Nome dell'autore: Giuseppe Gallinella

Nato a Monopoli (Ba) il 19/07/1969 muove i primi passi nel giornalismo organizzando e creando un quotidiano scolastico. La passione per il giornalismo lo porta a collaborare, dapprima con una testata locale trattando temi di attualità, successivamente con la Gazzetta del Mezzogiorno occupandosi di criminalità. A cavallo tra gli anni 80 e 90, collabora nell’inchiesta giornalistica che si occupa del contrabbando di sigarette di cui la Puglia ne gestiva il traffico internazionale. Nel 2000 fino al 2005 partecipa a varie inchieste, collaborando con il Quotidiano del Sud, sulle truffe alla Comunità Europea da parte di alcuni imprenditori affiliati alla Ndrangheta. Nel 2006 ha il primo incarico di responsabile alla comunicazione presso l’UniVe, resterà in carica fino al 2013. Tra i tanti lavori svolti, la passione per il giornalismo è sempre stata predominante. In fatti diventerà giornalista presso l’OdG Lombardia. Nel 2016 crea ilformat.info testata giornalistica online. Nel 2019 esce il suo primo romanzo intitolato ‘Romalandia’ .

Santuari lombardi? Tutti in un libro di Gilberto dal Cengio

Santuari e abbazie della Lombardia è l’ultimo volume pubblicato da Gilberto dal Cengio, uscito a settembre di quest’anno per conto di “Editoriale Programma”, casa editrice che si pone al vertice dell’editoria italiana per essersi specializzata in accessibilissimi libri divulgativi di escursionismo, natura, cultura locale, storia, arte e cucina, e per proporre volumi accompagnati da immagini e illustrazioni, che guidano il lettore alla riscoperta di luoghi, personaggi e tradizioni dal fascino inesauribile, con particolare attenzione a tematiche legate al territorio italiano e alle peculiarità regionali. Gilberto dal Cengio, storico e saggista milanese, ha conseguito, dopo la laurea quadriennale pre-riforma in Arti visive, la laurea magistrale in storia dell’arte medievale; svolge attività di ricerca indipendente su temi attinenti all’iconografia e alla storia di età medievale e rinascimentale. Collabora, dal 2016, con varie case editrici ed è noto al grande pubblico per le numerose pubblicazioni inerenti la storiografia artistica italiana. Alcune delle sue opere di saggistica possiedono la qualità di essere conservate presso le biblioteche delle seguenti istituzioni: Getty Research Institute (Los Angeles, USA); Rijksmuseum (Amsterdam, Holland); I Tatti: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (Fiesole); Università di Heidelberg (Heidelberg, Deutschland); Max Planck Institute: Bibliotheca Hertziana for Art History (Roma, Italia); Fondazione Tiziano (Pieve di Cadore); Archiginnasio e Fondazione Federico Zeri (Bologna); Monumento Nazionale di Santa Giustina (Padova); Fondazione Giorgio Cini e Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia); Fondazione Centro Studi Ragghianti (Lucca) ed altre. «Un libro sui santuari», spiega nella prefazione Stefano Maria Bordignon, notissimo religioso servita che si adopera nella diffusione della Paola divina attraverso i mezzi social, «non è un libro come gli altri, a patto che chi lo legge decida di intraprendere la lettura come un pellegrinaggio. Ci sono falsi pellegrinaggi in cui si percorrono molti chilometri a piedi ma con il cuore impietrito, e ci sono veri pellegrinaggi in cui l’unica cosa che conta è la distanza percorsa con il cuore. Con questo non voglio dire che non sia interessante leggere questo libro anche per puro interesse intellettuale e culturale, ma quanto più arricchente sarebbe se lo leggessimo per fare un percorso spirituale, un pellegrinaggio con il cuore. La lettura può trasformarsi in un pellegrinaggio in cui ci lasciamo accompagnare dal professor Gilberto dal Cengio per vedere i santuari più significativi della Lombardia. Viaggio nello spazio per visitare i luoghi e le bellezze artistiche dei santuari, e viaggio nel tempo per incontrare le persone che diedero vita a questi luoghi. Il santuario è un crocevia da cui passa la storia di architetti, musicisti, pittori e artisti di ogni genere ma anche la storia di uomini e di intere comunità che in questi luoghi ha coltivato la propria fede ed ha trovato forza e speranza per affrontare la vita. Potrai conservare questo libro, che ora stai leggendo, come un piccolo manuale da utilizzare per ricercare qualche luogo da visitare, o per consultarlo durante la visita ad un santuario, tuttavia mi piacerebbe che fosse letto e vissuto come un libro di viaggi spirituali. Un percorso letterario per osservare come le comunità lombarde hanno vissuto la propria fede nel corso dei secoli, e guardare così ai santuari non solo come a luoghi da visitare ma come stupenda espressione della grande fede delle persone che sono vissute in queste terre. Il mio augurio è che possiate intraprendere questa lettura con la curiosità di chi affronta la vita cercando di scorgere nella materia i segni dello Spirito». Nelle migliori librerie troverete il libro di Gilberto dal Cengio, uscito a settembre per i tipi di Editoriale Programma (Treviso) e intitolato Santuari e abbazie della Lombardia.

