Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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Ascobaires e De Chirico (FI) contro “Un miglio per lo sport”

Domenica Corso Buenos Aires sarà nuovamente chiuso al traffico dalle 10 alle 18 (nel tratto compreso fra piazza Lima e via Pierluigi da Palestrina) per la manifestazione “Un miglio di sport”. “Una chiusura ritenuta dannosa e inopportuna che crea soltanto disagi alle imprese commerciali secondo Gabriel Meghnagi, presidente di Ascobaires e della Rete associativa vie Confcommercio Milano. “Invano abbiamo proposto a Municipio 3 e Comune di accorpare quest’evento con la recente manifestazione di grande richiamo dello Street Show di Quattroruote” ha spiegato  Meghnagi “Non siamo stati ascoltati e il risultato è una nuova chiusura di corso Buenos Aires a distanza molto ravvicinata”, per poi concludere,“Va cambiato questo metodo di imporre dall’alto provvedimenti restrittivi. Crediamo invece a un confronto vero e alle soluzioni condivise: nel rispetto di tutte le attività commerciali che quotidianamente operano su corso Buenos Aires”. Secondo Alessandro De Chirico, vicecapogruppo Forza Italia in Consiglio Comunale, la battaglia del Comune di Milano contro le auto continua anche di domenica. “Sicuramente l’intento sarebbe lodevole – premette De Chirico – senonché, come al solito, il Comune di Milano impone un’iniziativa senza ascoltare il presidente di Ascobaires una delle poche voci fuori dal coro di Confcommercio, che chiedeva di accorpare l’evento al recente “Street Show di Quattroruote.  Altri disagi e come al solito a pagarne le conseguenze saranno i commercianti già colpiti dalle discutibili politiche vessatorie del Comune“. L’azzurro si rivolge quindi alle istituzioni locali: “Per il futuro, suggerisco alla presidente Caterina Antola del Municipio 3 a prendere esempio dai colleghi dei municipi amministrati dal centrodestra che per realizzare iniziative simili hanno scelto luoghi che non penalizzano il commercio: Parco Martesana, Parco Formentano, Darsena, parcheggio di Pagano, piazza Gae Aulenti, ma che anzi hanno beneficiato dell’affluenza. Perché non scegliere il Parco Lambro per promuovere questo tipo d’iniziative? – conclude De Chirico – Sarebbe anche un importante segnale per mettere la parola fine alle consuete scorribande domenicali nel polmone verde del Municipio 3″.  

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No Salvini Night, Bassi: evento non autorizzato, cosa ne pensa Sala?

Vorrei sapere cosa ne pensa il sindaco Sala del ‘No Salvini Night’. Questo in sintesi il pensiero del presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi, in relazione alla manifestazione che si terrà il prossimo 29 settembre al Parco Formentano di Largo Marinai d’Italia. “Cosa ne pensa il sindaco Giuseppe Sala della ‘No Salvini night’ annunciata sui social da giorni da Casc Lambrate sui social network? si chiede Bassi – “Venuto a conoscenza dell’evento lunedì scorso ho scritto all’assessore Anna Scavuzzo per avere informazioni al riguardo, soprattutto sotto il profilo delle autorizzazioni. Naturalmente, come spesso avviene, la vice-sindaco non mi ha degnato di alcun riscontro. Lo stesso ha fatto il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci“. Bassi prosegue denunciando: “Da quanto però ho appreso da altre fonti, tale manifestazione non ha alcun genere di autorizzazione, né da parte della Questura, né da parte del Comune o della Polizia Locale  Si annuncia musica fino alle 3 del mattino, spritz e salamelle, ma nessuno degli organizzatori pare abbia chiesto il permesso per fare cose del genere. Faccio presente che stiamo parlando di un parco pubblico, dove tali attività, oltre a recare disturbo alla cittadinanza, possono causare danni alle alberature, al verde, alle strutture pubbliche che insistono sull’area“. Possibile, si chiede Bassi, “che l’amministrazione non abbia nulla da dire in proposito? Parlo della stessa amministrazione che chiede l’occupazione del suolo pubblico anche quando sono i Municipi a organizzare eventi negli spazi pubblici del territorio…“. Il tema della festa, fa poi presente il Presidente Bassi, “palesa in maniera evidente delle finalità politiche. Non ho ancora letto una presa di posizione del sindaco di Milano, sempre così attento ad esprimere il suo pensiero quando è la destra a scendere in piazza. Magari sono sfuggite a me, oppure è lui ad essere un po’ distratto su quanto avviene in città fuori dalla cerchia dei Bastioni. In ogni caso, sarebbe cosa buona e giusta che, anche su un fatto di questo genere, battesse un colpo“.

