Nome dell'autore: Otello Ruggeri

Informatico di professione, giornalista per svago, politico per passione, Patriota, fiero di essere Milanese.

Consiglio Comunale: nuove fratture nella maggioranza

Dopo lo spostamento verso il gruppo misto di alcuni consiglieri, che pur rimanendo in maggioranza hanno deciso di rimarcare in questo modo le loro posizioni a volte critiche rispetto a quelle della maggioranza, nel corso del Consiglio Comunale di ieri si sono manifestate altre fratture nel  centrosinistra. Principale motivo di attrito, le troppe assenze in aula di Assessori e Sindaco. Ma non solo questo. Carlo Monguzzi di “Europa Verde”, oramai sempre più critico in merito alle politiche ecologiste della Giunta Sala è stato il primo a prendere la parola e anche il primo a lamentarsi delle troppe assenze. Durante il suo intervento non era presente nessun assessore e nemmeno il Sindaco. Lo ha fatto con garbo, sottolineando ironicamente che il suo discorso avveniva davanti a una “platea di assessori nutritissima” e rimarcando più avanti “l’intera giunta che è qui interamente assente come al solito”. Parole che hanno indotto la Presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi a sospendere la seduta fino a quando qualcuno della Giunta non si fosse presentato in aula. Cosa avvenuta dopo una decina di minuti quando il primo assessore a preso posto sul suo scranno per poi essere raggiunto da un secondo nel corso della seduta. Ripresi i lavori, a riaprire le ostilità ci ha pensato il Consigliere del Partito Democratico Alessandro Giungi che, nel corso di un intervento molto appassionato riguardante alcune problematiche cittadine ha chiamato in causa Città Metropolitana della quale fa parte la sua collega di partito Diana De Marchi. Ne è nato un battibecco fra i due che si è concluso con lui ad invitare lei e quelli che ne fanno parte a “lavorare”. E’ toccato quindi al Consigliere Gianmaria Radice dei “Riformisti Lavoriamo per Milano” tornare sull’argomento “assenze”, cui ha dedicato una parte importante del suo intervento.  Radice dopo avere detto che anche in altre assemblee elettive si verifica la stessa situazione, ha però sottolineato “noi al massimo veniamo qui due volte a settimana” per poi rivolgersi al Presidente del consiglio Comunale pregandolo di “insistere affinché dall’inizio della seduta siano presenti almeno la metà degli assessori” perché “gli argomenti che trattiamo qui dentro riguardano” li riguardano tutti e “riguardano la città” e concludendo con il dire che la loro assenza è “offensiva nei confronti del consiglio e di tutti i cittadini“. Una seduta in cui si è finito per discutere e decidere poco, conclusa perché è venuto a mancare il numero legale. Evidentemente, a non avere voglia di rimanere in aula, oltre a Sindaco e assessori, erano anche molti consiglieri di maggioranza.

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Sala preoccupato per l’urbanistica, ma guarda al futuro

