Nome dell'autore: Osservatore Capitolino

Notizie da Roma e dintorni.

Referendum: voto truccato a Matera

Referendum: voto truccato a Matera. Non è un’esagerazione da titolo, ma un fatto: una scheda elettorale è finita nei box e non si potrà riconoscere, eppure non ci sarebbe dovuta finire perché oggetto di un presunto illecito: due persone, di 57 e 54 anni, sono state denunciate dalla Polizia, a Matera, per aver fotografato con il telefono cellulare la scheda che avevano appena votato, in due seggi allestiti a Matera per le elezioni comunali e per il referendum. Il fatto è avvenuto in due scuole diverse dove erano stati allestiti i seggi. In entrambi i casi, la Polizia è intervenuta dopo che sono stati uditi i click dei telefoni impegnati a fotografare le schede. In uno dei due casi, però, la scheda è finita nell’urna prima che gli agenti potessero impedirlo. L’altra scheda è stata sequestrata insieme al telefono cellulare dell’elettore. Questo referendum sembra non aver cambiato alcune abitudini come quella di utilizzare il proprio voto come un bene da alienare in cambio di disponibilità di varia natura. Per fortuna, si tratta del solo episodio registrato fin’ora.

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Regole e sanzioni per gli utilizzatori di monopattini

Le aziende che offrono monopattini elettrici in sharing hanno dedicato al rispetto delle regole e alla sicurezza in strada alcune iniziative rivolte ai cittadini. Dall’11 settembre al 24 settembre sette stewards controlleranno giornalmente le strade di Milano, fermando le persone che non rispettano il codice della strada e spiegando il regolamento di circolazione. Durante le ore diurne le zone pattugliate comprendono il Centro Storico, da San Babila a Cairoli, mentre durante le ore notturne (fino a mezzanotte) le aree più pattugliate comprendono quelle della “movida”: Arco della Pace, Navigli/Ticinese, Corso Como/Corso Garibaldi. Le attività svolte dagli stewards comprendono: – riposizionamento monopattini parcheggiati in maniera scorretta – educazione al corretto utilizzo del mezzo – compilazione di un form di segnalazione segnalando numero identificativo del monopattino, data, ora, luogo, infrazione rilevata (i  form verranno poi inviati ai rappresentanti di ogni azienda). I dati rilevati dei primi 3 giorni di attività (11 settembre – 14 settembre) riguardano 420 infrazioni/segnalazioni principalmente su trasporto passeggeri (2 persone), guida sul marciapiede, parcheggio irregolare. L’iniziativa di sicurezza è poi supportata da varie attività di comunicazione, tra cui: cartellini informativi sui monopattini di ogni operatore in città, con rimando a sito Amat con sezione mobility week e regolamento di circolazione (grafica in allegato); attività social con servizio foto/video dedicato e condivisione sui canali Digital di ogni azienda. Regole di comportamento

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Da sabato quattro itinerari alla scoperta di Porta Romana