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Dal 15 ottobre la mostra fotografica “La linea dell’acqua”

È intitolata “La linea dell’acqua” la mostra fotografica organizzata da Gruppo Cap, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, in collaborazione con l’agenzia fotografica Contrasto, per celebrare i 90 anni di storia del gruppo. La mostra verrà inaugurata al Museo della Permanente di Milano il prossimo 15 ottobre rimanendo aperta fino al 28 ottobre. Ai visitatori sarà offerto un viaggio attraverso le fotografie, realizzate da Lorenzo Maccotta, che raccontano luoghi, paesaggi e suggestioni, ma anche processi, impianti e cantieri che segnano il territorio del milanese in cui l’acqua è la grande protagonista. “Con questa iniziativa vogliamo celebrare – ha dichiarato Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap – il traguardo dei nostri 90 anni, sottolineando la volontà di guardare sempre al futuro, all’innovazione e a uno sviluppo sostenibile del territorio, in qualità di interlocutori attenti di enti locali e cittadini e andando alla scoperta delle grandi possibilità connesse alla risorsa idrica e alla sua infrastruttura di rete”. Accanto alle fotografie di Maccotta, “La linea dell’acqua” offrirà uno spazio espositivo anche alle immagini vincitrici del concorso #leformedellacqua, lanciato su Instagram da Gruppo Cap e Contrasto.

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Dopo Sesto, anche a Milano scritte inneggianti alle Brigate Rosse

Dopo che due giorni fa su un muro di viale Marelli a Sesto San Giovanni erano comparsi dei volantini volantini  inneggianti alle Brigate Rosse, in cui si esprimeva solidarietà all’ergastolana a Nadia Desdemona Lioce, condannata per gli omicidi di Massimo D’Antona, Marco Biagi ed Emanuele Petri, ieri è successo anche a Milano. Una mano ignota le ha tracciate su un palazzo di via Pompeo Castelli, a pochi passi da dove abita Antonio Iosa, animatore dell’Associazione vittime del terrorismo, che nel 1980 insieme ad altre tre persone fu gambizzato dalle B.R. all’interno del circolo Perini di Quarto Oggiaro. Si spera che la scelta del luogo sia solo frutto di una coincidenza, ma il trauma nel vedere risvegliato il ricordo di un evento così traumatico deve essere stato importante.  Iosa, intervistato da Repubblica, analizza il fatto con lucidità, ma non nasconde l’amarezza per l’accaduto: “Questo dimostra quanto sia difficile recidere la violenza e il terrorismo in Italia ed esistono ancora giovani fiancheggiatori che inneggiano alla radicalizzazione della violenza. Non penso che la scritta, fatta a pochi metri da casa mia, sia una provocazione nei miei riguardi di vittima delle Br. Chiedo al Comune di Milano di provedere a cancellare con urgenza l’infame scritta“. Immediata la solidarietà ad Antonio Iosa da parte dalla Camera del lavoro di Milano: “Nell’esprimere solidarietà ad Antonio Iosa, la Camera del Lavoro di Milano si associa alla richiesta di cancellare le scritte comparse nel più breve tempo possibile, condannando contestualmente tali gesta nella consapevolezza che il messaggio terroristico non passerà nella coscienza delle persone poiché è stato battuto dalla storia e dalle lotte del movimento operaio“. Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, dichiara invece di non essere stupito dall’accaduto “visto il clima che Majorino & Compagni hanno creato dalla manifestazione del Pd in Piazza San Babila in poi“. Dello stesso tenore una nota di dal Consigliere Comunale e Regionale della Lega Massimiliano Bastoni secondo cui: “Dopo mesi e mesi che la sinistra parla di un ritorno del fascismo, quello che è tornato invece è il brigatismo rosso – concludendo – Ecco cosa succede quando continuano ad alimentare l’odio contro l’avversario politico“. Il segretario del Pd metropolitano milanese e Consigliere Regionale Pietro Bussolati invita a “tenere alta l’attenzione per evitare il ritorno della violenza politica che tanto male ha fatto in passato. Le istituzioni le forze democratiche e tutti i cittadini che credono nella democrazia devono fare fronte comune contro la follia terrorista” bacchettando chi “per mera speculazione politica divide il campo della politica democratica” perché “rischia di fare il gioco di chi incita all’odio e alla violenza”.