Si è svolto ieri il congresso metropolitano di Sinistra Italiana cui ha partecipato anche il Sindaco Sala che, al termine, si è fermato per rilasciare qualche dichiarazione ai giornalisti. Il Primo Cittadino, si detto totalmente d’accordo con il Procuratore Viola sulla necessità di giudicare una questione tecnica, trattandola come tale, ma non altrettanto sul rimanere sereno vista la  preoccupazione che gli suscitano le questioni giudiziarie che hanno coinvolto il settore urbanistico. Sala sottolineando che dal punto di vista del Comune non è una questione politica ha auspicato “mi auguro, e penso, anche dal punto di vista della Procura“, incalzando poi Viola chiedendosi “quanto si sentirebbe sereno se 140 magistrati dicessero cambiami lavoro” e aggiungendo“Non avrei mai immaginato di arrivare a una situazione in cui 140 funzionari e dirigenti del Comune mi scrivono e mi dicono cambiami lavoro” per questo  “non sono per niente sereno, sono preoccupatissimo”. Sala ha quindi spiegato che sono circa 150 le procedure urbanistiche in lavorazione che potrebbero finire sotto la lente della Procura con la quale si sta confrontando per evitare ulteriori problemi, proprio per questo “ho chiesto al direttore generale Malangone e all’assessore Tancredi di incontrare i nostri dipendenti per assicurarli che, rispetto a problematiche di natura legale, il Comune non scompare: abbiamo la nostra lista di avvocati, anticipiamo noi le spese”. Misure che il Sindaco ha detto non essere sicuro siano sufficienti, per poi concludere sul tema annunciando “Poi incontreremo anche i sindacati”. Nonostante le turbolenze che interessano la sua amministrazione Sala non ha però rinunciato a guardare avanti, segnatamente verso le prossime elezioni amministrative milanesi lanciando un messaggio a tutte le componenti del centrosinistra: “lavoriamo insieme“, accettando anche le reciproche differenze perché “in politica non voglio partecipare ma vincere e governare”. “Da quando faccio politica ho sempre cercato di fare lo sforzo di tenere insieme tutte le anime del centrosinistra” ha aggiunto, senza nascondere le difficoltà incontrate nel perseguire questo proposito, rivendicando “Alla fine a Milano abbiamo dimostrato che si può fare”. Pur avendo l’impressione che fra i milanesi di destra e sinistra non vi sia molta differenza, ha tenuto a sottolineare “la differenza c’è eccome” suggerendo di alla sinistra di concentrarsi meno sulle persone e più sulle idee promuovendo “una piattaforma di idee che possano essere condivise“. Sala ha poi mosso qualche critica al suo schieramento “manca oggi è un po’ il confronto” e ancora “a sinistra facciamo prima a trovare le differenze che non la sintesi”. Davanti alla possibilità che alle prossime amministrative possa vincere il centrodestra sala ha detto che è ancora presto, ma “dobbiamo cercare di chiudere bene e di lavorare bene per una prossima candidatura” perché “ce la dobbiamo giocare” con la consapevolezza che “con tutte le difficoltà, Milano è stata mantenuta in un ambito democratico, aperto e internazionale. E così deve essere” ha concluso il Sindaco.

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Stadio: volano gli stracci fra De Chirico (FI) e Piscina (Lega)

Le diverse posizioni espresse da alcuni esponenti del centrodestra milanese sul “progetto” (non ce ne voglia il Consigliere De Chirico) di ristrutturazione dello Stadio Meazza, che avevamo evidenziato nel nostro articolo “Centrodestra quasi d’accordo sulla ristrutturazione del Meazza“, sono inaspettatamente uscite dalle stanze della politica per sfociare in una lite sui social. E’ successo la sera 2 Febbraio quando, commentando un post in cui Samuele Piscina (Lega) ribadiva la sua posizione critica, Alessando De Chirico (FI) lo ha attaccato scrivendo: “Ti esprimi su cose che non conosci perché lo studio (non un progetto come scrivi) non lo hai nemmeno sfogliato” e sottolineando che “riscaldamento”, “copertura retrattile” e “parcheggi” sono citati nel documento al contrario di quanto scritto dal leghista. La risposta di Piscina non si è fatta attendere “… la cosa bizzarra è stata vederti al fianco di Sala. Magari condividendolo prima la prossima volta potremmo trovare soluzioni migliorative” ha attaccato il leghista, ricevendo in risposta un laconico “leggere la parola condivisione su un tuo scritto è davvero buffo“. Piscina non si è però dato per vinto e ha insistito con l’accusa “hai fatto tutto da solo con Sala…”, cosa che ha indotto De Chirico a formularne una a sua volta “Avrei dovuto continuare a criticare senza provare a trovare una soluzione come fai tu?”. Dopo questo scambio di battute iniziale i due contendenti sono passati a confrontarsi su cose più concrete, senza però rinunciare a lanciarsi frecciatine, “in realtà la soluzione l’ho data e l’abbiamo approvata con un ordine del giorno. Forse sei stato poco attento, ma lo studio presentato non va nella direzione di quello che abbiamo approvato” , ha infatti scritto Piscina, accusando l’azzurro di non fare gli interessi dei cittadini e di promuovere un progetto plurimilionario che diventerà una cattedrale nel deserto e invitandolo a “fare una proposta seria come centrodestra invece di schiantarti sempre da solo”. De Chirico deciso a non retrocedere di un passo ha subito ribattuto sottolineando “talmente utile quell’ODG che è rimasto in fondo a un cassetto” e accusando a sua volta ” hai fatto schiantare il tuo gruppo e tutte le richieste dei tuoi colleghi di partito nelle trattative all’approvazione del bilancio per i tuoi piccoli interessi di bottega” e ancora “Non ho bisogno di apparire sui giornali quotidianamente come fai tu con le tue polemiche sterili” invitandolo infine a dormirci sopra in cerca di migliori consigli. Piscina ha quindi ribaltato su De Chirico l’accusa di presenzialismo “in realtà quello che stai facendo ha lo scopo di farti apparire sui giornali” e negato di aver fatto saltare gli accordi presi da altri esponenti del suo partito, con i quali ha detto di fare squadra e dopo una breve risposta di De Chirico “è evidente che quello studio non verrà realizzato, ma dà la possibilità di far sedere le squadre intorno al tavolo della trattativa”, complice anche l’ora tarda, la discussione si è spenta e con essa, probabilmente, anche la speranza di vedere tutti i partiti del centrodestra collaborare per trovare una soluzione condivisa all’annoso problema dello Stadio di san Siro.

