Nome dell'autore: Michelangelo Bonessa

Giornalista per inclinazione allo scrivere e al non essere allineato, direttore editoriale dell'Osservatore Meneghino per le mille e imperscrutabili vie della vita. Ho scritto per Narcomafie, Corriere, Giornale, Fattoquotidiano, LaPrealpina, Stile, 2duerighe.com, MilanoPost, l'Esagono e molti altri.

Compie cento anni la Rivista italiana delle Sostanze Grasse edita da Innovhub SSI

Compie cento anni la Rivista italiana delle Sostanze Grasse edita da Innovhub SSI, che pubblica articoli riguardanti lo studio e la composizione delle sostanze grasse, le tematiche connesse alle nuove tecnologie produttive, prendendo in considerazione anche gli aspetti della sostenibilità e della sicurezza alimentare, testimoniando il rapido evolversi scientifico e tecnologico che è avvenuto e continua a realizzarsi anche in questo settore. Attraverso gli articoli scientifici pubblicati da autori italiani ed esteri, la rivista diventa portatrice anche del dibattito sull’innovazione tecnologica e punta alla divulgazione delle nuove conoscenze in modo che siano fruibili da tutta la comunità, essendo pubblicata in modalità Open Access, in cui gli articoli sono liberamente scaricabili dal link: https://www.innovhub-ssi.it/media/pubblicazioni/risg-rivista-italiana-sostanze-grasse.kl. Ha dichiarato Massimo Dal Checco, Amministratore Unico di Innovhub SSI: ““Si tratta di un compleanno importante, ha dichiarato Massimo Dal Checco, Amministratore Unico di Innovhub SSI, che rispecchia la storia delle stazioni sperimentali, in alcuni casi oggi confluite in Innovhub SSI, che hanno aiutato dal primo dopoguerra ad oggi l’industria italiana a crescere con il proprio contributo di ricerca e sviluppo. Oggi il nostro obiettivo, promuovendo l’innovazione, è la crescita della competitività per il futuro delle nostre imprese”. Per l’occasione Innovhub ha organizzato un evento presso la Camera di Commercio di Milano, a metà novembre con il titolo: “Sostanze grasse: ricerca, innovazione e scenari futuri”. Si è fatto il punto su temi emergenti e attuali del settore delle sostanze grasse, in particolare quelli che riguardano l’ambito alimentare: nuove prospettive per il food, sicurezza alimentare, nuove tecnologie produttive, aspetti nutrizionali, novel food, problematiche attuali dell’agricoltura, materiali a contatto con gli alimenti, autenticità, normativa, ricerca e innovazione. L’ iniziativa è stata organizzata con il contributo di Enterprise Europe Network, la rete di cui Innovhub SSI s.r.l. è partner, nata nel 2008 per volontà della Commissione Europea per supportare l’internazionalizzazione e l’innovazione di aziende e centri di ricerca. La Rivista Italiana delle Sostanze Grasse nasce un secolo fa dall’idea del Prof. Stefano Fachini, Direttore dell’allora Laboratorio Scuola e Stazione Sperimentale Oli e Grassi, di pubblicare un Bollettino mensile. Lo scopo era quello di creare un forte legame tra scienza e applicazioni industriali, contare di più a livello nazionale e internazionale, mettere gli uomini e le donne di scienza sotto lo stesso tetto, contribuendo al rilancio del Paese. A conclusione del convegno, Anna Cane, Presidente del Gruppo Olio d’Oliva di Assitol dichiara che “L’importante lavoro svolto dalla RISG può tradursi in 3 parole chiave: Conoscenza, Multidisciplinarietà e Condivisione, elementi alla base della ricerca scientifica, da cui l’industria olearia ha attinto per il miglioramento continuo della qualità e dei processi produttivi”. Pierangela Rovellini, Direttore Editoriale della rivista, dichiara che: “Imprenditori più di cent’anni fa diedero vita alla Rivista Italiana delle Sostanze Grasse, un progetto ampio, ambizioso, impegnativo, visionario. Ora tocca a noi promuovere nuovi progetti: la RISG in passato ha consolidato il suo posizionamento grazie alla guida di importanti leader e oggi ci rivolgiamo ai giovani ricercatori per puntare su contenuti sempre più proiettati al futuro”.