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Dream Travel: da metà ottobre parte la seconda stagione

Dream Travel è un serie italiana di documentari naturalistici e paesaggistici prodotta da GD Model Agency pubblicata su Sky, Lombardia TV e Bom Chanel che, dopo l’entusiasmante successo della prima stagione, si appresta ad approdare alla sua seconda edizione da metà ottobre. Dream Travel racconta in quattro emozionanti episodi, l’esperienza di un viaggio nei luoghi della splendida Italia riscoprendo posti e sapori che hanno reso la penisola unica al mondo. La serie è un inno alla bellezza del ‘Bel Paese’ ma anche una chiamata a preservare ciò che amiamo. La conduzione per la seconda stagione è affidata a Veronica Musi che oltre a mettere in risalto i viaggi tra paesaggi e location da sogno, arricchirà il programma anche con le cucine tipiche di ogni luogo ed ogni attività nelle diverse località come aziende agricole, cantine vinicole ed attività di ogni genere, elogiando i loro punti di forza. Dream Travel, dunque, è un viaggio iniziato nel settembre 2021 che si è appagato grazie all’informazione dell’ufficio stampa de ilformat.info e al supporto e l’esperienza vissuta di: Sofia Forlani (influencer), Vittoria Rizzi (modella) e Veronica Musi (modella); Videomaker Jessica Di Cesile e Videoediting Super Den Garda – Stephanie Bellarte (personaggio pubblico), Denise Giselle Roman (fashion blogger), Francesca Molinaro (influencer esordiente e modella); Videomaker Jessica Di Cesile e Videoediting Elio Nisio Roma – Delfina Martinez (Tiktoker e influencer), Vittoria Rizzi (modella) e Francesca Molinaro (influencer esordiente e modella); Videomaker e Videoediting Lucia Magarò Napoli – Sofia Forlani (influencer), Veronica Musi (modella) e Violeta Dyrda (modella); Videomaker e Videoediting Lucia Magarò. Ai quali va dato il merito del successo della serie.

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Per promuovere l’arte lo strumento finanziario oggi si chiama Rochel Invest