Da sabato quattro itinerari alla scoperta di Porta Romana. Visite guidate gratuite fino a metà ottobre. Progetto con il sostegno di Confcommercio Milano e il contributo del Comune Quattro itinerari per 12 visite guidate (della durata di due ore ciascuna) che, a partire da sabato 12 settembre fino a metà ottobre, permetteranno gratuitamente a cittadini e turisti di potersi “immergere” a Milano nel quartiere di Porta Romana scoprendo i luoghi più belli e caratteristici e ascoltando, al contempo, i racconti delle realtà commerciali che hanno fatto la storia di Porta Romana e che contribuiscono – anche in questo momento difficile – a renderla viva ed attrattiva. E’ l’iniziativa promossa dall’Associazione commercianti PortaRomanaBella con la collaborazione delle guide turistiche di Gitec e il sostegno di Confcommercio Milano (a cui le associazioni aderiscono) con il contributo del Comune di Milano. “Già previsto in primavera, ma rinviato per l’emergenza Covid – spiega Sabrina Frigoli, presidente dell’Associazione commercianti PortaRomanaBella – finalmente ripartiamo con questo progetto che ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il Distretto Urbano del Commercio Porta Romana: sono state realizzate Street Map che, oltre a illustrare la storia del quartiere, indicano a cittadini e turisti i monumenti, le chiese, i palazzi storici insieme alle eccellenze commerciali che caratterizzano l’area. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, abbiamo creato un Calendario di quartiere con le attività commerciali presenti nel Distretto”. Street Map e calendari possono essere ritirati gratuitamente dai visitatori presso tutte le attività del DUC Porta Romana. Itinerari DUC Porta Romana (con le guide turistiche di Gitec)   1 -Tra romano e romanico: San Nazaro in Brolo e San Calimero Sabato 12 settembre alle 10; sabato 26 settembre alle 10; sabato 10 ottobre alle 10 Ritrovo presso Piazza San Nazaro in Brolo Un viaggio attraverso il tempo e i secoli, dalle origini della cristianità milanese, passando attraverso il romanico fino ad arrivare ai giorni nostri. Partendo dalla basilica di San Nazaro ci si addentra nella storia di uno dei monumenti più rappresentativi della zona, che il vescovo Ambrogio volle edificare lungo la trionfale via porticata verso Roma. Per poi passare alla chiesa di San Calimero, dove verrà approfondito il tema delle fondazioni di luoghi sacri in epoca tardo antica, raccontandone anche le trasformazioni attraverso i secoli.   2 – Seguendo un filo rosso: da San Giovanni in Conca alla Ca’ Granda, dai Romani al Rinascimento Sabato 12 settembre alle 15; sabato 26 settembre alle 15; sabato 10 ottobre alle 15 Ritrovo presso piazza San Nazaro in Brolo Quali sono l’origine e la storia dei resti dell’abside di mattoni rossi al centro di piazza Missori? Con quest’itinerario si scoprirà una delle chiese più antiche di Milano, San Giovanni in Conca, che nasconde una suggestiva cripta del V secolo. La chiesa era la cappella palatina del palazzo di Bernabò Visconti uno dei signori di Milano la cui figura è ancora velata di ombre e misteri. Il tragitto prosegue in via Sforza e si visiterà in via Festa del perdono la Ca’ Granda il primo ospedale pubblico d’Europa con le decorazioni e chiostri rinascimentali dell’architetto toscano Filarete.   3 – A passeggio per i giardini della Guastalla: Milano da scoprire Sabato 19 settembre alle 10; sabato 3 ottobre alle 10; sabato 17 ottobre alle 10 Ritrovo presso piazza San Nazaro in Brolo Il percorso vuole portare alla scoperta dei monumenti più significativi che circondano l’area verde dei Giardini della Guastalla. Là dove oggi sorgono edifici moderni che raccontano il passato più recente, come la Sinagoga e il Palazzo di Giustizia, nel 1500 avremmo passeggiato in un quartiere immerso nel verde, tra giardini, orti e chiostri e avremmo incontrato il Collegio della Guastalla, la Chiesa dei Santi Paolo e Barnaba, la chiesa di Santa Maria della Pace.   4 – All’ombra dei Bastioni: un salto nella Milano del passato Sabato 19 settembre alle 15; sabato 3 ottobre alle 15; sabato 17 ottobre alle 15 Ritrovo presso piazza Medaglie d’Oro (fronte negozio Mariposa) La zona di Porta Romana ha avuto grande notorietà durante il tardo ‘500 e il ‘600. Imponenti strutture e iconici scorci, come la zona di Piazza Medaglie d’Oro, ne ricordano il passato. Tra luoghi di preghiera e istituzioni culturali spicca la barocca chiesa di Santa Maria della Passione, legata anche alla tradizione del “Tredesin de marz”. Narrando tradizioni ed aneddoti si giungerà davanti alla “Casa del diavolo”! Cosa troveremo là?   Per partecipare alle visite guidate è necessario prenotare tramite il sito www.associazioneportaromanabella.it, oppure inviando un’email a ass.portaromanabella@gmail.com o telefonando a 02/55188328, indicando il proprio nominativo, l’itinerario, la data e l’orario prescelto.