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Agricoltori bloccano la A1, l’europarlamentare Fidanza (FdI) li incontra

Ieri, gli agricoltori del coordinamento Riscatto Agricolo, che hanno stabilito il loro campo base sulla strada Binasca, nei pressi del casello dell’Autostrada del Sole, si sono mossi in corteo rendendo difficoltosa la circolazione a Melegnano e dintorni, per poi tornare al loro campo base. Un’azione svolta dopo essersi accordati con il Sindaco del comune lombardo in modo di evitare di creare eccessivi disagi ai residenti poiché ritengono fondamentale che la popolazione appoggi la loro protesta contro il Green Deal europeo. Al termine del corteo, una piccola delegazione composta da una decina di mezzi agricoli, si è diretta verso il Grattacielo Pirelli, scortata dalla Polizia, per portare la protesta sotto la  sede del Consiglio Regionale. Nel corso della mattinata, l’Europarlamentare di (FdI) Carlo Fidanza, accompagnato dal collega di partito l’Onorevole Fabio Raimondo, ha fatto visita agli agricoltori per manifestargli la propria solidarietà e spiegare quanto stanno facendo in favore della loro causa. “In questi anni in Europa ci siamo battuti per arginare la deriva ultra-ambientalista e anti-agricola promossa dalla Commissione Ue su impulso dell’ex vicepresidente Timmermans. – ha spiegato Fidanza – Politiche che avevano un denominatore comune: la demonizzazione degli agricoltori come inquinatori e la conseguente diminuzione della produzione agricola in nome della sostenibilità ambientale. Un modello di sviluppo che punta a sostituire l’agricoltura tradizionale europea con importazioni da Paesi terzi meno sostenibili, farine di insetto e carne sintetica”. Il meloniano si è detto rammaricato di non essere riuscito a fare quanto avrebbe voluto, auspicando di riuscire ad ottenere la “maggioranza alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno” per impedire “la condanna a morte della nostra agricoltura”. “Sull’agricoltura FdI ci mette la faccia – ha aggiunto il Deputato Fabio Raimondo – come dimostrano la nostra presenza qui oggi e quella di ieri dell’Assessore regionale lombardo Alessandro Beduschi”. Raimondo ha quindi elencato alcuni dei risultati ottenuti dal governo “Divieto di produzione e distribuzione della carne sintetica sia in Italia che in Ue, blocco del Nutriscore europeo, etichettatura obbligatoria dei prodotti a base di farine di insetti, difesa dei finanziamenti per la promozione di vino e carni rosse, raddoppio dei fondi PNRR destinati all’agricoltura”, concludendo con il dire “per noi non sono un nemico da abbattere ma una categoria fondamentale per il futuro dell’Italia”.

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Centrodestra “quasi” d’accordo sulla ristrutturazione del Meazza