È nato un nuovo strumento finanziario che si pone come obiettivo quello di valorizzare e promuovere l’arte. Rochel Invest, veicolo d’investimento con sede a Londra, si propone come ponte tra finanza ed imprenditoria con l’obiettivo di promuovere investimenti in PMI italiane, ha una predilezione per il mondo dell’arte e del lusso, ed intende operare a supporto della crescita, del consolidamento, della “trasformazione digitale” o “conversione verde” e della internazionalizzazione delle imprese accompagnandole fino all’eventuale quotazione sui mercati finanziari. Rochel ha iniziato il percorso che la porterà a breve alla quotazione su una primaria Borsa europea. Rochel unisce così l’expertise nell’ambito artistico a quello finanziario per dare vita ad un innovativo strumento dedicato all’arte. Questo ambizioso progetto ha la sua origine nelle esperienze del sociologo e studioso dott. Lorenzo Grassini, che è riuscito a raggiungere traguardi importanti nell’arte e nel mondo del luxury. Si tratta di un punto di svolta nell’applicazione della finanza strutturata all’arte: la creazione di prodotti finanziari unici nel loro genere. Questo progetto finanziario dispone di opere di grandi artisti classici e moderni, italiani e internazionali, quali tra gli altri Lucio Fontana, Fernand Léger, Piero Manzoni, Pablo Picasso, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio. Lo sfruttamento di questi assets, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, permetterà di generare investimenti da destinare alla creazione o all’ampliamento di attività museali per rendere fruibile dal pubblico un patrimonio culturale proveniente da collezioni private, che rimarrebbe altrimenti inaccessibile. Rochel Invest Plc ha già effettuato il suo primo investimento, una società che si sta sviluppando sul Web3 o, per meglio usare il nome del suo ideatore Tim Berners-Lee “Web Semantico”, la quale sta strutturando un protocollo che permetterà di usufruire di una integrazione comunicativa fra diverse tipologie di blockchain basate su ETH e non solo, e l’investimento sulle Start Up del WEB3 sarà costante. Il “metodo” di investimento di ROCHEL INVEST è “atipicamente tradizionale” ossia coniuga le classiche metodologie finanziarie old school con l’ingegneria finanziaria pura basata su strumenti di investimento differenziati ed applicabili anche alle nuove tecnologie e ad i modi migliori di vedere l’arte, ovvero la tecnologia che migliora il modo in cui usufruisci e consumi l’arte. Questa  innovazione finanziaria nel mercato dell’arte porta l’utilizzo della tecnologia alla semplificazione nell’acquisizione e nell’utilizzo di oggetti d’arte. ROCHEL INVEST PLC viene presentato a Borsa di Vienna con un Piano industriale durante l’inizio di una stagione invernale per il mondo della crittografia finanziaria dove monete digitali come BITCOIN ed ETHEREUM hanno perso la metà del loro valore negli ultimi mesi. La piattaforma NFT OpenSea ha annunciato licenziamenti importanti e COINBASE ed altri player sul mercato hanno fatto parimenti ma nonostante la flessione ROCHEL INVEST PLC ha evidenziato nel suo Piano Industriale e nei suoi previsionali che le nuove tecnologie basate sul WEB3 e NFT saranno il futuro di un mercato dell’arte sempre più orientato alla fruibilità delle opere che al possesso fine a se stesso.

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Pino Rovitto torna in libreria con ‘Il Belpensante’

Un libro che è al tempo stesso approfondimento e invito alla lettura, un viaggio nella storia della psicologia del lavoro in Italia attraverso una biografia poetica di Enzo Spaltro. Pino Rovitto, senisese, classe 1961, torna in libreria con Il Belpensante. È la storia di un incontro significativo, tra l’autore ed Enzo Spaltro, dove prosa e poesia si alternano, si incontrano, dove poeta, saggista e narratore convivono senza discordia. Nel suo ultimo lavoro, Rovitto mescola biografia, saggistica, poesia e offre al lettore la possibilità di attraversare gli ultimi settant’anni di storia della psicologia del lavoro italiana attraverso la composizione di un ritratto accurato, rigoroso, poetico della figura di Enzo Spaltro, maestro segreto. Il testo si compone di otto parti autonome e complementari, dove l’autore si è limitato a mettere insieme, a cucire con brevi frasi, con intermezzi di raccordo i passaggi della sua opera e della sua vita. Ne è venuto fuori un testo che parla di un intellettuale, di un maestro irregolare, eretico. Un maestro che non insegnava fatti isolati, ma un modo di trattare le cose, uno stile di affrontare il mondo, le persone, l’universo. Un etimologo di connessioni e di radici come lo definisce l’autore. Nella biografia compare in maniera costante la musica, quasi, una colonna sonora. Da Georges Brassens ai Rolling Stones, da Bruce Springsteen a Paolo Conte, da Paul Simon a Carlos Jobim. Il Belpensante, nello scorrere delle pagine diviene un invito alla lettura e conferma la capacità e la sensibilità di Rovitto nell’esplorare i labirinti della nostra esistenza e la complessità delle identità umane, attraverso il pensiero e l’opera di un grande esponente della cultura del nostro paese. Un invito a coltivare il dubbio e a essere sempre sospettosi verso i propri argomenti. Come il maestro segreto Enzo Spaltro ha sempre insegnato.

