Nome dell'autore: Michelangelo Bonessa

Giornalista per inclinazione allo scrivere e al non essere allineato, direttore editoriale dell'Osservatore Meneghino per le mille e imperscrutabili vie della vita. Ho scritto per Narcomafie, Corriere, Giornale, Fattoquotidiano, LaPrealpina, Stile, 2duerighe.com, MilanoPost, l'Esagono e molti altri.

Autonomia, Regione Lombardia pressa il governo

L’occasione è stata l’audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali. Il governatore lombardo Attilio Fontana ha ribadito quanto gli hanno detto i rappresentanti del sistema lombardo. “Questi principi di richiedere l’autonomia sono assolutamente condivisi dal sistema lombardo, sia sul versante istituzionale che sul versante delle categorie produttive e sociali. Tutto il sistema Lombardia ci sollecita a una rapida definizione della procedura – ha affermato Fontana – In occasione degli Stati generali dello sviluppo tenutosi in Lombardia e’ stato chiesto alle rappresentanze di sostenere a livello nazionale la  maggiore autonomia della Regione. E’ stato redatto un documento – ha aggiunto – che è stato sottoscritto da tutti i rappresentanti e gli stakeholder del Patto per lo sviluppo”. Ma il governo potrà prestare orecchio alle esigenze della locomotiva economica italiana? In questo momento Lega e Cinque Stelle sono ai ferri corti e il clima non farà che peggiorare in vista delle europee.  

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Il Duomo e la Maestà contestata dalle donne

Le critiche arrivate dal mondo femminista non sembrano scuotere il sindaco Sala, ma l’installazione di Gaetano Pesce continua a non piacere proprio alle donne. Un altro carico lo ha messo Graziella Biondino, pasionaria di Forza Italia sempre in prima linea per i diritti delle donne e dei disabili. Il suo commento su Facebook non lascia scampo a quella che dovrebbe essere un’opera d’arte: Mi sono dovuta calmare prima di pubblicare questo scempio ! ma non vi Vergognate ???? Dovrebbe rappresentare la Donna Trafitta dalla Violenza ! La Donna che è stata Trafitta Dalla Violenza Non mette in Mostra solo Tette e Cu……lo . Sono INCA….ZZATA !! MI SENTO OFFESA VERGOGNA .!! Chi è che mi spiega chi ha avuto questa idea di Mer….da ???? — arrabbiata presso Piazza del Duomo. Sono critiche troppo dure? O forse Pesce e Sala non hanno capito che in questo caso hanno preso un abbaglio. Sbagliare capita a tutti, ma perseverare è diabolico dice un vecchio adagio. Ma Beppe Sala sembra aver optato per la strada diabolica. Va bene tutto, compresa l’aura di perfezione di Sala, ma almeno le donne le vogliamo ascoltare o rimaniamo chiusi negli stessi salotti dove comandano gli uomini?

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Il Fuorisalone più brutto di sempre?

Brutto. Anzi: brutto e cattivo. Il Fuorisalone 2019 si candida a diventare l’edizione più brutta di sempre: prima i caselli daziari insaccati nella juta di un artista africano, poi persino piazza Duomo con Maestà sofferente, l’opera di Gaetano Pesce che nessuno ha capito. E ha irritato quelli che l’hanno capita. I più hanno capito che si tratta di un paio di testicoli montati su un paio di gambe. Gli altri l’hanno presa invece come un’offesa: l’opera dovrebbe richiamare un corpo femminile vittima della violenza maschile. E già questo aspetto solleva molti dubbi sulle capacità estetiche dell’artista: Pesce voleva i seni femminili, ha installato due testicoli. Ma l’aspetto ancora più brutto è come l’artista sia riuscito a offendere proprio le donne. Dai blog femminili i commenti sono molto negativi: E come la rappresenti la violenza sulle donne? Violentandole: sessualizzi una poltrona, che infatti la donna, è risaputo, è solo un oggetto morbido sul quale accomodarsi; poi la decapiti e la riempi di spilloni come una bambolina voodoo. Cosa ci racconta questo oggetto, che definirei un gigantesco atto di onanismo auto-celebrativo? Che non hai capito niente di violenza sulle donne. E se la femminilità la chiami pure Maestà, a me pare una presa per il culo alta 8 metri. (da https://alledonnepiacesoffrire.wordpress.com) Allora ci chiediamo: il sindaco Giuseppe Sala davvero apprezzerà ancora l’installazione come detto nei giorni scorsi? E il Fuorisalone 2019 vuole davvero passare alla storia come l’edizione che più ha offeso le donne? Le prese in giro passano, ma il ricordo delle offese alle donne in questo periodo lascia un ricordo brutto. Anzi: brutto e cattivo.

