Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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AMSA, entrati in servizio 43 nuovi mezzi a metano

Sono entrati nel parco aziendale di Amsa 43 nuovi mezzi a metano per la raccolta differenziata. Si tratta di automezzi IVECO dalla capacità di 10 metri cubi utilizzati principalmente per la raccolta dell’umido e della plastica. Salgono così a 146 gli automezzi alimentati a metano destinati alla raccolta differenziata su 313 utilizzati nella città di Milano, ovvero il 47% della composizione del parco Amsa per la raccolta dei rifiuti. Ogni autocompattatore per la raccolta differenziata percorre quotidianamente una media di 50 km per svuotare i cassonetti condominiali per l’umido, la carta o il vetro e ritirare i sacchi gialli per la plastica, oltre 15.000 km all’anno. L’investimento in automezzi a basso impatto ambientale di Amsa è uno degli obiettivi del Piano di Sostenibilità del Gruppo A2A, che scaturiscono dalle priorità dell’Agenda ONU al 2030, tra i quali gestire in modo sostenibile i rifiuti durante tutto il ciclo di vita e contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di gas effetto serra. “La città è a una svolta significativa nelle sue politiche contro l’inquinamento. Per questo è importante che non solo i cittadini ma anche i servizi della città facciano uso di veicoli più sostenibili. – ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli – Siamo felici che anche Amsa accetti la sfida. Ora è fondamentale che i costruttori ci vengano dietro rapidamente e sviluppino celermente tecnologie non inquinanti come stanno chiedendo tutte le città“. “Amsa ha già investito più di 5 milioni di euro e nel 2019 entreranno nella flotta aziendale più di 30 nuovi automezzi alimentati a metano – ha spiegato Mauro De Cillis, Direttore Operativo di Amsa, società del Gruppo A2A – La motorizzazione a metano è una tecnologia indispensabile e immediatamente disponibile per ridurre al minimo le emissioni derivanti dai servizi ambientali, basti pensare che ogni mattino dalle prime luci dell’alba sono circa 250 le squadre dedicate alla raccolta differenziata che circolano nelle vie di Milano”. Entro la fine dell’anno Amsa inaugurerà un nuovo impianto di rifornimento metano nel dipartimento di via Olgettina, che si aggiungerà ai due distributori a metano installati nelle sedi Amsa di via Zama e di via Silla. Ha commentato Pierre Lahutte, IVECO Brand President: “In un contesto in cui istituzioni e municipalità hanno come priorità la sostenibilità e stanno imponendo misure restrittive e rigorose sul traffico, IVECO è pronta a rispondere alle sempre più pressanti sollecitazioni in questa direzione con una gamma completa di veicoli a basso impatto ambientale per il trasporto di merci e persone, da furgoni e camion fino agli autobus“.

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Innovation in Politics Awards, due progetti milanesi fra i finalisti

Dieci iniziative italiane diventano protagoniste a livello europeo grazie a The Innovation in Politics Awards. Su un totale di 80 finalisti, votati da una giuria di 1.053 cittadini europei che, tra oltre 600 candidati, dieci progetti di attività politiche nazionali sono stati selezionati per ricevere i premi internazionali per la buona politica, quest’anno alla seconda edizione. Il migliore di ciascuna delle otto categorie in gara: Qualità della vita, Prosperità, Lavoro, Ecologia, Civiltà, Democrazia, Diritti Umani, Comunità, riceverà ufficialmente il premio durante una serata di gala, il 17 novembre a Vienna. “Siamo orgogliosi di avere presenza così significativa di finalisti italiani“, ha sottolineato Martin Slater, Presidente di Noesis Group, rappresentante dell’Istituto The Innovation in Politics in Italia, “è il segnale che la fiducia e l’impegno per una politica di alta qualità, al servizio dei cittadini, è forte non solo in Europa, ma anche nel nostro Paese.” Tra i selezionati ci sono due progetti di Milano. Il primo “Adotta un nonno” promuove l’incontro fra generazioni diverse, portando nelle scuole gli anziani in carico ai servizi sociali, a condividere pranzo, tempo ed esperienze con gli alunni, con responsabili del progetto Anna Scavuzzo, vicesindaco, Laura Galimberti, assessore all’educazione e all’istruzione, e Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti. Il secondo ‘Crowdfunding civico’, un’iniziativa volta a promuovere la crescita di idee innovative a miglioramento della vita cittadina, il comune di Milano ha utilizzato in parallelo alla raccolta fondi dell’Amministrazione una piattaforma di crowdfunding, coinvolgendo in maniera diretta i cittadini nelle scelte decisionali, che vede come responsabile del progetto Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane.

