Nome dell'autore: Osservatore Capitolino

Notizie da Roma e dintorni.

Sanità, Giuliano (UGL): “Regione Lazio, su 118 ancora appalti ai privati. Dove è finita la promessa reinternalizzazione?”

Sanità, Giuliano (UGL): “Regione Lazio, su 118 ancora appalti ai privati. Dove è finita la promessa reinternalizzazione?”. “In Regione Lazio sulla sanità si predica bene e si razzola male, anzi malissimo. La vaga promessa di reinternalizzazione dei servizi del 118 sembra essere rimasta un miraggio” dichiara il Segretario Nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano. “Ci rendiamo conto – prosegue il sindacalista – che la realtà è ben altra da quella raccontata e nonostante i nostri ripetuti solleciti si continua senza freni ad appaltare il soccorso extra ospedaliero. Lo scorso giugno Ares ha bandito un appalto, definito gara ponte, che dovrebbe traghettare fino alla internalizzazione definitiva ma l’assegnazione finale, a quanto sembra, non avverrà prima di Gennaio 2023- Ecco allora pronta una nuova delibera, la 804/dg dell’ 11 agosto vista la scadenza dei precedenti appalti per coprire i mesi di Novembre e Dicembre aperta a enti commerciali e onlus. E’ una situazione paradossale – prosegue Giuliano – che coinvolge tantissimi operatori che lavorano da diversi anni per società appaltanti del 118. Lo fanno con tutele economiche e normative molto inferiori rispetto ai corrispettivi dipendenti Ares che peggiorano ulteriormente la loro condizione lavorativa ogni qual volta i servizi vengono trasferiti ad altri enti. La UGL Salute è dunque pronta a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per far sì che questa vertenza, che si trascina da tempo, possa avere una risoluzione che rispetti la dignità dei tanti professionisti che garantiscono il primo soccorso ai cittadini del Lazio” conclude il Segretario Nazionale della Ugl Salute.

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Sanità, UGL: “Gemelli si conferma come eccellenza nel panorama italiano”

Sanità, UGL: “Gemelli si conferma come eccellenza nel panorama italiano”. “Il Policlinico Agostino Gemelli rimane una delle grandi eccellenze mediche italiane. Lo dimostra la conferma del posizionamento del nosocomio capitolino, per il 2022, tra i 250 migliori del mondo, al primo posto tra le strutture ospedaliere italiane con assegnata la 37esima posizione nella classifica annuale stilata dal settimanale statunitense Newsweek. E nei prossimi giorni sempre il Gemelli sarà insignito del Premio Internazionale Giovanni Paolo II” commentano il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano e Valerio Franceschini Segretario Provinciale di Roma. “Sono riconoscimenti assoluti – proseguono i sindacalisti – che rendono merito alla professionalità e all’ impegno che hanno contraddistinto tutto il personale della struttura anche durante i giorni più difficili giorni della pandemia, ponendo il Gemelli come punto di riferimento per l’assistenza a Roma e nell’intera nazione” concludono Giuliano e Franceschini. [the_ad id=”36270″]

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Colosimo (FdI): Giorgia Meloni è la migliore per impegno, competenza, serietà e soprattutto coerenza

