Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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Rapinatore arrestato grazie al sistema di riconoscimento facciale

Software Sari: una grande fratello che certo non piacerà ai criminali italiani. Si tratta infatti di un sistema di riconoscimento facciale in grado di risalire all’identità di un malvivente anche partendo solo da pochi fotogrammi. E’ stato proprio grazie a questa applicazione che la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di un rapinatore seriale di farmacie autore di tre rapine in farmacie di via Padova e dintorni il 2, il 3 e il 19 settembre. Dopo avere acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli esperti informatici della Polizia, hanno individuato un profilo compatibile con l’autore delle rapine che è stato quindi attenzionato con metodi di indagine tradizionali e in seguito posto in stato di arresto. Si tratta di un italiano di 39 anni pluripregiudicato.

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Sabato manifestazione per chiedere l’allontanamento dei nomadi

Lo hanno annunciato sulle loro bacheche Facebook Marco Bestetti e Antonio Salinari, rispettivamente Presidente e Assessore alla Cultura del municipio 7. Entrambi invitano i loro lettori ed elettori a condividere e partecipare all’iniziativa, che si svolgerà sabato 29 alle 11:00 all’interno del parcheggio dell’ospedale San Carlo in via San Giusto. Nonostante l’impegno dei due e dei loro colleghi di maggioranza in Consiglio, per ottenere continui allontanamenti delle carovane di nomadi e l’installazione di  archetti anti caravan in alcuni parcheggi, i continui spostamenti dei rom che si accampano a fasi alterne in diverse vie della zona continua a essere molto sentito dai residenti. Per questo il Presidente Bestetti invita a “scendere piazza, tutti insieme!” per sollecitare il Sindaco Sala e il Comune di Milano ad “applicare immediatamente il DASPO urbano per garantire il decoro e la sicurezza delle nostre periferie“. A quanti li accusano di inseguire la Lega i due forzisti rispondono coralmente che perseguono solo il bene dei loro amministrati.

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Sala: pronto a chiudere i campi rom, parlerò con Salvini

Il fuoco di fila di contestastazioni scatenato dagli esponenti del centrodestra milanese in seguito al secondo incendio doloso che si è scatenato nel giro di pochi giorni nel campo rom di via Bonfadini, ha indotto il Sindaco Sala a pronunciarsi in proposito. Lo ha fatto confermando di essere aperto all’idea di chiudere i campi rom, annunciando che, “Venerdì abbiamo un incontro con il ministro Salvini. Si parlerà di sgomberi e non solo. Quindi sarà anche l’occasione per fare il punto” per poi precisare “in principio, come ho detto più volte, non mi dispiace l’idea che i campi vengano chiusi. D’altronde ce lo chiede anche l’Europa. Però va trovata anche una soluzione“.

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Innaugurata la prima rastrelliera pubblica pagata da un privato

E’ stata inaugurata oggi in via Felice Casati, davanti al bar pasticceria Pavé, la prima rastrelliera pubblica per la sosta delle biciclette posata da un privato. I gestori del locale hanno aderito al bando del Comune che prevede la concessione gratuita del suolo pubblico ai privati su cui, a spese proprie, possono installare rastrelliere per biciclette, promuovendo così lo sviluppo di una mobilità sostenibile. “È un momento che aspettiamo da anni ed è un primo passo – ha dichiarato Luca Scanni, uno dei proprietari della pasticceria che ha acquistato 20 spazi per le bici -. La speranza è che molti locali commerciali facciano lo stesso”. Secondo l’assessore alla Mobilità e Ambiente, Marco Granelli e l’assessore alla Partecipazione e Open Data, Lorenzo Lipparini la prima rastrelliera privata a uso pubblico rappresenta è “un esempio di collaborazione e partecipazione tra pubblico e privato che ci auguriamo venga presto imitato da molti in tutta la città, segno della diffusione di buone pratiche e mobilità sostenibile. Questi 20 posti bici a disposizione di tutti si aggiungono agli oltre 16mila presenti in città e tutti localizzabili in una mappa che a breve sarà disponibile sul geoportale del Comune per sapere sempre dove mettere la propria due ruote in modo ordinato e sicuro“.