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Piazza Duca d’Aosta riqualificata occupata da stranieri e clochard

E’ durata poco l’aiuola davanti a Piazza Duca d’Aosta riqualificata nei giorni scorsi, secondo quanto denuncia Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del gruppo misto: dopo pochi giorni, afferma, è tornata a essere occupata da stranieri e clochard. “Come volevasi dimostrare la riqualificazione promessa da Majorino e Maran con l’inaugurazione delle nuove aiuole in piazza Duca d’Aosta si è rivelata un flop clamoroso dopo appena una settimana. Basta passare nel vialetto a qualsiasi ora per accorgersi che la nuova area è diventata una residenza a cielo aperto per immigrati e sbandati, esattamente come succede da tempo nelle altre aiuole di fronte alla stazione Centrale”, spiega la sardone, per poi continuare accusando “Il taglio del nastro davanti a giornalisti e fotografi si è rivelata l’ennesima passerella di una giunta che procede a slogan, ma non fa fatti. Gli immigrati hanno preso possesso delle aiuole: si sdraiano sui muretti, bevono, fumano, addirittura è spuntato un banchetto dove vengono vendute sigarette”. Per poi concludere: “Oltre a questi giovani ragazzotti non mancano altri senzatetto con coperte e cartoni. Ovviamente è inutile dire che chi è diretto in stazione preferisce fare il giro largo per evitare di passare in mezzo alle decine di profughi. Non che cambi poi tanto da quello che si trova sul piazzale della stazione“.

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Sala: servono soluzioni per Olimpiadi e “Tempo di libri”

Il sindaco Sala, prima della presentazione della stagione 2018/2019 di Fondazione Feltrinelli, ha parlato di Olimpiadi e Tempo di libri. Per quanto riguarda le Olimpiadi, si è detto convinto che dal Consiglio dei ministri di stasera uscirà una risposta da parte del Governo e che senza un appoggio dell’esecutivo i Giochi Milano-Cortina non si potranno fare. “Da quello che ne so stasera c’è un Consiglio dei ministri, credo che in modo inequivocabile dovranno dire, partendo a breve la delegazione del Coni per Buenos Aires, con che opzione va in tasca, A me risulta che le nostre due regioni, se si andrà avanti con Milano e Cortina, sono disponibili a garantire“. Precisando: “Poi però c’è da costruite il tutto. Noi siamo pronti, è chiaro però che senza l’ok del governo non si può fare“. Sul destino di “Tempo di libri”, la fiera dell’editoria milanese, in diretta concorrenza con quella torinese che, dopo il rifiuto di una fusione tra le due kermesse, rischia di saltare, ha detto: “Vediamo  Quello che mi pare di capire dalla nostra fiera è che c’è il tentativo di cercare delle formule diverse, sempre parlando di libri, ma trovando una formula che non obblighi gli editori a rifare la stessa cosa a Milano e Torino“. Aggiungendo, “Ci stanno lavorando e li incontrerò presto, però la via maestra è un po’ questa, trovare formule diverse“.

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