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A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary

A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary. Apre il 27 ottobre 2023 “100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary”, una mostra storico-documentaria a Palazzo Morando, organizzata in collaborazione con il Comune di Milano, per celebrare il centenario del Rotary Club Milano, il più antico d’Italia. La mostra getta uno sguardo attento sulle personalità distintive, le iniziative coraggiose e gli eventi storici indimenticabili di questi 100 anni di vita del Rotary, narrandoli in parallelo alla vibrante evoluzione di Milano. La città lombarda ha attraversato epoche di cambiamento, crescita, sfide e rinascita, sempre con un occhio al futuro, proprio come il Rotary. Il percorso espositivo offre una ricca selezione di immagini, opere d’arte e materiali inediti provenienti dall’archivio del Club, conservato presso la Cittadella degli Archivi di Milano, con il coinvolgimento di istituzioni iconiche come l’Istituto dei Tumori, il Grattacielo Pirelli e l’Autostrada del Sole. Il principale nucleo di dipinti in esposizione, che illustrano i cambiamenti di Milano da un punto di vista stilistico, sociale, urbanistico e paesaggistico, provengono all’archivio del Museo di Palazzo Morando. Sono opere di artisti milanesi e non che abbracciano un periodo molto ampio e offrono l’occasione di ammirare dipinti di norma conservati nel caveau dell’istituzione che ha come scopo la tutela del patrimonio artistico legato alla cità di Milano. Fiore all’occhiello della mostra, sotto il profilo artistico, è la coppia di sculture di Francesco Messina, provenienti dallo Studio Museo a lui intitolato. Questa esposizione è solo uno degli eventi previsti per celebrare il centenario del Rotary Milano durante l’intero 2023. Dallo spettacolo di balletto al Teatro alla Scala di febbraio scorso, con la partecipazione di una delle stelle più acclamate del balletto contemporaneo, Roberto Bolle, all’installazione monumentale, creata attraverso un concorso che ha coinvolto i giovani artisti laureandi e neo-laureati della Scuola di Scultura dell’Accademia di Brera: sarà oggetto di un evento specifico il prossimo novembre nel “Cortile della Magnolia” dell’Accademia. Come pure il restauro del trono di Napoleone, che dopo la mostra a Palazzo Morando diventerà un punto di riferimento essenziale nel riallestimento degli appartamenti neoclassici di Palazzo Reale. La mostra a Palazzo Morando sarà aperta al pubblico dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, con ingresso gratuito. L’esposizione è stata curata da Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Lorenza Salamon, gallerista milanese. L’allestimento dell’esposizione è stato affidato alle capacità creative dell’architetto Francesca Aletti. Si ringrazia Credem Euromobiliare Private Banking. Il Governatore del Distretto 2041 (Area metropolitana di Milano) Giulio Koch ha ricordato durante il suo intervento che “Il 18 e 19 novembre a Milano avrà luogo il Congresso Nazionale di Celebrazione del Centenario del Rotary in Italia. Parteciperanno i 14 Distretti italiani e dall’analisi del glorioso passato si trarranno spunti per progettare il futuro dell’azione rotariana anche a Milano, concentrando gli sforzi su Giovani, Lavoro ed Ambiente come principali aree critiche. Interverranno il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ed il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, oltre a illustri esponenti della società civile. La sede sarà l’Aula Magna dell’Università Statale in Via Festa del Perdono 7. Il Congresso sarà preceduto da un concerto per Organo e coro offerto dai Rotariani alla cittadinanza la sera del 17 novembre”. SCHEDA ESPOSIZIONE 100 ANNI A MILANO. UN SECOLO DI STORIA E SOCIETÀ ATTRAVERSO LA PRESENZA DEL ROTARY. a cura di Stefano Zuffi, Lorenza Salamon progetto allestimento Francesca Aletti Palazzo Morando | Costume Moda Immagine via Sant’Andrea, 6 dal 27 ottobre 2023 Orari: da martedì a venerdì, ore 14 – 18.30; sabato e domenica, ore 10 – 18.30 +39 02 884 65735 – 46054 | c.palazzomorando@comune.milano.it | www.costumemodaimmagine.mi.it   INGRESSO GRATUITO

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Rip Toto Cotugno

Rip Toto Cotugno. Toto Cutugno è morto il 22 agosto 2023 all’età di 80 anni. Era un cantante, compositore e conduttore televisivo italiano. Ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1990 con la canzone “Insieme: 1992” vincendo il concorso. È stato uno dei più importanti artisti italiani del Novecento. Toto Cutugno è nato a Zuglio, in provincia di Udine, il 7 luglio 1943. Ha iniziato la sua carriera musicale negli anni Sessanta come cantante e compositore. Nel 1976 ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Volare”. Nel 1980 ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest con la canzone “L’italiano”. La canzone ha vinto il concorso e ha portato Cutugno al successo internazionale. Negli anni Ottanta e Novanta Cutugno ha continuato a pubblicare album e singoli di successo. Ha anche condotto diverse trasmissioni televisive, tra cui “Domenica In” e “Sanremo”. Nel 2002 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Toto Cutugno è stato un artista di grande talento e carisma. Ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana e nel cuore dei suoi fan. La sua morte è una grande perdita per il mondo della musica. Ecco alcuni dei suoi successi più famosi: “Volare” (1976) “L’italiano” (1980) “Serenata” (1984) “Insieme: 1992” (1990) “Gli amori” (1995) “Le parole” (1998) “Un’estate italiana” (2006) Toto Cutugno sarà ricordato come uno dei più grandi artisti italiani di sempre. La sua musica continuerà a ispirare e a far cantare le persone di tutto il mondo.

