Gang di giovanissimi si ispirava a un videogame
Una gang di giovanissimi si ispirava a un videogame. Il branco di giovanissimi arrestati dalla Squadra Mobile di Monza che si ispirava al violento videogioco di gangster “Gta” di cui parlavano al telefono, tanto da farsi un tatuaggio sul palmo della mano come i ganster protagonisti. La banda aveva scelto un tatuaggio di numeri che una volta chiusi e accostati i palmi permette di leggere la scritta ‘Acab’ (acronimo di all cops are bastards, tutti i poliziotti sono bastardi). Tra le loro “gesta” ci sono calci e pugni al volto e alla testa, fendenti scagliati con coltelli e catene, dopo aver letteralmente accerchiato la ‘preda’ che aveva ‘osato’ calpestare il suolo del centro di Monza perché era zona loro. “Tu da qui non te ne vai finché non lo decido io” e, ancora, “questa è zona nostra” hanno minacciato. Come ‘trofei’ per le aggressioni, rapinavano i malcapitati di sigarette, cuffie per Ipad, cellulari e poco altro. Le posizioni dei minorenni solidali a sei arrestati sono al vaglio del Tribunale per i minorenni di Milano. Questa vicenda riporta all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno delle baby gang, italiane e non.
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