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Ospedale Buzzi, arrestato ladro in corsia

Si aggirava con fare sospetto tra i corridori e le sale del reparto pediatrico dell’ospedale Buzzi. Un comportamento che ha spinto il primario a chiamare il 112. Quando i carabinieri lo hanno bloccato intorno alle 17 di lunedì pomeriggio il 48enne aveva appena rubato il portafogli di una dottoressa all’interno di uno spogliatoio. Una volta in caserma i militari hanno scoperto che a carico del ladro la procura di Roma aveva emesso lo scorso 17 settembre un ordine di carcerazione per una pena di tre anni e 11 mesi per reati contro il patrimonio.

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Boschetto della droga, sopralluogo dei consiglieri Comunali

Si è svolto questa mattina il sopralluogo nel ‘boschetto della droga’ di Rogoredo della commissione consiliare Sicurezza e Coesione Sociale alla presenza del vicesindaco e Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, e il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci. Ai consiglieri comunali, del Municipio 4 e ai cittadini sono stati illustrati gli interventi svolti nell’ultimo anno dai volontari di Italia Nostra, l’associazione a cui il comune ha affidato la riqualificazione del verde dell’area. “Proseguiamo con le attività di repressione della Forza pubblica e di recupero – ha detto il vicesindaco Anna Scavuzzo rispondendo alle domande dei consiglieri – ma siamo arrivati al punto che serve un intervento socio-sanitario massiccio da parte degli operatori che si occupano della lotta alla dipendenza“. Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, ha commentato, quella che ha definita una “scampagnata“, sottolineando che al sopralluogo “spiccava l’assenza dei servizi sociali“. Assenza sottolineata anche da Italia Nostra che ha in carico l’area, che ritiene insufficiente la presenza bisettimanale degli assistenti sociali per combattere la piaga dello spaccio di droga. “Va individuato, con Grandi Stazioni o ATM, un locale all’interno della stazione di Rogoredo dove aprire un presidio territoriale gestito da un’associazione specifica che possa interfacciarsi con i tossicodipendenti“, suggerisce il forzista, proseguendo “Nella prima fase transitoria serve un presidio fisso dei militari. Successivamente bisogna fare come vent’anni fa fu fatto al Parco delle Cave: far insediare nel Parco delle associazioni che possano creare attività continue per i quartieri del Sud-Est Milano. Inoltre, approfittando dell’approvazione del nuovo PGT, vanno pensate nuove funzioni per il Parco e per l’adiacente area di Porto di Mare“.  Per poi concludere paventando la necessità di “creare delle attività che facciano vivere quei quartieri 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno“.  Perché “La droga si sconfigge se c’è la volontà politica, non cambiando i nomi a luoghi dove in troppi giovani hanno perso la vita“. Istituzionale l’intervento del Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi secondo che condivide 2il richiamo dell’assessore Scavuzzo circa l’esigenza di un intervento di tipo socio-sanitario sull’area del cosiddetto ‘boschetto della droga2, ma invita a non limitarlo alla “mera riduzione del danno, come è stato fino ad oggi“. Bassi sottolinea “Non vogliamo che la gente si droghi in maniera più pulita’, ma che non lo faccia affatto“. “Come Municipio”, prosegue  “abbiamo già avanzato un’interlocuzione con l’ASST Fatebenefratelli-Sacco, competente per territorio, e con diverse comunità di recupero, fra cui quelle di Don Chino, di Farneti, di Simone Feder“. L’obiettivo dell’esponente del carroccio restituire l’area alla città, non quello di permettere si radichi la presenza dei “tossici”.Per questo auspica Bassi “è necessario che accanto a questo intento, marcino paralleli tutti gli altri ‘asset’ di rigenerazione della zona. E faccio riferimento tanto alla sicurezza e repressione degli illeciti, quanto agli interventi per portare sull’area attività sane“. Il Presidente del Municipio conclude “mi ha fatto piacere sapere che sull’area di Porto di Mare, arriveranno delle attività del Corpo degli Alpini, in occasione del prossimo raduno a Milano. È una soluzione che avevo caldeggiato già mesi fa, proponendola alla direzione Municipi in vista del grande evento del prossimo anno. Sono contento che si sia andati in questa direzione e confermo l’interesse e la disponibilità a collaborare con l’organizzazione e dare supporto a quanto servirà alle nostre gloriose penne nere“.

