Come era prevedibile, la richiesta d’aiuto in tema di sicurezza, rivolta dal Sindaco Sala al Ministro Salvini, ha causato molte e contrastanti reazioni. “E’ milanese e conosce la città, quindi conto su un aiuto” sono state le parolepronunciate ieri mattina il primo cittadino, riferendosi all’esponente leghista e prima di sera in molti hanno espresso loro opinone su questa affermazione. Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, esordisce con ironia “Ogni tanto Sala pensa di essere ancora direttore generale del centro destra” probabilmente perché la stessa “allucinazione che ha colpito Marcora ha colpito anche lui”. Per l’ex vicesindaco è assurdo che Sala chieda aiuto al ministro degli Interni, quando lui è “il diretto responsabile della Polizia Locale, che in prima persona ne nomina il Comandante”, un atteggiamento che “sancisce il deprofundis sulla sicurezza“. L’esponente di fratelli d’Italia conclude sostenendo che oggi secondo il Sindaco la sicurezza si affronta “con 4 concerti qualche dibattito e una salamella. Probabilmente per evitare di inimicarsi sindacati amici si preferisce ignorare i propri poteri e le proprie prerogative, alzando bandiera bianca e chiedendo aiuto a Roma”. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, Sala “ammette candidamente il suo fallimento sulla questione“. L’ex forzista continua spiegando che per constatarlo “basta farsi un giro nelle periferie della città che sono allo sbando per toccare con mano i problemi della gente“, per poi chiedersi come mai in passato Sala non abbia rivolto lo stesso appello a Minniti e sottolineare “in Consiglio comunale il tema sicurezza non è praticamente mai stato affrontato“. La consigliera conclude quindi dicendo: “Mi fa piacere che si svegli ora e dica apertamente di aver trascurato la sicurezza di Milano nonostante le mille promesse e i mille annunci, ossessioni per le periferie incluse“. Meno severo invece il vicecapogruppo Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, secondo cui “È apprezzabile che finalmente il sindaco di tutti i milanesi chieda un aiuto in fatto di sicurezza” riconoscendo al sindaco di mettere “in luce una questione politica che il centrodestra ripete da anni: il problema della sicurezza“. L’azzuro è invece meno generoso con gli rappresentanti della sinistra a palazzo marino, cui si rivolge domandando: “chiederanno anche al sindaco di spostarsi nei banchi dell’opposizione?” per poi concludere “Noi invitiamo il sindaco ad andare avanti, certi che Salvini recepirà la richiesta di aiuto“. Il Consigliere Comunale e Regionale del Carroccio Massimiliano Bastoni, non offre invece nessun alibi: “La sinistra milanese è in cortocircuito, prima fa danni poi chiede aiuto a Salvini“. Il leghista quindi riassume, “Prima Marcora che si appella al ministro degli Interni per sgomberare il centro sociale Leoncavallo, poi Mirabelli che chiede aiuto a Salvini per il boschetto della droga, feudo di bande di spacciatori marocchini e infine lo stesso sindaco Sala che chiede al ministro di avere più vigili per strada” concludendo con il dire che la sinistra “si è finalmente resa conto che i suoi rappresentanti hanno miseramente fallito. Meglio tardi che mai. Peccato che a farne le spese, in tutti questi anni, siano stati in cittadini”. Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale dichiara invece: “Ammettere i propri limiti è certamente un gesto che denota maturità, tuttavia crediamo che il problema stia nell’approccio ideologico e partigiano che questa maggioranza ha sempre adottato”. Per Comazzi “se si chiude un occhio di fronte alle occupazioni abusive dei centri sociali, se si lasciano interi quartieri in balia di bivacchi e degrado e non si dà mandato alle forze dell’ordine di intervenire in maniera decisa per paura che l’ala sinistra possa storcere il nas fare appello al buon cuore del ministro dell’Interno lascia il tempo che trova” concludendo “E’ l’approccio che deve cambiare radicalmente, se si tiene alla sicurezza e al benessere dei milanesi”. A chiudere la carrellata, l’unica esponente di sinistra che si è espressa in proposito, la Consigliera Regionale del Pd Carmela Rozza, secondo cui “Il centrodestra è per la sicurezza solo a parole, perché gli atti concreti non si vedono”. L’esponente del PD ha quindi aggiunto “Ci saremmo attesi che nel decreto Sicurezza ci fosse un potenziamento del piano di assunzioni per le forze dell’ordine. Di tutto questo non c’è traccia. Assistiamo però a continue promesse del Ministro Salvini di nuovo personale, una per ogni città in cui va” concludendo “nella prossima finanziaria ci attendiamo un piano che sia almeno dieci volte quello che ha approvato il Governo precedente. La sicurezza non si fa con le chiacchiere, ma con i fatti”.