Critiche al nuovo Palalido
Critiche al nuovo PalaLido. Non tutti sono contenti infatti dell’annuncio della prossima apertura della struttura sportiva milanese. Un palazzetto che parte già vecchio e che non suscita l’entusiasmo di tanti se non dei cronisti vicini alla giunta. Armani ha detto che non vuole usarlo, la rampa per i disabili era fuori norma, il sistema di approvvigionamento energetico non è all’avanguardia, insomma una struttura nata vecchia. E per alcuni aspetti proprio sbagliata. Non sembra un caso dunque che siano arrivate delle critiche. In questo caso è il consigliere comunale Gabriele Luigi Abbiati, Lega, a parlare: “In ritardo di una vita, il PalaLido secondo me rinasce già vecchio. Spesi 18 milioni, chiuso dal 2010 forse riaprirà per maggio con una capienza di 5 mila posti, pressoché gli stessi di quando è stato chiuso (allora la capienza era ridotta per carenze sulla sicurezza). L’Armani ha già deciso di non utilizzarlo perché troppo piccolo ma anche la grave mancanza dal punto di vista dell’accessibilità ai disabili è molto pesante, per ovviare ad una rampa per l’accesso ai disabili fuori norma si è deciso di fare un ascensore in più, troppo poco. Chiudo con l’aspetto dell’impatto sull’ambiente della struttra: il riscaldamento sarà completamente elettrico con pompe di calore, pochi pannelli (quindi in prevalenza sarà utilizzata elettricità di rete) e totale assenza di geotermico… con tutti i soldi spesi e i ritardi accumulati, secondo me si doveva fare molto di più su questo aspetto!”. Anche da Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, non mancano le critiche: “Questa mattina siamo stati al sopralluogo al Palalido di Milano, da me richiesto parecchi mesi fa. Il palazzetto dello sport è finalmente pronto. Dal 2010 non si disputa né un match sportivo né un concerto. Le vicissitudini e i ritardi dei lavori sono ben noti a tutti. Per ultimo il grave errore di progettazione della rampa di accesso ai disabili che purtroppo non ci permetterà di ospitare gli europei di basket per disabili. I cancelli apriranno ufficialmente il 21 giugno per la Nations League di Pallavolo. Il 19, invece, grande festa di popolo “panem et circenses”. Sala, taglierà il nastro inaugurale, ma le colpe dei cinque anni di ritardo saranno come sempre di chi c’era prima“. Critiche a cui probabilmente nessuno risponderà perché la stampa milanese è in gran parte in mano alla sinistra e i comunicatori del sindaco Sala hanno imparato che non serve fare qualcosa di bello: serve solo lavorare sui giornalisti giusti e lo storytelling sarà quello voluto. La realtà dice: critiche al nuovo Palalido. Loro diranno: entusiasmo per il nuovo PalaLido.
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