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Troppe denunce senza fondamento contro i medici milanesi

E’ quanto sostenuto in un convegno al Palazzo di Giustizia di Milano dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del pool milanese “ambiente, salute e lavoro”, che ha riferito: “Noi abbiamo avuto fra lesioni e omicidi colposi da colpa medica 300 fascicoli iscritti in un anno nel 2017, in pratica ogni giorno viene intentata una causa penale a carico di un medico“.  Definendo i numeri relativi alle denunce contro i medici milanesi “patologici“, sia per il fatto che ci sia “una denuncia al giorno” a carico dei medici, sia perché “molte di queste denunce finiscono poi in archiviazione“. Siciliano, che “da circa 30 anni” si occupa di colpe mediche e che ha seguito l’inchiesta sulla clinica Santa Rita di Milano, ha spiegato “noi ci rendiamo conto che alcune di queste cause sono solo strumentali, per accorciare i tempi dei risarcimenti civili e perché il penale muove le coscienze“. un fenomeno che rallenta l’attività della procura perché “noi non ci possiamo permettere questo carico insensato di fascicoli” attribuendo infine parte della responsabilità agli avvocati avvocati “anche la classe forense una piccola responsabilità ce l’ha“.

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Nuovo manager Sea, Sala promette: la politica non si intrometterà

Nessuna pressione sulla scelta del nuovo management che dovrà guidare Sea, di cui il Comune di Milano è maggiore azionista. Lo ha promesso il sindaco Giuseppe Sala dal quartiere Rogoredo, dove ha visitato questa mattina i nuovi cantieri di Milano Santa Giulia. La responsabilità di individuare la nuova guida della società aeroportuale è stata affidata a cacciatori di teste. “L’indicazione di base che gli abbiamo dato – ha spiegato Sala – è di trovare qualcuno che conosce già il settore e poi nient’altro. Non deve essere una decisione politica. La politica dà le linee guida, ma poi non mette becco sulla scelta delle persone e io così farò: mi fiderò di quello che gli head hunter faranno“, ha assicurato il sindaco. I cacciatori di teste presenteranno agli azionisti una short list, “da cui noi poi sceglieremo“, ha spiegato Sala. Sui nomi da inserire nella rosa, però, non ci sarà alcun suggerimento da parte del Comune: “Dal mio punto di vista escludo pressioni o indicazioni sulle persone da inserire nella short list. Facciano il loro mestiere e io faccio quello che devo fare, cioè decidere in tempi brevi, perché la società – che comunque è ben gestita – deve andare incontro a sfide importanti, dato che il traffico aereo raddoppierà nei prossimi anni“. L’aumento del traffico aereo, ha aggiunto Sala “è una grande opportunità e anche per questo dire che noi scendiamo di quota, oggi non ha senso. Noi dobbiamo lavorare per valorizzare il nostro patrimonio, poi si vedrà“. Tra i nomi che circolano per Sea c’è quello dell’ex ad di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini. Sala, però, non ha voluto dire se apprezzerebbe la nomina. “Sospendo il giudizio perché voglio che veramente l’head hunter ci porti tre nomi. Se io dicessi di sì, sarebbe portato a credere che è un nome gradito“. Non è poi scontato che il nome sarà individuato al di fuori dell’azienda: “Anche il management interno partecipa alla selezione. Quindi il punto è che non è necessariamente un manager esterno. Se c’è qualcuno sul mercato più valido di quelli che ci sono oggi, va bene, altrimenti c’è un buon management interno”, ha spiegato Sala. La scelta dovrebbe arrivare entro l’anno: “Reputo che 3-4 mesi di lavoro siano più che sufficienti, quindi vorrei arrivare a una decisione prima di Natale“.

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