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Il rischio Evergrande per Milano e l’Italia

Il rischio Evergrande per Milano e l’Italia. Il fallimento di Evergrande Group, la società immobiliare cinese più indebitata al mondo, potrebbe avere conseguenze significative per l’Italia e in particolare per la Lombardia. Evergrande ha infatti importanti interessi economici in Italia, dove ha investito in una serie di progetti immobiliari, tra cui il complesso residenziale di Milano Santa Giulia, il più grande d’Europa. Il fallimento di Evergrande potrebbe portare al fallimento di questi progetti, con gravi conseguenze economiche per le imprese italiane coinvolte. Inoltre, il fallimento di Evergrande potrebbe avere un impatto negativo sull’economia lombarda, che è fortemente interconnessa con l’economia cinese. La Lombardia è infatti la regione italiana con il maggior numero di imprese che esportano in Cina e il fallimento di Evergrande potrebbe portare a una riduzione delle esportazioni e a una perdita di posti di lavoro. Il governo italiano è al lavoro per mitigare gli effetti del fallimento di Evergrande, ma è ancora troppo presto per dire quali saranno le conseguenze per l’Italia. Tuttavia, è chiaro che il fallimento di Evergrande rappresenta un rischio significativo per l’economia italiana e lombarda. Ecco alcune delle connessioni economiche tra Evergrande Group e l’Italia: Evergrande ha investito in una serie di progetti immobiliari in Italia, tra cui il complesso residenziale di Milano Santa Giulia, il più grande d’Europa. Evergrande ha rapporti commerciali con una serie di imprese italiane, tra cui la società di costruzioni Salini Impregilo e la società di ingegneria Italpreziosi. Evergrande ha una filiale in Italia, Evergrande Real Estate Italy, che è responsabile dello sviluppo di progetti immobiliari nel nostro Paese. Il fallimento di Evergrande potrebbe avere gravi conseguenze economiche per l’Italia e in particolare per la Lombardia. Il governo italiano è al lavoro per mitigare gli effetti del fallimento, ma è ancora troppo presto per dire quali saranno le conseguenze.

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Grazie a Assoutenti per l’intervento sulla benzina a 2,7 euro

Grazie a Assoutenti per l’intervento sulla benzina a 2,7 euro. Perché noi abbiamo segnalato tempo fa la follia del distributore che nel milanese vende la benzina a 2,7 euro (self) e 2,9 euro al litro. Un prezzo folle persino per i prezzi gonfiati dalle speculazioni statali rivendicate dal ministro Urso e da quelle di qualche distributore furbetto che vuole ingrassare il bilancio grazie al momento delle vacanze. La notizia è stata notata da Assoutenti che ha giustamente deciso di rivolgersi con un esposto alla Guardia di Finanza: “Vogliamo capire come sia possibile vendere un litro di benzina in modalità self a 2,722 euro al litro, e quali siano le motivazioni di un prezzo così astronomico e ben al di sopra della media dei distributori di zona – spiega il presidente Furio Truzzi – Per un pieno ad un’auto di media cilindrata, vuol dire spendere ben 136,1 euro, un salasso su cui la Guardia di Finanza dovrà fare luce, considerato che alla data odierna il prezzo medio della benzina in modalità self venduta in autostrada si attesta a 2,017 euro al litro. Questo significa che il distributore in questione applica prezzi più alti del 35% rispetto alla media autostradale”.  Allora noi dell’Osservatore vogliamo dire grazie a Assoutenti per l’intervento sulla benzina a 2,7 euro, perché in questo periodo storico non è da poco vedere qualcuno che ancora difende il cittadino medio, il classico che si sente dire di essere ricco perché magari può stare in vacanza una settimana. Sappiamo che Stefano Vitale, il gestore dell’area di servizio Villoresi Ovest, ha già scaricato la colpa sulla compagnia petrolifera. Compagnia petrolifera che a quanto pare solo a Vitale vende la benzina a un prezzo superiore alla media. Nei prossimi giorni chiederemo all’azienda se sia vero e come mai, ma speriamo che la Guardia di Finanza sia persino più veloce di noi perché qui non si tratta di limitare la libera impresa, ma di tutelare i cittadini che stanno affrontando con fatica questi vent’anni di costante crisi economica.

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