha usato Facebook almeno un paio di volte, le pagine hanno eccome dei proprietari. Basti pensare a quante diatribe esistono su amministratori di pagine di successo che poi se le portano via: un esempio è l’ex Cinque Stelle Gianluca Corrado che portò via al Movimento quella dei grillini di Milano. Ma amen, siamo certissimi della buona fede di SocialCom perché la moltitudine di portali che si aprono lavorando in digitale comprendono il rischio di qualche inciampo visto che si ampliano le collaborazioni. Specialmente quando, come pare questo il caso, si mettono amministratori persone che non hanno idea fino in fondo di cosa sia la politica (magari pure aggressiva) e i sistemi diffamatori. Ecco perché ora c’è Preoccupazione in Forza Italia per il killeraggio mediatico contro Majorino. Perché questa operazione oltre a far rischiare guai giudiziari agli autori, visto che sapere chi sono è molto molto semplice pure per l’ispettore Clouseau, comporta un contraccolpo mediatico. Un effetto di cui Forza Italia non ha proprio bisogno visto che come ha dichiarato Licia Ronzulli queste elezioni regionali servono anche come referendum sul governo nazionale. Eppure qualcuno è così ingenuo da pensare che gli anni Venti del Duemila non siano mai arrivati, così si rischia la pensione e il successo elettorale degli alleati. Bel colpo, tonti.

Preoccupazione in Forza Italia per il killeraggio mediatico contro Majorino Leggi tutto »

Gran Galà dello Sport, Busto Garolfo premia le sue stelle: 26 atleti e sei squadre

Gran Galà dello Sport, Busto Garolfo premia le sue stelle: 26 atleti e sei squadre. L’evento voluto dall’amministrazione comunale in collaborazione la Consulta dello sport e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha visto la presenza del ciclista Stefano Oldani, vincitore di tappa all’ultimo Giro d’Italia. Dal ciclismo alle discipline orientali, dalla danza al tiro con l’arco per arrivare allo Swim Dog Sport e agli scacchi, tra sport di squadra e individuali, sono stati 26 gli atleti e 6 le squadre di 11 società diverse premiati alla prima edizione del Gran Galà dello Sport di Busto Garolfo. Promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Consulta dello sport e la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, l’evento si è svolto venerdì 3 febbraio nell’auditorium Don Besana della Bcc e ha posto l’accento sulle eccellenze sportive bustesi. «Questo Gran Galà, che vorremmo fosse il primo di una serie, è solo l’ultimo intervento che la nostra amministrazione ha fatto a supporto delle attività sportive», ha detto l’assessore allo Sport di Busto Garolfo, Stefano Carnevali intervenuto insieme con la sindaca Susanna Biondi. «Sin qui ci siamo primariamente concentrati su proposte che favorissero le componenti educativa e “sociale” dello sport, ma a Busto Garolfo ci sono anche atleti e squadre che vincono “sul campo” ed è giusto celebrare anche questo fondamentale aspetto della pratica sportiva. Il Gran Galà vuole proprio essere l’occasione in cui il paese possa dare il giusto tributo a tutti questi importanti successi». Ha aggiunto: «Questa serata si è potuta concretizzare solo grazie al lavoro dell’Ufficio Sport del Comune, al generoso supporto della BCC e al coordinamento operato dalla Consulta dello Sport. A tutti i loro rappresentanti va il mio grazie. In particolare, la Consulta è un organo su cui l’Amministrazione sta puntando molto: un suo sviluppo sempre maggiore sarebbe garanzia di continuità ed efficacia per gli interventi comunali in ambito sportivo». Partner dell’evento, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che da sempre è vicina al mondo sportivo. Ha detto il presidente Roberto Scazzosi: «Accanto al valore educativo, elemento di base di qualsiasi attività sportiva, c’è il risultato: nella competizione si impara a migliorarsi, a puntare sempre più in alto, si cresce. E per un istituto di credito che da 125 anni opera al fianco della propria comunità, questo è un valore importante. Promuovere lo sport, in ogni sua forma, è promuovere la crescita del territorio stesso. Complimenti a tutti i premiati». Nella cerimonia presentata dal giornalista Sergio La Torre, hanno brillato le stelle del ciclismo con Stefano Oldani che l’anno scorso si è aggiudicato la dodicesima tappa Parma-Genova al Giro d’Italia e la Società Ciclistica Busto Garolfo che ha visto Milo Marcolli laurearsi campione Italiano velocità a squadre 2021. L’elenco dei premiati è continuato con il duo composto da Lucrezia Musazzi Peroni e Yuki, un Golden Retriever femmina di 4 anni: insieme hanno vinto il Torneo Nazionale di Swim Dog Sport nella disciplina Freestyle, conseguendo il titolo di prima Promessa Italiana di SDS classe 2. Nella danza, sono state premiate la Scuola di Danza Novakovic, per i risultati raggiunti dai corsi accademici 1-2 e 3 e da Rebecca Tomba e Alessandro Gadda, e la Scuola di Danza Happy Dance (confluita nella Novakovic) con Giulia Cozzi e Veronica Ceola (miglior talento), Silvia Monbelli, Giulia Zecchetto e Vanessa Marinello (Premio miglior coreografia Arkan), Lisa Pavesi (talento della danza – scuola della scala di Milano) e Naomi Caputo (talento della danza). La mira non manca a Busto Garolfo. Per gli Arcieri del Roccolo sono stati premiati: Riccardo Alfano Riccardo (Arco Olimpico Juniores maschile), Leonardo Scazzosi (Arco Olimpico Giovanissimi maschile, argento ai campionati Regionali Indoor 2022), la squadra di Arco Olimpico Allievi Femminile con Gaia Crespi, Alisa Tunesi, Rebecca Gambini (bronzo a squadre di Classe Allievi Femminile Campionati Italiani Indoor 2022 a Rimini). Per la F.I.D.C. tiro a volo il premio è andato a: Mirko Garavaglia (terzo classificato al campionato regionale Trap 1 Invernale, secondo classificato campionato estivo Trap 1, primo classificato al campionato regionale Trap 1 e primo assoluto al memorial Gianni di Vito) e Vincenzo Durante (secondo classificato al campionato italiano invernale, secondo al campionato regionale 2022 e Finalista alla Gold cup Beretta). In vasca sono stati molti i successi di Lombardia Nuoto e Nuotatori Milanesi. Per Lombardia Nuoto sono stati premiati: Lorenzo Bellusci (primo classificato nei 200 Super Lifesaver cat. Juniores ai Campionati Regionali estivi Salvamento) e Serena Cavallaro (prima classificata nei 200 ostacoli ai Campionati Regionali estivi Salvamento). Per Nuotatori Milanesi, sono stati premiati i giovanissimi Matteo Camerini (primo nei 50 Stile Libero Juniores ai Campionati Regionali Invernali), Gabriele Cappello (primo nei 200 ostacoli Ragazzi ai Campionati Regionali estivi Salvamento), Alessia Carpitella (prima nei 200 ostacoli Ragazzi ai Campionati Regionali estivi Salvamento), Victoria Condorelli (prima nei 3.000 Stile Libero Ragazzi ai Campionati Regionali Fondo), Emma Corinna Grassi (prima nei 50 Trasporto Manichino Ragazzi ai Campionati Regionali Primaverili Salvamento) e Diego Puglisi (secondo nei 200 Super Lifesaver ai Campionati Nazionali Primaverili Salvamento). Nel calcio giovanile, per l’Accademia Bustese sono state premiate la prima squadra che ha vinto il campionato di terza categoria e la squadra juniores che ha vinto il campionato provinciale conquistando il titolo Provinciale e la promozione al campionato regionale B. Per il basket, con il Centro Sportivo Giovanile – CSG è stata premiata la squadra maschile che ha vinto il proprio girone regionale ed è passata al campionato FIP di Promozione per la stagione 2022/2023. Per gli scacchi, il riconoscimento è stato assegnato ad Alessandro Volpi (Famiglia Legnanese, sezione Scacchi) che è stato premiato dal Coni come miglior giocatore lombardo Under 14 e ha vinto il campionato provinciale under 20 di Monza Brianza. Nel taekwondo, è stato premiato Marco Naso del Combat Team Pagliara che nel 2022 si è laureato vicecampione italiano juniores. Per l’Orizon judo sono stati premiati il team Pankration Orizon (Vincenzo Barretta, Luca Sapone, Alessandro Pantè, Fabrizio Magretti, Vincenzo Romeo, Nicola Portatadino, Cristian Bertoni, Gabriele Bagnasco, Francesco Tarantino e Melissa Ferro) e Christian Di Iorio, argento al campionato italiano (76 kg) nella disciplina Shoot Boxe/MMA.

