Monguzzi e Mulinacci (Verdi): Il contrasto al consumo di suolo si deve tradurre in azioni concrete
“Abbiamo presentato una mozione al Consiglio Comunale e al Consiglio del Municipio 5 per chiedere che i terreni di Vaiano Nord, Sud e Bellarmino siano integralmente ceduti al Comune, destinando perciò le cubature preesistenti ad aree soggette a rigenerazione urbana” lo comunicano con una nota Carlo Monguzzi, Consigliere Comunale di Europa Verde e il Presidente del consiglio di municipio 5 Massimo Mulinacci di Europa Verde. “Se ciò non avverrà – proseguono i due – a Vaiano Valle toccheranno terra, senza molta grazia né leggerezza, un bel po’ di appartamenti sul libero suolo. Nessuna rigenerazione urbana. Consumo di suolo garantito di un terreno di alto valore agricolo e paesaggistico, un terreno dove passano rogge e canali, costeggiato dalla Vettabbia e con la falda soggiacente a pochi metri. Da quasi quarant’anni, la minaccia di cementificazione non si è ancora esaurita. Siamo infatti nelle ex aree d’oro, soprannome guadagnato al tempo dello scandalo che portò alle dimissioni dell’allora sindaco Tognoli”. “Il terreno di Vaiano Valle nord è la vittima di un accordo, accordo che ha spostato il 90% delle volumetrie da Vaiano Valle sud e Bellarmino verso altre aree cittadine – spiegano Monguzzi e Mulinacci – aree oggetto di rigenerazione urbana, lasciando però Vaiano Nord alla mercé del mattone.Al di là del valore di questo accordo del 2019, che ha rimosso dai terreni l’incubo di circa 40 ettari di insediamenti su terreno agricolo, non è accettabile che si rinunci a liberare integralmente tutte le aree, individuando un terreno “vittima”, destinandone 30000mq all’edificazione e lasciando nelle mani dei co struttori il 10% degli altri due; un 10% non urbanizzabile, ma comunque a disposizione dei costruttori”. “Il suolo agricolo urbano non può essere ancora il luogo di espansione della città e di contrattazione speculativa; è invece un patrimonio da salvare e dal quale partire per la riconquista del suolo perso. Prima che parta la progettazione esecutiva firmata dalle ruspe, chiediamo di liberare da* vincoli ed acquisire integralmente queste aree, conquistando circa 540000mq di terreno libero e verde che per noi non sono d’oro, ma di oro zecchino. Queste aree dovranno essere inserite integralmente nel parco sud e l’area di Bellarmino dovrà essere integrata nel parco Ticinello, confinante per circa un chilometro e sua naturale destinazione” concludono Monguzzi e Mulinacci.