Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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Elio Franzini nuovo rettore dell’Università degli Studi di Milano

È iniziato questa mattina il mandato di Elio Franzini come nuovo rettore dell’Università degli Studi di Milano. Il passaggio di consegne alla guida della Statale con l’uscente Gianluca Vago è avvenuto in occasione della lezione inaugurale del giuslavorista Pietro Ichino per dare inizio al corso di laurea magistrale in Scienze cognitive e Processi decisionali, che i due professori hanno contribuito a fondare 10 anni fa. “Io ho un’età in cui si andava a scuola sempre il primo ottobre quindi lo vivo come il primo giorno di scuola” ha dichiarato Franzini, aggiungendo “Le prospettive sul mio rettorato  le vedremo, i problemi aperti sono tanti e cercheremo di risolverli tutti quanti a poco a poco e con calma sentendo tutti gli organi“.

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Diesel Euro 3, da oggi in vigore il divieto di circolazione

A partire da oggi, fino al 31 marzo 2019, a Milano e in tutta la Lombardia sarà in vigore il divieto di circolazione per le auto diesel di categoria inferiore o pari a Euro 3.  Le nuove limitazioni verranno applicate nei centri urbani con più di 30.000 di abitanti, con mezzi pubblici locali efficienti e con un valore di PM10 o di biossido di azoto NO2 più alto del limite consentito. Nei comuni lombardi con queste caratteristiche le auto diesel Euro Zero, Euro 1 ed Euro 2 non potranno più circolare nei giorni feriali, mentre in 214 città della Regione, compresa Milano, il divieto sarà applicato prescindendo dalle condizioni ambientali fino al 31 marzo 2019. Il divieto si applicherà anche ai motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 0 cui sarà sempre vietato circolare, mentre i due tempi Euro 1, fino al 31 marzo, dovranno rimanere in garage dalle 7:30 alle 19:30 dei giorni feriali. Sono previste deroghe per i veicoli diesel Euro 3 con sistemi di abbattimento delle polveri sottili di ultima generazione, per quelli dotati di contrassegno per il trasporto di disabili, per i medici e per i mezzi con a bordo almeno tre persone per incentivare l’uso condiviso. Le sanzioni previste per chi fosse colto a circolare con un diesel Euro 3 o inferiore senza rispettare il divieto andranno da 75 a 450 euro. L’entrata in vigore del provvedimento è stata commentata dal Sindaco Sala che ha sottolineato come “la misura sia necessaria” anche se da sola non garantisce nulla, ma  “È un tassello. Però la via è chiara“. Nell’occasione, il primo cittadino ha parlato anche di Area B, la vasta zona comunale in cui, a partire dal prossimo gennaio, la giunta ha stabilito di limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti: “Anche la nostra Area B, con i suoi disagi, e stiamo cercando di sostenere chi dovrà cambiare l’auto è un percorso che va fatto“. “Poi rivolgendosi a chi pensa si stia accellerando troppo, il Sindaco ha aggiunto: “anche se Milano è migliorata molto sull’ambiente in questi anni, va fatto anche più degli altri, perché siamo in una posizione geografica non felice, purtroppo siamo in una piana con poco vento“.

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Piazza Angilberto II riqualificata, critiche da Forza Italia

Dopo l’inaugurazione del progetto di ‘Urbanistica tattica’ per riqualificare piazza Dergano, ieri è stato il turno di Piazza Angilberto II. Un’iniziativa accolta in modo critico dal vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, sottolineando che “il Comune di Milano ha diramato veline dal tono trionfalistico per un progetto che penalizza fortemente la viabilità con ripercussioni per gli autobus Atm e per i mezzi Amsa. L’ennesima scelta calata dall’alto per cui il Municipio 4 si espresse in maniera contraria”, infatti, precisa De Chirico “Lo scorso luglio una delibera del Consiglio di Municipio 4 infatti deliberò tutt’altro“. Gli fa eco Rosa Pozzani, vicepresidente del Consiglio di Municipio 4: “Eravamo favorevoli al progetto ma chiedemmo di attuarlo in piazzale Ferrara per dare seguito alle promesse fatte dall’amministrazione comunale dopo i noti accadimenti, promesse mai mantenute”. Piazzale Ferrara secondo la pozzani è notoriamente  “il centro malfamato del quartiere Mazzini. Evidentemente lo sanno tutti tranne Maran e Granelli”. L’azzurra segnala che in questi due giorni ha ricevuto molte segnalazioni a causa “dell’aumento del traffico e nel weekend circolano meno macchine. Figuriamoci cosa succederà da domani“. Nel merito dei lavori l’esponente di Forza Italia ritiene si sia trattato di una riqualificazione “avvertita come uno spreco. I milanesi chiedono prima sicurezza e dopo bellezza. Prima dei pois colorati vogliono le telecamere di videosorveglianza” accusando infine il sindaco Sala di fregarsene “delle indicazioni di chi tutti i giorni vive il territorio“. De Chirico si fa quindi portavoce dei desideri dei cittadini: “I cittadini della zona  chiedono la riqualificazione dello spazio verde recintato di via San Dionigi, frequentato ogni weekend da gruppi di latinoamericani che consumano litri e litri di birra” segnalando che inoltre i residenti sono stati di “circa 35 parcheggi in una zona in cui i posti auto scarseggiavano già prima“. Infine i due affremano che “La sinistra ancora una volta si accanisce contro chi possiede un’auto. Area C, area B, autovelox, multe a raffica, ma resta il fatto che l’auto di proprietà non è un lusso, ma una necessità”, concludendo sarcasticamente “dove parcheggiarla? Come fa il sindaco Sala, in divieto di sosta?”.