Colosimo (FdI): Giorgia Meloni è la migliore per impegno, competenza, serietà e soprattutto coerenza.  Abbiamo incontrato Chiara Colosimo, consigliere regionale nel Lazio e candidata all’uninominale a Latina e al proporzionale in 3 collegi del Lazio e poi in Puglia e in Toscana, per Fratelli d’Italia. Legata al partito e a Giorgia Meloni da 20 anni, ci ha raccontato la sua campagna elettorale. È candidata per la prima volta alla Camera dei Deputati, quale sarà la sua “missione” in questo periodo storico segnato da importanti problemi? Essere candidata alla Camera dei Deputati è sicuramente una grande emozione, ma soprattutto una grossa responsabilità. Nel mio ruolo di consigliere di opposizione in Regione Lazio mi sono impegnata principalmente su tematiche sociali e sanitarie. Occuparsi dei bisogni delle persone più fragili è, infatti, secondo me, una delle più importanti missioni della politica. È mia intenzione, quindi, una volta arrivata in Parlamento, continuare a battermi per tutte quelle persone e famiglie che debbono convivere ogni giorno con una malattia o più in generale con una situazione di disagio sociale e che in tutti questi anni si sono giustamente sentite abbandonate dalle Istituzioni. Chiariamo la posizione di Fratelli d’Italia sul Reddito di Cittadinanza: cosa vorrà cambiare? Sul reddito di cittadinanza sono state scritte tante cose inesatte. Fratelli d’Italia, infatti, lo considera uno strumento non idoneo alle reali necessità; e comunque pochi sono a conoscenza che si tratta di fondi che prima o poi saranno destinati ad esaurirsi. La nostra intenzione, invece, è quella di continuare a proteggere i più fragili, ma lo vogliamo fare rendendo il loro stile di vita più dignitoso.  Penso ai pensionati, agli over 60 privi di reddito, agli invalidi, alle famiglie senza reddito che hanno minori a carico. Sono questi i soggetti ai quali andranno dati aumenti o redditi extra. Mentre chi è in condizione di lavorare sarà aiutato a trovare un posto di lavoro. Chi si rivolgerà a un centro per l’impiego o a una agenzia per il lavoro dovrà essere immediatamente indirizzato a un corso di lavoro, mentre alle aziende proporremo misure di sostegno secondo lo schema “Più assumi meno tasse paghi”. Se Giorgia Meloni sarà la prima Premier donna della storia italiana cosa significherà per lei e per la Nazione? Vedere Giorgia Meloni presidente del Consiglio significherebbe coronare il sogno di un’intera comunità che l’ha sempre considerata la migliore per impegno, competenza, serietà e soprattutto coerenza. Il fatto che sia una donna non ha mai avuto alcuna importanza. In Fratelli d’Italia, infatti, si è sempre guardato al merito e mai al genere. Detto questo, Giorgia Meloni a palazzo Chigi sarebbe un bene solo per tutti gli italiani perché avrebbero la garanzia di essere guidati da un leader che sente la responsabilità e avrebbe veramente a cuore le sorti e il futuro della Patria. Perché è importante che gli italiani vadano a votare il prossimo 25 settembre? Mai come questa volta gli italiani hanno la possibilità di fare la storia della nostra Nazione. Dopo tanti governi calati dall’alto hanno, infatti, la possibilità di scegliere il prossimo presidente del Consiglio che noi speriamo che sia femmina. Dare la propria fiducia a Fratelli d’Italia significa mettere alla prova una classe dirigente che fino ad oggi non ha mai avuto l’occasione di governare, ma ha sempre dimostrato coerenza e una notevole lungimiranza politica. Noi siamo Pronti a dimostrare cosa siamo in grado di fare e sono convinta che gli italiani non se ne pentiranno.

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Alternanza scuola-lavoro: un’altra vittima adolescente

Alternanza scuola-lavoro: un’altra vittima adolescente. Intervento dell’ingegnere Mauro Rossato, Presidente Vega Formazione e Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering È morto venerdì pomeriggio a 18 anni Giuliano De Se20a di Ceggia, colpito da una lastra di metallo che non gli ha lasciato scampo. Ed è successo nell’ultimo giorno del proprio stage per il progetto di alternanza scuola – lavoro in un’azienda di Noventa di Piave. Così un’altra giovane vita è stata spezzata. Così quello che per l’adolescente del veneziano avrebbe dovuto essere il debutto nella propria vita professionale si è trasformato nell’epilogo di una tragedia. Un dramma che il nostro Paese conosce già molto bene. Le morti sul lavoro sono diventate quotidianità in un’emergenza che coinvolge ogni anno oltre un migliaio di lavoratori e le loro famiglie. E le cause dei decessi sono spesso riconducibili ad un inadeguato percorso formativo o di aggiornamento. Morti annunciate che addolorano chi, come noi, si occupa di sicurezza sul lavoro da quasi tre decenni. E il dolore diventa rabbia quando a perdere la vita, o a rimanere gravemente feriti, sono giovani studenti impegnati in progetti di alternanza scuola – lavoro. È accaduto a Giuliano De Seta venerdì pomeriggio a Noventa di Piave ma, prima di lui purtroppo, è successo ad altri coetanei nel nostro Paese. Lorenzo Parelli è morto a 18 anni in un incidente avvenuto lo scorso 21 gennaio in un’azienda di Lauzacco, in provincia di Udine. Una putrella è caduta addosso al ragazzo e lo ha ucciso. Mentre nel mese di febbraio a Fermano, Giuseppe Lenoci, 16 anni, è deceduto a seguito di un incidente stradale mentre era a bordo del furgone aziendale condotto da un collega. Altri ancora, poi, sono gli studenti che nei progetti di alternanza scuola lavoro, negli ultimi anni sono finiti in terapia intensiva per una caduta dall’alto o per essere stati travolti da cancelli o a causa di gravi ustioni. E c’è anche chi nell’utilizzo di un trapano o di una macchina ha subito l’amputazione di un dito o ha rischiato l’amputazione di una mano. Verrebbe da pensare che non ci sia fine a questa emergenza. Ma, verrebbe anche da dire che la parola “fine” sia già scritta da tempo nell’ampia e dettagliata disciplina che regola la tutela e la sicurezza sul lavoro nel nostro Paese così come quella che guida l’alternanza scuola – lavoro. L’art. 5 comma 2 del D.M. 195/2017 dispone che: “è di competenza dei dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado l’organizzazione di corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni. In ogni caso l’azienda ospitante verifica con l’istituto le ore di formazione già erogate allo studente e, se necessario, provvede ad integrare la formazione rispetto ai rischi specifici”. Ciò significa che accanto ad ogni giovane vittima, si coglie sempre una responsabilità adulta. I colpevoli, dunque, ci sono e sono coloro che dovrebbero tutelare ed accompagnare i giovanissimi nei loro primi passi nel mondo del lavoro. Per questo, alludere alla fatalità o alla sorte avversa nei casi di infortuni che coinvolgono ragazzi impegnati nell’alternanza scuola – lavoro, appare assolutamente inopportuno e poco serio. Significa solo scrollarsi dalle spalle ogni responsabilità, ogni senso di colpa per ripulirsi la coscienza. Ma non possiamo permettere che siano questi i contorni del racconto delle tragedie. Basterebbe invece poco, pochissimo, per non assistere ad altri drammi sul lavoro che coinvolgano i ragazzi. Le regole per la sicurezza dei giovani in alternanza scuola lavoro ci sono e devono essere rigorosamente rispettate.