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I ladri colpiscono di più le auto a noleggio

I ladri colpiscono di più le auto a noleggio. A rilevarlo l’associazione Aniasa: “Non conosce crisi l’industria criminale dei furti di auto in noleggio a breve termine. Nell’ultimo anno sono state 1.800 le vetture e i furgoni sottratti, quasi 5 ogni giorno, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Un trend preoccupante, in decisa controtendenza rispetto al graduale calo del fenomeno dei furti d’auto nel nostro Paese e che produce un danno per gli operatori pari a 12,5 milioni di euro. Il 90% degli episodi si concentra in 5 Regioni: Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia. Continua a produrre risultati positivi la controffensiva messa in campo dalle società di noleggio che, grazie alla dotazione di dispositivi hi-tech, riescono oggi a recuperare quasi la metà dei veicoli rubati”. Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi annuale elaborata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sul trend dei furti; una piaga che continua a colpire pesantemente le società di rent-a-car, generando gravi danni ai bilanci e all’operatività delle società di autonoleggio.     2019 2018   Var, % Veicoli rubati 1.800 1.600 +11% Veicoli recuperati da furti 890 790 +12,5% Danni da furti (mln di €) 12,5 10,2 +22%   I dati evidenziano un trend in decisa controtendenza rispetto a quanto si registra a livello nazionale, con le organizzazioni criminali che negli anni hanno ridotto i volumi delle auto sottratte per focalizzarsi su quelle più redditizie e appetibili per il mercato nero dei ricambi e per l’esportazione nei Paesi dell’Est Europa. Tra le vetture monitorate con particolare attenzione un ruolo di primo piano viene riservato a quelle a noleggio, sempre nuove e non sempre custodite dalla clientela in modo adeguato. Le buone notizie vengono oggi dai tassi di recupero che, anche qui contrariamente a quanto avviene sul mercato nazionale (dove solo il 36% delle vetture viene ritrovato), continuano a crescere e lo scorso anno hanno raggiunto la soglia record del 50%. Merito degli investimenti delle società di noleggio a breve termine che negli ultimi anni hanno dotato la propria flotta di efficaci dispositivi telematici in grado di supportare le Forze dell’Ordine nel rilevamento della posizione del veicolo e di guidarle al recupero. “I nostri ultimi dati confermano e se possibile consolidano”, evidenzia Giuseppe Benincasa – Direttore Generale di ANIASA, “il negativo primato europeo e mondiale del nostro Paese nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d’auto. La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le organizzazioni criminali a puntare con crescente interesse verso questo redditizio business e, in particolare, verso la crescente flotta delle auto a noleggio a breve termine. Numeri significativi, cui si aggiungono quelli del noleggio a lungo termine e del car sharing e che portano a un totale di oltre 6.000 unità le vetture rubate ogni anno alle società di mobilità pay-per-use (lungo termine, breve termine e car sharing). Un fenomeno che in una fase di crisi acuta dell’industria turistica e di recessione economica mette a rischio la sopravvivenza di alcuni operatori meno strutturati”.    