Gran Galà dello Sport, Busto Garolfo premia le sue stelle: 26 atleti e sei squadre Leggi tutto »

Dovremmo stare sempre in campagna elettorale

Dovremmo stare sempre in campagna elettorale. Perché nelle settimane prima di un voto come quello previsto per il 12 e 13 febbraio i politici delineano un mondo meraviglioso: diritti e soldi per tutti. Un mondo sicuro e coccoloso allo stesso tempo, dove a ogni angolo c’è qualcuno pronto a proteggerti ma lasciandoti libero. Praticamente la calma del ventre materno, ma senza il fastidio del cordone ombelicale. E non c’è uno, dicasi uno, che avverte su quello che inevitabilmente succederà come le tasse che si alzano, gli stipendi che si abbassano e via dicendo. Pronosticano tutti meraviglie. E fanno a gara per essere migliori gli uni degli altri. Cercano di non sbagliare una parola. Anzi neanche una pausa per prendere fiato. Una magia inevitabilmente rovinata dalla realtà quando vengono eletti: lì sai già che ti aspettano anni in cui nessuno realizza quello che ha promesso, a meno che non sia condito da una lunga serie di “ma” “comunque” “in fondo”, e ricominciano le dichiarazioni ad cazzum su qualunque argomento propongano gli echi dei social network. Ecco perché dovremmo dovremmo stare sempre in campagna elettorale, permanente. Anche perché vista la fatica necessaria non sarebbero poi così tanti a volersi candidare, rimarrebbero solo quelli veramente convinti di avere qualche progetto da portare a termine oltre il fare il meno possibile e arraffare il massimo possibile prima delle manette. Sogni, purtroppo.

Dovremmo stare sempre in campagna elettorale Leggi tutto »