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Piazza Duomo, magliette rosse contro il razzismo

Una macchia di magliette rosse ha riempito piazza del Duomo. per dire “basta al razzismo e all’intolleranza” rimarcando i valori dell’accoglienza. Migliaia di persone vestite con un indumento rosso hanno partecipato alla manifestazione “Intolleranza zero. Un segno rosso contro il razzismo” promossa da Anpi Milano, Aned e l’associazione dei Sentinelli. “Da una piazza molto unita e numerosa arriva un messaggio forte contro questa deriva razzista, fascista e antisemita che sta interessando l’Europa e il nostro paese” ha dichiarato Roberto Cenati, presidente del comitato provinciale Milano dell’Anpi, aggiungendo “occorre una grande contro offensiva culturale per fare breccia nella coscienze che ci sembrano troppo anestetizzate e che credono che i mali derivino dal fatto che ci siano troppi migranti, cosa assolutamente non vera. Il ministro Salvini invece che impedire alle navi anche della Guardia Costiera a far sbancare i migranti dovrebbe occuparsi della sicurezza vera del Paese minacciata dalla mafia e dalla ‘ndrangheta“. Dal palco è intervenuto il Presidente dei Sentinelli Milano Luca Paladini che rivolgendosi al ministro dell’Interno Matteo Salvini e il suo elettorato ha detto che “la pacchia è finita ma è finalmente per loro perché finalmente c’è un pezzo di paese consistente che è uscito dall’angolo, che ha voglia di venire in piazza e non si limita più a indignarsi in rete“, citando come esempi le proteste al porto di Catania, le sollevazioni contro le ronde sulle spiagge italiane e la piazza di oggi. Entusiasta il commento del Segretario metropolitana del Pd di Milano Pietro Bussolati, che da Roma dove si è recato per l’omologa manifestazione nazionale ha dichiarato: ”Ci siamo uniti a una piazza di 50mila persone, per difendere il nostro futuro e far sentire forte la voce di chi non si rassegna alla deriva. Una deriva pericolosa, quella verso cui sta conducendo il nostro Paese questo governo di sfascisti e incompetenti”, concludendo “Da una piazza piena di entusiasmo, orgoglio e idee vogliamo ripartire”. Critica invece Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del Gruppo Misto che accusa la sinistra “radical chic” scende in piazza solo per gli immigrati: “Una volta pensavano ai lavoratori, agli operai, agli italiani in difficoltà, ai pensionati. Ora moltiplicano i cortei esclusivamente per gli immigrati“, una “sinistra anti italiana che si disinteressa delle esigenze dei cittadini per parlare solo di inesistente pericolo razzismo e sbraitare contro leggi che vogliono limitare il business dell’accoglienza”, ha commentato Sardone, concludendo  “Questa sinistra radical chic e buonista  ha ormai un unico interesse: cercare di salvaguardare un’idea di Italia meticcia e multiculturale che si manifesta, e lo dicono le cronache, esclusivamente in bivacchi, degrado e delinquenza“.