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Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”

Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”. La leader della destra ha affidato all’Ansa un duro colpo alla storia della candidatura di Milano a sede per il Tribunale dei Brevetti: “Anche Fratelli d’Italia ha sostenuto la candidatura di Milano ad ospitare il Tribunale europeo dei brevetti, però bisogna considerare l’equilibrio generale e capire in questo contesto qual è il ruolo di Roma, che rischia di essere la grande dimenticata. Lo dice in un’intervista in apertura di prima pagina al Messaggero Giorgia Meloni. La Capitale “è assente da ogni partita per colpa di un sindaco inadeguato al suo ruolo e che ha fatto piombare la città nell’immobilismo assoluto”, aggiunge. La Roma “governata dai Cinquestelle è paralizzata, non attrae investimenti e non ha alcuna visione di sviluppo. Il risultato è “che la nostra città è tagliata fuori da tutto, con la complicità del governo giallorosso”. E “da una parte il sindaco e il M5s stanno dimostrando di essere preoccupati “più delle loro sorti personali” mentre il segretario del Pd “è ben felice di assistere al tracollo grillino a Roma”, pensando ne venga “un vantaggio per il suo partito”. E’ “un’ignobile guerra tra bande” sulla pelle di Roma”. Il declino della Capitale “è inaccettabile, e non intendiamo più sopportarlo”, dice Meloni. I fondi europei, potrebbero essere un’occasione per progetti su Roma ma “non credo affatto che la Raggi e i Cinquestelle siano all’altezza di questa sfida””. Un intervento non contro Milano dunque, ma contro un’Amministrazione romana che appariva indifendibile da tutti fino al colpo di scena della ricandidatura di Virginia Raggi.

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Anp: i dieci nodi da sciogliere sulla scuola

