La Generazione “SportAgers” alla 54^ edizione del Giffoni Film Festival Un nuovo mantra per un cambio di paradigma: dagli “ScreenAgers” agli “SportAgers”. Alla MasterClass si è affrontato il tema dello sport nella sua accezione più alta: il suo ruolo per la salvaguardia della salute e del benessere mentale delle nuove generazioni con importanti figure istituzionali, sportive ed esperti del mondo della salute. «Non c’è salute senza salute mentale.» (OMS) In occasione della 54esima edizione del Giffoni Film Festival, Sabato 27 luglio si è tenuta la MasterClass «SportAgers: Sport, Giovani & Salute. Lo sport come strumento per la salvaguardia della salute e del benessere mentale dei giovani». L’iniziativa, presentata a “Giffoni Sport”, la nuova rassegna del Giffoni Film Festival nata quest’anno, è co-promossa da Giffoni Innovation Hub, – polo creativo e di innovazione nato con l’obiettivo di favorire il dialogo tra Gen-Z e aziende per promuovere nuove tecnologie e linguaggi – e, Havas Life Milan, parte di Havas Health, network del gruppo Havas dedicato alla consulenza e comunicazione integrata nel mondo Healthcare. L’evento, patrocinato dal Ministero della Salute e supportato dal Tavolo Tecnico per la Salute Mentale, ha offerto ai giovani un punto di vista multidisciplinare sul ruolo positivo dello sport nelle loro esperienze di crescita individuali e sociali, al fine di informare, sensibilizzare e creare consapevolezza sul disagio psicologico in età giovanile e su come prevenirlo. Dal confronto è emerso quanto lo sport rappresenti un’importante risorsa per la tutela del benessere e della salute mentale dei giovani. Nella MasterClass è stato coinvolto il mondo della salute, dello sport e delle Istituzioni in un dialogo aperto con una platea di giovani tra i 12 e 26 anni che hanno condiviso le loro riflessioni e domande nei confronti del disagio sociale e psicologico, che spesso non è legato ad una specifica patologia, ma può essere il risultato di molteplici concause, talvolta inascoltate. È emersa l’importanza di affrontare le determinanti psicosociali di disagio come la sofferenza emotiva, lo spaesamento, la confusione, la solitudine e l’insicurezza, emozioni e vulnerabilità dei giovani sulle quali il contributo dello sport può essere vitale per una prevenzione efficace e un sano sviluppo della personalità. La MasterClass “SportAgers”: Sport, Giovani & Salute, è stata promossa anche per dare vita ad un progetto in itinere capace di influenzare un nuovo mindset. Il neologismo “SportAgers” come sottolineato dal Prof. Alberto Siracusano, Coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la Salute Mentale, è la rappresentazione di una nuova volontà che desidera alimentare comportamenti e scelte più consapevoli i cui effetti potrebbero lavorare direttamente e indirettamente sui fattori di rischio derivati anche dall’uso eccessivo delle tecnologie. Un nuovo mantra per un cambio di paradigma: dallo “ScreenAgers” allo “SportAgers”, da un tempo trascorso davanti allo schermo a fare “scrolling” ad uno spazio dove alimentare una rete di relazioni sociali anche attraverso movimento e sport. Da qui il bisogno emergente di creare cultura sul suo valore e sugli importanti benefici sulla salute fisica e mentale dei giovani, ma non solo. Secondo i dati OMS, nel mondo, il 10-20% di bambini e adolescenti soffrono di disturbi mentali e il 50% di tutte le malattie mentali inizia all’età di 14 anni, per diventare il 75% entro i 25 anni di età. Più di un adolescente su 7 tra i 10 e 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato mentre un giovane su 5, tra i 15 e i 24, anni dichiara di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività, 46.000 adolescenti ogni anno si tolgono la vita, più di 1 ogni 11 minuti. A seguito della pandemia da COVID-19, i vari disturbi mentali, non solo l’ansia e la depressione, sono aumentati soprattutto nei giovani di oltre il 30%. La pandemia ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale di bambini e adolescenti ma questa rappresenta solo la punta dell’iceberg e la psicopandemia adolescenziale, con le sue ricadute nei processi di crescita attuali, necessita di una sorveglianza accurata e di una presa di coscienza. Molti gli atleti e le atlete, campioni del mondo, ex azzurri/e, coach, che hanno contribuito come Ambassador: Elisa Di Francisca, Beppe Dossena, Daniele Garozzo, Lorenzo Marsaglia, Stefano Massari, Erika Morri, Vincenzo Santopadre, Alessandra Sensini, Antonio Vicino. Altri si stanno unendo a questa importante “call to action”. Speakers. Il programma, oltre alla presenza delle Istituzioni e del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, ha visto la partecipazione di Ospiti e Opinion Leader di grande rilevanza. Tra gli speaker: Alberto Siracusano, Coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la Salute mentale, Ministero della Salute; Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A; Michele Sciscioli, Capo del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale; Giovanni Sacripante, Responsabile Nazionale Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale FIGC; Cinzia Niolu, Direttore Psichiatria e Psicologia Clinica Fondazione Policlinico Tor Vergata, Presidente Sezione Psichiatria dell’Adolescenza della Società Italiana di Psichiatria; Luigi Mazzone, Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università̀ degli Studi di Roma Tor Vergata; Giulio Corrivetti, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Salerno. Dichiarazioni «La MasterClass “SportAgers” è stato un momento significativo di confronto con i giovani, il mondo dello sport e gli esperti di salute.» – ha dichiarato Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani – «L’attività sportiva è un’importante difesa immunitaria sociale, essenziale per la salute. L’inserimento dello Sport in Costituzione assume questo significato con l’impegno di promuovere lo sport di tutti e per tutti sottolineandone il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico.» «L’esperienza diretta di sportivi e campioni olimpici ha un valore assoluto per sensibilizzare e creare consapevolezza sul disagio psichico.» – ha affermato il Professor Alberto Siracusano, Coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la Salute Mentale – «Gli sportivi praticano lo sport “sotto” la loro pelle, cioè dentro sé stessi e possono realmente condividere cosa c’è di altro e di straordinario nell’attività sportiva. Oltre le competizioni, lo sport è uno strumento di strutturazione dell’equilibrio psicofisico, di rapporto con sé stessi, di crescita e consolidamento del sé. È un allenamento alla vita e alle sue curve. Una consapevolezza che va il più possibile condivisa.» Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. ha spiegato che – «Il benessere psicologico di ragazze e ragazzi è un problema che riguarda l’intera