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Innaugurata la Milano Tennis Accademy

L’assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia, Martina Cambiaghi, ha partecipato all’inaugurazione della MTA Milano Tennis Accademy allo Sporting Club Milano 2: non solo una scuola tennis, ma un vero e proprio campus dedicato ai giovani appassionati della racchetta che ambiscono a diventare professionisti. A condurre la presentazione il giornalista Gianluigi Parco che ha illustrato i vertici del sodalizio che è guidato da due dei tecnici più titolati del panorama nazionale, Franco Bonaiti e Ugo Pigato, affiancati dal terzo socio, nonché presidente della MTA, Pier Carlo Guglielmi. Presenti anche Paolo Micheli, sindaco di Segrate; Sergio Palmieri, presidente Federtennis e Gabriele Bacchini, presidente Sporting club Milano 2. “Sono rimasta colpita da un progetto molto ambizioso che mette al centro il giovane atleta: non tanto come professionista ma come persona” ha spiegato Martina Cambiaghi, assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia. “L’accademia, infatti rivolge un’attenzione particolare ai piccoli sportivi appassionati della racchetta: questo progetto si rivolge non solo a chi sarà il campione di domani ma anche alla persona che vuole stare bene, che vuole fare attività fisica che vuole costruirsi un futuro“. “Come Regione Lombardia – ha concluso l’assessore Cambiaghi – puntiamo all’atleta come persona, allo sport per tutti, all’attività fisica come inclusione sociale, allo sport come crescita personale e caratteriale. Già da subito mi sono resa disponile per avviare progetti di collaborazione“. La Milano Tennis Academy intende costituire un laboratorio tennistico di alto profilo e di respiro internazionale, che possa portare Milano allo stesso livello delle città e delle accademie più importanti al mondo. L’Academy abbraccia atleti di tutte le età: un team che aprirà le sue porte sia ai bambini della scuola materna fino al tennis professionistico.

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Stabile il rating di Milano, secondo Fitch è l’andamento di quello italiano a penalizzarla

Resta stabile a BBB il rating di Milano ma con ‘Outlook’ negativo a BBB. Lo spiega, nella sua relazione semestrale, l’agenzia Fitch Ratings che individua nel previsto declassamento della città motivi esterni al suo rendimento, dovuti esclusivamente all’arretramento previsto a BBB del rating dell’Italia per via delle incertezze sulla politica economica. Secondo l’agenzia di rating statunitense Milano è una città con un “forte governo“, un debito in riduzione e un’ottima salute sotto il profilo socio-economico. Sconta però i limiti imposti dalla mancanza di autonomia fiscale che la legano alle sorti del governo nazionale. In altre parole, la perdita di performance dell’Italia e il peggioramento del quadro economico e finanziario trascinano inevitabilmente in basso anche Milano. “Già da qualche anno Milano gode di ottime performance sia sul piano del governo cittadino, con una maggiore efficienza dei processi amministrativi e la leggera ma costante riduzione del suo debito, sia più in generale sul piano del dinamismo economico e sociale” Ha affermato l’assessore al Bilancio e al Demanio, Roberto Tasca, spiegando, “Il quadro cambia però se inseriamo la città nel contesto nazionale. Milano trasferisce risorse crescenti agli altri comuni ma ne riceve sempre meno dallo Stato. Su queste basi, l’incertezza economica del momento rende meno prevedibile il quadro prospettico. Noi rispettiamo da tempo i vincoli finanziari che ci sono imposti. Sarebbe auspicabile lo facesse anche il Governo. C’è qualcosa di incontrovertibile nelle fotografie periodiche che le agenzie di rating scattano su Milano e cioè la concordanza tra il fatto che la nostra città corre e che a livello nazionale ciò non interessi a nessuno. Purtroppo, quando nessuno si preoccupa di replicare in altre città le ragioni del nostro successo, l’unico pensiero è che si vuol far tornare indietro la città“. Nella sua relazione, Fitch Ratings si concentra sulle caratteristiche di Milano, sottolineando la capacità dell’Amministrazione di ridurre anno dopo anno l’indebitamento e di rinegoziare i mutui senza rinunciare agli investimenti, come quello per la realizzazione della linea 4 della metropolitana. E sottolinea anche come il governo cittadino contribuisca, attraverso i tagli di spesa e contenimento del debito, agli obiettivi economici dell’intero Paese.

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