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Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit

Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit. Concluso un mandato finalizzato all’addestramento delle forze speciali del Niger. All’interno del “Camp Aguelal” ad Arlit (regione di Agadez), il Generale di Brigata Liberato Amadio, Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), ha presenziato all’avvicendamento della Special Operations Task Unit (SOTU) inserita nello Special Operations Task Group (SOTG) “Victor”, alimentata da personale del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi (RAO) Folgore dell’Esercito Italiano. Il mandato appena concluso ha visto la SOTU portare a termine brillantemente un intenso ciclo addestrativo a favore del 25° Bataillon Spéciale d’Intervention delle Forze Speciali del Niger e l’avvio del tirocinio selettivo dei corsisti della 253^ Compagnia. Un fitto programma di attività che ha permesso la selezione e formazione, in circa 4 mesi, di oltre 200 operatori delle forze speciali nigerine che hanno raggiunto la “qualificazione operativa” e che saranno verosimilmente rischierati, in breve tempo, in zona di operazione. In ragione di tale orientamento d’impiego riveste, pertanto, particolare importanza la formazione impartita dagli operatori delle Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti RAO del COMFOSE (Comando delle Forze Speciali dell’Esercito) su specifiche materie quali tiro operativo, C-IED, topografia, combattimento in ambiente urbano e rurale, conduzione di imboscate e contro-imboscate, esecuzione di check-point, tecniche di trattamento di ferito da arma da fuoco in un contesto non permissivo. La SOTU subentrata, oltre a dover proseguire l’iter addestrativo avviato dai colleghi del medesimo reggimento, ha ricevuto da quest’ultimi l’onorato compito di custodire gelosamente, all’interno del presidio avanzato in pieno deserto, un monumento ai caduti, realizzato con materiali di circostanza, sul quale campeggia la statua di San Michele Arcangelo, patrono e protettore dei Paracadutisti. L’opera commemorativa è stata inaugurata e benedetta nel mese di luglio scorso dal Cappellano Militare della MISIN. Il Generale Amadio, nel breve di discorso di saluto, ha ringraziato il personale della SOTU uscente ricordando l’importanza della formazione delle forze speciali nigerine, uno dei compiti specifici della MISIN, missione condotta sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

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La Finanza intercetta un camion di hashish sul GRA

La Finanza intercetta un camion di hashish sul GRA. Un autoarticolato con targa iberica carico di hashish è stato intercettato sul Gran Raccordo Anulare dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che hanno arrestato due “corrieri”, entrambi di nazionalità spagnola, per l’ipotesi di reato di traffico di stupefacenti. Durante la consueta perlustrazione del territorio, le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano si sono insospettite per alcune anomale manovre effettuate dall’autista dell’automezzo nei pressi di un’uscita del G.R.A.. Quando i militari hanno chiesto dove fosse diretto, il soggetto, in stato di agitazione, ha fornito loro risposte evasive. L’accurata ispezione della merce trasportata ha permesso di scovare la droga, nascosta in alcuni bancali di talco e caffè. Le due persone a bordo sono state arrestate per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti e sono state poste a disposizione della Procura della Repubblica di Roma, che ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale la convalida e l’applicazione agli indagati della misura della custodia cautelare in carcere. L’hashish sequestrato avrebbe potuto fruttare, una volta “piazzato” sul mercato, circa 2,5 milioni di euro.

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