E’ stato presentato ieri a Palazzo Marino il progetto di riqualificazione dello stadio Meazza che prevede l’inserimento di un quarto anello destinato a ospitare ristoranti, bar e sale eventi e un nuovo edificio perimetrale dedicato  ad accoglienza, vendita merchandising e servizi vari. Un progetto che, secondo il Sindaco Sala, dovrebbe mettere Inter e Milan in condizione “di comunicare le loro decisioni sulla proposta del 2019” o se è loro intenzione rinunciare a utilizzare l’impianto di San Siro. L’iniziativa non è stata accolta in modo totalmente sfavorevole dagli esponenti del centrodestra milanese, che ne hanno però aspramente criticato la tempistica. Il “progetto presentato dal centrosinistra ci fa fare un salto indietro nel passato di diversi anni” commenta infatti Riccardo Truppo, Capogruppo di fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, sottolineando “altro non è, che quanto noi di Fratelli d’Italia avevamo sempre detto, forse unici, e proposto, ovvero il fatto di valorizzare l’attuale struttura esistente senza abbatterla“. “A distanza di 8 anni…  sembra che in molti, anche i più insospettabili, si siano finalmente convinti della bontà di questa soluzione, della quale sono da sempre orgoglioso sostenitore” gli fa eco il collega Marco Bestetti, Consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia, che da Presidente del Municipio 7 fu il primo a presentare pubblicamente il primo progetto di ammodernamento. Anche se dispiaciuto che siano passati tanti anni per essere ancora al punto di partenza, si dice  però ottimista e auspica che se il progetto vedrà la luce sia riservata la massima attenzione alla “realizzazione delle necessarie funzioni a supporto dello stadio, riservando grande attenzione al quartiere circostante e al minor impatto ambientale possibile degli interventi“. “Ho raccolto il guanto di sfida lanciato dal sindaco circa un anno fa, quando chiese a tutti i consiglieri di farsi avanti e proporre una soluzione per riqualificare lo stadio San Siro. Ed eccoci qua. Oggi abbiamo presentato uno studio realizzato da un pool di professionisti, capitanati dall’arch. Giulio Fenyves di Arco Associati“commenta soddisfatto Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, uno dei principali fautori del progetto di ristrutturazione. “Siamo giunti a un documento che è la base di partenza per un nuovo dialogo con Milan e Inter, un progetto che si spera possa coniugare gli interessi di Milano e delle società di calcio” aggiunge l’azzurro, sottolineando “i milanesi non necessitano di un mausoleo da mantenere con le proprie tasse, ma hanno bisogno di sicurezza, di servizi, di più verde e di una riqualificazione delle aree in declino del quartiere” e annunciando di aver pronto un ordine del giorno che prevede le ipotesi avanzate da Sala e che potrà essere votato dall’aula consiliare di Palazzo Marino già in questi giorni. Non è dello stesso parere Samuele Piscina, segretario della Lega Milano e consigliere comunale secondo cui “Quanto proposto è un progetto incompleto e senza futuro che non risolve il problema della fuga di Milan e Inter dalla città”. “Da novembre l’aula attende la convocazione delle squadre” rimarca Piscina e ora “il Comune tira fuori un progetto solo ora quando la partita è già persa a tavolino”. Secondo il segretario leghista il Milan ha già deciso di realizzare uno stadio a San Donato “per evidenti questioni economiche derivanti dalle maggiori entrate che ne derivano” mentre l’Inter sembra oramai orientata verso il trasferimento a Rozzano. Piscina evidenzia inoltre alcune criticità, “il progetto, non condiviso con le squadre, sembra fine a se stesso e senza una logica viabilistica” inoltre “spariscono tutti i parcheggi di superficie e non vengono neanche progettati i parcheggi sotterranei” e ancora “non garantendo l’accesso attraverso un tunnel al di fuori dell’area stadio, come peraltro stavano studiando le squadre, non si riuscirà ad alleggerire la viabilità” tutte questioni che avrebbero un notevole impatto sul benessere dei residenti. Infine, dopo aver fatto anche presente che mancando  “la copertura totale con l’impianto di riscaldamento” non sarà possibile utilizzare lo stadio tutto l’anno, Piscina conclude invitando il Sindaco a “pensare a un progetto serio per il futuro del Meazza”.

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Statua imbrattata: “Il Comune si costituisca parte civile”

Statua imbrattata: “Il Comune si costituisca parte civile”. Oggi la Lega Milano, insieme alla Lega Giovani Milano, ha organizzato un presidio davanti alla statua, ancora imbrattata dopo un blitz di Ultima Generazione, di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo. “Ci chiediamo cosa stia aspettando il Comune di Milano prima di costituirsi parte civile contro gli eco-vandali per l’enorme danno causato (si parla di 200.000 euro) alla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo. Un atto che sarebbe dovuto essere automatico dopo il blitz, invece ci tocca assistere alle solite parole di circostanza del sindaco Sala e della sinistra sempre più conniventi coi talebani dell’ambientalismo. È una vergogna. Del resto cosa possiamo aspettarci dal Pd che ha come guida Elly Schlein, la segretaria chic che si è espressamente schierata a favore degli imbrattatori dicendo che “vanno capiti? ” così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e commissario della Lega Milano. “Sono passati 40 giorni e, nonostante il salone del mobile, abbiamo fatto vedere a tutti i turisti e non, quanto questa amministrazione non sia in grado di prendersi cura dei simboli della città. Non solo, da parte del Sindaco non sono arrivate delle condanne nette, ora chiediamo al Comune di costituirsi parte civile e di chiedere che siano i due delinquenti a pagare i danni fatti.” commenta Alessandro Verri, capogruppo della Lega in consiglio comunale.

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