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Compie 15 anni il Niguarda Calcio, la squadra faro per i giovani milanesi

Non chiamatela squadra di quartiere. Il Niguarda Calcio, società calcistica con sede in via Ornato a Milano, è molto di più. Una realtà sportiva consolidata sul territorio. Un ambiente dove benessere e crescita dei giovani viene prima di tutto. «”Divertitevi”. E’ la prima cosa che dico sempre ai bambini e ai ragazzi che scelgono di venire al Niguarda – ha dichiarato il presidente Carlo Braghiroli, super tifoso della formazione rossoblù -. Ritengo infatti necessario che i giovani lavorino in un clima tranquillo e disteso. Vanno accompagnati e stimolati ogni giorno, senza troppe pressioni. Solo così possono formarsi al meglio. Qui non vengono fatte selezioni: basta indossare un paio di scarpini e si può iniziare a correre sul campo». Il settore giovanile e la prima squadra – che quest’anno ha sfiorato la promozione in Prima Categoria – disputano gli incontri nei centri sportivi “Enrico Cucchi” di via Arezzo e “Amleto Farina” di via Cesari. Ad allenarli ci sono mister preparati e competenti. Quest’anno il Niguarda Calcio, società fondata nel 2007 e riconosciuta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, compie 15 anni. In questi tre lustri dalle parti di via Ornato sono passati personaggi che poi – come si suol dire – hanno “fatto carriera”. Per citarne uno: Giuseppe Bellistri, preparatore atletico rossoblù dal 2010 al 2013, che attualmente fa parte dello staff del Real Madrid campione d’Europa. Prima ancora ha lavorato nell’Inter e nel Milan. Per festeggiare il traguardo dei 15 anni la società ha deciso di organizzare un evento al quale sono invitati tutti i bambini che vogliono approcciarsi al calcio e ai ragazzi che vogliono ripartire dopo un periodo di stop dall’attività sportiva. L’appuntamento è per sabato 11 giugno alle ore 17.30 in via Cesari 38 a Milano.

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Pretty Woman prorogato ‘a grande richiesta’ fino al 5 marzo, il musical è più forte del Covid

‘Pretty Woman’, lo show che nel 2021 ha fatto registrare, a livello italiano, il record di presenze e biglietti venduti a teatro, ‘proroga’ la propria permanenza al Nazionale di Milano fino a sabato 5 marzo. Una decisione ‘a grande richiesta’ dopo i ripetuti ‘sold out’ registrati nel periodo compreso tra ottobre e dicembre. “Quindi – spiega Matteo Forte, direttore dei teatri Nazionale e Lirico di Milano e amministratore delegato per l’Italia di Stage Entertainment – a partire da venerdì 11 febbraio, dopo una breve pausa di meritato riposo, la compagnia tornerà a esibirsi per altre tre settimane”. “Con questa decisione – aggiunge Forte – vogliamo dare anche un messaggio positivo al mercato e a tutto il settore. Così come siamo stati coraggiosi a Febbraio del 2021 a provarci in piena pandemia, investendo tempo e risorse per portare in scena questo musical, allo stesso modo oggi – nonostante una recrudescenza delle infezioni e quindi con molta incertezza, vogliamo dare un messaggio di forza e speranza all’intero settore che è in grandissima difficoltà. Proviamo a resistere  proponendo qualcosa che il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto”. Matteo Forte – ‘inventore’ in questi ultimi mesi della nuova piattaforma social ‘heArt’ (dedicata a tutti gli appassionati di spettacolo e arte)  – puntualizza quello che è il messaggio “forte, chiaro e inequivocabile” di questa decisione: “Se si propone uno show di qualità, con artisti preparati e un’organizzazione competente in grado di far rispettare le regole che garantiscono sicurezza all’interno del teatro, si possono ottenere risultati come questi. Che, lo assicuri, in tempo di pandemia sono inimmaginabili, ma se anche rapporti anche al periodo pre-Covid sarebbe stati, in termini di presenze e consenso, eccezionali”. “Il pubblico, mai come oggi – conclude Matteo Forte – ha bisogno di un mix tra qualità e spensieratezza e ‘Pretty Woman’ è la sintesi perfetta di tutto ciò”.

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