Anp: i dieci nodi da sciogliere sulla scuola. In vista dell’apertura totale delle scuole sempre più imminente, l’associazione nazionale presidi ha stilato un decalogo per il ministro Azzolina, uno di quelli all’apparenza più in difficoltà in questo momento. Ecco la lettera della Anp con i dieci nodi da sciogliere sulla scuola: On. Ministra, numerosi iscritti hanno segnalato l’opportunità di chiarire i seguenti aspetti problematici – di cui Ella è certamente a conoscenza – di indubbia rilevanza in vista della ripresa delle lezioni in presenza: 1) Gestione dei lavoratori fragili. Al momento vi è una lacuna normativa che riguarda, da un lato, la gestione dell’assenza di chi non può lavorare né in presenza né a distanza (è il caso dei collaboratori scolastici); dall’altro, la gestione di chi non può lavorare in presenza ma potrebbe farlo a distanza (è il caso del personale tecnico, amministrativo e docente). 2) Smart working del personale ATA. L’entrata in vigore dell’art. 32, comma 4, del DL 104/2020 ha fatto venir meno – per le sole istituzioni scolastiche – il regime emergenziale e derogatorio dello smart working. Sarebbe opportuno chiarire come questa disposizione sia coniugabile con le seguenti eventualità: a) qualora, tra il personale delle segreterie, vi siano lavoratori fragili – impossibilitati dunque a rendere la propria prestazione in presenza – ma che potrebbero svolgerla in modalità agile; b) qualora gli uffici vengano posti in quarantena mentre altri plessi continuano a funzionare regolarmente; c) qualora sia disposta la chiusura per l’intera scuola. Tale chiarimento permetterebbe di provvedere alle eventuali nomine dei supplenti e ai procedimenti che fanno capo alle segreterie nonché di individuare le modalità operative di cui le scuole potrebbero avvalersi. 3) Lavoro a distanza del personale docente. Ci si chiede come gestire il personale docente fragile che potrebbe lavorare a distanza nelle scuole del primo ciclo (dove non si prevede DDI a meno di chiusure e lockdown) e come attuare la DDI nelle scuole secondarie di secondo grado, posta la perdurante assenza di regolamentazione contrattuale del lavoro a distanza dei docenti pur prevista dall’art. 2, comma 3-ter, del DL 22/2020 e dal Protocollo dello scorso 6 agosto. 4) Tempi ed entità dell’organico Covid. Alcuni USR lo hanno in parte comunicato, mentre altri non lo hanno ancora fatto. Mancano certezza sui dati e celerità nelle nomine, mentre i dirigenti sono chiamati adesso a fornire risposte alle famiglie e agli Enti locali – per i servizi di loro competenza (mensa, trasporti…) – sull’organizzazione adottata che dipende, molto spesso, proprio dalla disponibilità di questo organico. 5) Sostituzioni del personale assente. L’art. 13, comma 14, dell’O.M. 60 pone un generale divieto di sostituzione, fin dal primo giorno, del solo personale docente. Pertanto, per il personale ATA continuano a dispiegare effetto le regole ordinarie che, ad esempio, nel caso dei collaboratori scolastici – da sempre indispensabili per il funzionamento delle istituzioni scolastiche ma quest’anno addirittura nevralgici – impongono di non procedere a sostituzione nei primi 7 giorni di assenza (art. 1, comma 332, legge 190/2014). L’art. 32, comma 3, del DL 104/2020, invece, dispone che l’organico COVID (sia docenti che ATA) possa essere sostituito sin dal primo giorno di assenza. Stante l’attuale situazione emergenziale, sarebbe quanto mai auspicabile che anche per tutto il personale non COVID potesse applicarsi la medesima disciplina del DL 104/2020 al fine di consentire alle scuole di sostituire prontamente il personale assente. 6) Immissioni in ruolo dei vincitori del concorso per DSGA. Il concorso non si è ancora concluso in molte regioni per cui le immissioni in ruolo annunciate (pari a 1985, a fronte di una disponibilità di posti pari a 3378 unità) non sono avvenute a partire dal 1° settembre. Tale situazione determina gravi disfunzionalità in molte scuole, dato il ruolo strategico svolto dal DSGA nella gestione del restante personale ATA e nella attività negoziale, due profili chiave per la ripartenza in sicurezza. 7) Studenti fragili. Ad oggi non è ancora intervenuta l’ordinanza prevista dall’art. 2, comma 1, lett. d-bis del DL 22/2020 e, pertanto, l’unica via praticabile – per tutelare quegli studenti la cui salute sarebbe posta a rischio dalla frequenza in presenza delle lezioni – sembra essere l’istruzione domiciliare. 8) Utilizzo della mascherina da parte degli alunni. Le indicazioni del CTS ne impongono l’utilizzo dai 6 anni e lo escludono nel segmento 0-6: occorre chiarire cosa fare nel caso di bambini che, pur frequentando la scuola dell’infanzia, abbiano già compiuto 6 anni (quindi sarebbero soggetti all’uso della mascherina) e, per converso, cosa fare nel caso di alunni che, pur frequentando la scuola primaria, non abbiano compiuto 6 anni (e quindi non sarebbero soggetti all’uso della mascherina). 9) Certificato medico per la riammissione a scuola degli studenti dopo sospetto o conferma contagio e, in generale, dopo una malattia. Secondo il Decreto Ministeriale 80/2020, nella scuola dell’infanzia, dopo un’assenza per malattia superiore a 3 giorni “la riammissione a Scuola sarà consentita previa presentazione della idonea certificazione del Pediatra di libera scelta/medico di medicina generale attestante l’assenza di malattie infettive o diffusive e l’idoneità al reinserimento nella comunità scolastica”. Nulla è previsto per gli altri ordini di scuola. È opportuno che le istituzioni scolastiche sappiano per tempo come comportarsi. 10) Pasto domestico. La questione non viene affrontata in nessuno dei documenti elaborati in vista della ripartenza della scuola. Ci si chiede se il pasto domestico risulti compatibile con l’esigenza di garantire la salute e la sicurezza dei bambini e dei lavoratori della scuola e se debbano essere adottate apposite prescrizioni, nel momento in cui lo si consenta. Le chiedo pertanto di voler intervenire affinché siano fornite le indicazioni necessarie per quella ripresa delle lezioni in presenza che costituisce una assoluta priorità per il Paese: mai come oggi la scuola è stata al centro dell’interesse collettivo. Cordiali saluti. Il Presidente Nazionale ANP Antonello Giannell

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