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I caselli di Porta Venezia ostaggio di una brutta opera d’arte

Qualcuno se ne è accorto. I caselli daziari di Porta Venezia sono cambiati, in peggio. Tra un pranzo e un caffè nella trafficatissima piazza Oberdan milanesi e non sono rimasti stupiti per la bruttura apparsa in città: i caselli daziari sono stati ricoperti di sacchi di juta serviti a realizzare l’installazione “A Friend” dell’artista ghanese Ibrahim Mahama, curata da Massimiliano Gioni per la fondazione Nicola Trussardi in occasione dell’Art e della Design Week milanesi. Che siano un’opera d’arte a quanto pare è indiscutibile, che fosse il caso di realizzarla non è certo: se ci permettiamo di sollevare la questione è per il senso di disgusto provato da moltissimi milanesi e turisti. Giusto l’altro giorno un turista svizzero commentava: “Dopo i titoli spazzatura, gli italiani iniziano a trasformare in spazzatura anche la propria architettura”. Forse non ci voleva quest’opera dunque, non così, non in quel posto. Se Gioni e la fondazione Trussardi avevano intenzione meritoriamente di dare spazio ad artisti minori, non ce ne voglia Mahama, ma qui siamo ancorati a nomi più rilevanti del suo, potevano usare un loro immobile. Perchè snaturare due piccoli capolavori? Perchè ce lo spiega Rainews: “A Friend” vuole innescare una riflessione sul concetto stesso di soglia. Attraverso la ricerca e la trasformazione dei materiali, Ibrahim Mahama indaga temi come la migrazione, la globalizzazione e la circolazione delle merci e delle persone”. In effetti Porta Venezia è diventata un grande centro di accoglienza negli ultimi anni: la presenza di migranti in città è esplosa soprattutto intorno a Buenos Aires data la vicinanza con la stazione Centrale, ma forse non valeva la pena di dedicarci anche un’opera discutibile. Il parlamentare leghista Alessandro Morelli ha definito “una schifezza” l’opera che adorna i caselli di Porta Venezia e molte altre voci l’hanno contestata. L’unico aspetto positivo che ci ritroviamo noi è la sottolineatura di quanto i caselli abbiamo ritrovato una vecchia funzione: in tempi più antichi per passarci oltre bisognava pagare i signori della città. Oggi è di nuovo così a causa dell’Area C. Chi vive fuori dalla cerchia si è riscoperto cittadino di serie B. E qualcuno, viste le ultime tornate elettorali, se ne è accorto.

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Il ministro Bussetti nel milanese per l’educazione civica

A Concorezzo, grazie all’iniziativa dell’onorevole Massimiliano Capitanio, primo firmatario del Progetto di Legge sull’educazione civica, è stato organizzato in convegno ‘La scuola di domani’, un’occasione unica per studenti, insegnanti e genitori per discutere insieme sulla scuola. Sono intervenuti, ospiti del Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, il Ministro dell’istruzione Marco Bussetti, l’onorevole Massimiliano Capitanio, Vincenzo De Feo, ingegnere e autore, esperto di problematiche legate al web soprattutto dal punto di vista dei giovani. L’onorevole Capitanio ha messo in risalto il fatto che questa legge riguarda un concetto di rispetto a 360 gradi, verso gli altri, verso se stessi anche a livello di educazione alimentare, verso il Pianeta e non significa solo conoscenza della Costituzione Italiana. Il Ministro Bussetti ha sottolineato che i ragazzi sono tutti potenzialmente da 10 e lode e non vanno valutati solo su profitto e apprendimento, o classificati e ghettizzati. L’ingegner De Feo ha tenuto a precisare che in un recente passato un ragazzo che sbagliava normalmente veniva etichettato e marchiato spesso definendolo borderline. Questo è un ulteriore passo verso il baratro che non porta certo al recupero dello studente. I ragazzi sono ‘i figli di tutti’ e vanno soprattutto invitati a essere consapevoli. Grazie a questo Governo in meno di un anno sono stati messi in lavorazione tanti provvedimenti efficaci per il bene del nostro paese, riguardanti tutte le fasce sociali. dai ragazzi di tutte le età, agli anziani.

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Ordine degli ingegneri: rischio cantieri fermi a Milano

Questa volta a strigliare il Comune è un ordine professionale. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano ha diffuso un comunicato per sollecitare l’Amministrazione Comunale perché si arrivi quanto prima alla pubblicazione del nuovo Piano di Governo del Territorio. “In una delicata e difficile fase di congiuntura economica nazionale tutto possiamo permetterci meno che un’incertezza normativa che porti alla paralisi dei cantieri. Non è cosa accettabile”, evidenzia il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano Bruno Finzi. “Abbiamo condiviso il progetto legato al nuovo PGT e come professionisti operanti in Milano abbiamo dato convintamente il nostro contributo di idee e valutazioni. Il Piano di Governo del Territorio presenta una visione alquanto innovativa sul futuro della Città. Ma una città che intende essere autenticamente europea non può attendere novanta giorni per la pubblicazione degli atti. E’ un ritardo che crea solo problemi a noi professionisti, così come li crea a chi intende investire nel futuro di Milano” , continua Finzi. Senza la pubblicazione degli elaborati aggiornati del PGT la situazione è di assoluta incertezza e ciò può portale al blocco delle autorizzazioni e dei cantieri. Milano, locomotiva nazionale e solitamente prima della classe, non può permetterselo! Gli ingegneri ambrosiani sollecitano il Comune a intervenire prontamente.  

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