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Milano Calcio City, Sala pensa al futuro del Meazza

Un progetto che renda San Siro due stadi in uno. È quanto ha rilanciato dalla Triennale di Milano Beppe Sala, ospite di Milano Calcio City. “Per le grandi città del mondo lo sport importa moltissimo. Per Milano è il calcio. Le grandi città che vogliono essere internazionali, aperte e attrattive, devono sfruttare tutto. A Milano, oltre che con la moda e con il design, dobbiamo farlo anche con il calcio”, ha detto il sindaco, rimarcando come lo stadio cittadino non sia un’attrazione turistica, come invece avviene in città come Madrid e Barcellona. La soluzione potrebbe essere un progetto di ristrutturazione del Meazza, che garantisca a ciascuno dei due club meneghini una porzione esclusiva del palazzetto, con un proprio ingresso, una propria tribuna d’onore, propri spogliatoi e un proprio ristorante. “Da sindaco  faccio il tifo perché San Siro migliori e venga adeguato. Poi le squadre potranno decidere se farsi un loro stadio, ma io sono affezionato a San Siro e spero che torni presto a essere la ‘Scala’ del calcio”. Uno stadio attrattivo, secondo il sindaco, deve avere anche un museo del calcio adeguato. “Il museo del calcio di San Siro fa numeri impressionanti, ma pensate cosa farebbe se ci fosse un museo come si deve”, ha osservato Sala. A dialogare con il sindaco alla Triennale di Milano c’erano il presidente Stefano Boeri, lo chef Davide Oldani, Fabio Capello e Linus. “Io sono ancora molto legato a un’idea forse un po’ nostalgica dello stadio dove si va solamente per vedere la partita, dove non si va a mangiare, perché si è troppo concentrati a vedere la partita”, ha osservato Stefano Boeri. “Mi piace anche l’idea del sindaco che San Siro diventi due stadi in uno”. Su questo è intervenuto anche Fabio Capello, a lungo allenatore del Milan, che ha osservato: “Mentre a Milanello ci si sente a casa, a San Siro ci si sente in un condominio”.

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Manifatture aperte, mille visitatori al cantiere M4

In occasione dell’iniziativa promossa dal Comune di Milano ’Manifatture aperte’, oltre alle botteghe e ai laboratori artigiani, i milanesi hanno potuto visitare anche uno dei cantieri della nuova metropolitana cittadina, quello di piazza Frattini, dove sorgerà l’omologa fermata. Il rustico della stazione è in realtà già completato e pronto ad accogliere le talpe, come hanno potuto constatare gli oltre mille visitatori che nella giornata di sabato hanno deciso di curiosare nei sotterranei della piazza in zona Lorenteggio. “Proprio qui – ha ricordato il presidente di M4 spa Fabio Terragni, che ha visitato nel pomeriggio il cantiere insieme all’assessore alla Mobilità Marco Granelli – è stato inaugurato il primo open day nei cantieri di M4: c’era solo lo scavo praticamente, quindi i cittadini del quartiere possono vedere oggi con i loro occhi i progressi che sono stati fatti in questo periodo”. “Sopra non si vede nulla – ha aggiunto Granelli – ma il lavoro sotto è molto avanzato: il rustico della stazione sostanzialmente è finito. I cittadini stanno vedendo quindi che, se sono diminuiti in questa tratta i lavori in superficie, quelli che la gente vede, sotto sono andati avanti e le stazioni sono pronte per accogliere le Tbm che arrivano. E in più qui si sta lavorando per le scale”. I lavori, quindi, procedono secondo le ultime scadenze stabilite. “Il cronoprogramma – ha assicurato l’assessore – ora è quello che abbiamo definito a giugno: l’obiettivo è quello di aprire la prima tratta funzionale a inizio del 2021 e sarà la tratta Linate-Forlanini Fs. E poi da lì Dateo e San Babila per fine 2022 e il resto di tutta la linea, fino a San Cristoforo, nell’estate del 2023”. Granelli e Terragni hanno anche annunciato che anche la seconda talpa partita dal Manufatto Ronchetto è arrivata alla Stazione di San Cristoforo, dove ha raggiunto la prima Tbm. Nella tratta ovest le due talpe partite quest’estate hanno sottopassato il Naviglio e raggiunto entrambe San Cristoforo. Da lì ripartiranno, per arrivare fino a Solari. In piazza Frattini sono attese in primavera, perché devono fare prima Segneri e Gelsomini. E poi da qui fino a Solari, dove dovrebbero arrivare tra circa un anno, nell’autunno del 2019. Nel frattempo partirà anche lo scavo della tratta centrale, che inizierà all’inizio del 2019 dalla stazione Tricolore, la prossima che verrà aperta ai cittadini, “entro fine anno”, assicurano Granelli e Terragni. “Nel tratto est, fino a Tricolore, è stato tutto completato e si sta lavorando ormai agli impianti”, ha concluso Granelli.

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