Nome dell'autore: Otello Ruggeri

Informatico di professione, giornalista per svago, politico per passione, Patriota, fiero di essere Milanese.

Il comune congela l’aumento dei biglietti

Non aumenterà per ora il biglietto dei mezzi pubblici a Milano che doveva subire un rincaro a causa dell’adeguamento Istat, come aveva stabilito l’Agenzia di bacino. Al momento l’aumento, previsto solo per biglietti e carnet e non per gli abbonamenti, è congelato, come spiegano dal Comune di Milano, ed è totalmente escluso fino a novembre e forse anche oltre. L’effetto economico dell’aumento Istat è di circa 38 milioni per tutta la Lombardia, con una stima approssimativa in proporzione per la città di Milano che si aggira tra i 15 e i 17 milioni di euro. Per il Comune però è Regione Lombardia che deve farsi carico dell’aumento quando scatterà. “Regione Lombardia si faccia carico dell’adeguamento Istat 2022 deliberato il 4 luglio – ha spiegato l’assessore alla Mobilità del Comune, Arianna Censi – . E per questo ho chiesto formalmente alla Regione di provvedere e porre in essere tutte le azioni utili a ricercare le risorse necessarie per coprire l’aumento Istat. Ma il tema delle risorse è più ampio: per questo chiederemo urgentemente al prossimo ministro dei Trasporti un tavolo tecnico perché intervenga a livello centrale per evitare il rincaro dei biglietti”. ANSA

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De Corato: Sala sottovaluta la criminalità e poi torna a promettere gli stessi vigili di un anno fa

“Sala fa altre sparate sul tema sicurezza, dicendo che lui non ha mai sottovalutato il problema. Questo dopo aver detto, esattamente un anno fa, che Milano non è Gotham City e che ‘la sicurezza è un tema, ma come lo è sempre stato’, cercando dunque di minimizzare ogni problematica. Per anni ha organizzato e partecipato a marce e pic nic pro immigrazione riempiendo la città di clandestini e delinquenti extracomunitari”, afferma l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, commentando le dichiarazioni di Sala sulla sicurezza. “Poi riprende a dare i numeri e rassicura i milanesi: entro fine anno quasi 500 vigili in più e stamattina il Prefetto gli ha confermato che da settembre ci saranno per le strade i 250 agenti, tra Polizia e Carabinieri, in più promessi a febbraio dal Ministro Lamorgese. Dopo cinque anni e mezzo di suo governo, questo è finalmente l’anno buono per la sicurezza? Il sindaco rilancia: prima i 500 nuovi vigili avrebbero dovuto essere assunti entro novembre 2023, poi Granelli li ha fatti diventare 900 per poi riportarli a 500, estendendo il termine a fine legislatura. Ora siamo a 500 entro la fine dell’anno. Evidentemente il caldo di questi giorni dà alla testa. È ora di smetterla di continuare a cercare di addossare tutte le colpe alla collettività dei milanesi. I numeri dati dalla Prefettura parlano chiaro: i reati predatori sono in costante aumento, quindi, la sicurezza dell’intera comunità è sotto scacco di una criminalità che non guarda in faccia a nessuno. Solo nel fine settimana si sono verificate risse e aggressioni dalla periferia al centro. Il sindaco finge di non accorgersi che ormai le lamentele e le denunce arrivano da tutte le parti, persino da chi lo ha sostenuto in campagna elettorale come Anpi e Cgil e dal suo Ambrogino d’Oro, l’influencer Chiara Ferragni”, conclude De Corato.

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Milano zona di libertà Lgbtq+: i cristiani torneranno nelle catacombe?

Ieri, in Consiglio Comunale, sono andati al voto due documenti presentati dalla sinistra: uno riguardava l’istituzione del “registro per il riconoscimento del genere di elezione” – forzando la mano rispetto alle leggi dello Stato – e l’altro per dichiarare Milano zona di libertà per le persone Lgbtq+, avente (fra gli altri) lo scopo di tutelarne i diritti e di istituire un centro culturale arcobaleno. Vista la maggioranza schiacciante di cui gode la sinistra è inutile parlare dell’esito della votazione, ma qualche riflessione, nel merito, va fatta. La prima, e più scontata, riguarda i “diritti” delle persone Lgbtq+, che nella nostra città non subiscono nessuna discriminazione (se non a titolo personale da parte di qualche idiota), soprattutto dopo 10 anni di Pisapia e Sala, nei quali è stato concesso loro di tutto e di più, compreso il potere dileggiare liberamente Gesù Cristo e la Vergine Maria nelle loro manifestazioni. Temo piuttosto che l’obiettivo sia quello di negare ad altri di esprimere opinioni contrarie al loro stile di vita anche se nel farlo non li discriminano ne offendono in nessun modo. Mi chiedo infatti se i Cristiani a Milano potranno continuare a considerare gli omosessuali in peccato mortale o se, per dirlo, dovranno tornare a parlarne fra di loro nelle catacombe. Infine, perché una casa della ”Cultura Arcobaleno”? Da quando le scelte sessuali sono considerate una forma di cultura? E se così è, perché non istituire anche una casa della cultura eterosessuale? Insomma la questione andrebbe affrontata in modo più serio – anche da destra – mettendo da parte le barriere ideologiche e tenendo in considerazione i diritti di tutti, ma su tutto l’una: sono davvero queste le priorità che dovrebbe darsi la giunta di una città dove oramai anche il ceto medio fatica ad arrivare a fine mese? Vista la maggioranza schiacciante di cui gode la sinistra è inutile parlare dell’esito della votazione, ma qualche riflessione, nel merito, va fatta. La prima, e più scontata, riguarda i “diritti” delle persone Lgbtq+, che nella nostra città non subiscono nessuna discriminazione discriminazione (se non a titolo personale da parte di qualche idiota), soprattutto dopo 10 anni di Pisapia e Sala, nei quali è stato concesso loro di tutto e di più, compreso il potere dileggiare liberamente Gesù Cristo e la Vergine Maria nelle loro manifestazioni. Temo piuttosto che l’obiettivo sia quello di negare ad altri di esprimere opinioni contrarie al loro stile di vita anche se nel farlo non li discriminano ne offendono in nessun modo. Mi chiedo infatti se i Cristiani a Milano potranno continuare a considerare gli omosessuali in peccato mortale o se, per dirlo, dovranno tornare a parlarne fra di loro nelle catacombe? Infine, perché una casa della ”Cultura Arcobaleno”? Da quando le scelte sessuali sono considerate una forma di cultura? E se così è, perché non istituire anche una casa della cultura eterosessuale? Insomma la questione andrebbe affrontata in modo più serio – anche da destra – mettendo da parte le barriere ideologiche e tenendo in considerazione i diritti di tutti, ma su tutto l’una: sono davvero queste le priorità che dovrebbe darsi la giunta di una città dove oramai anche il ceto medio fatica ad arrivare a fine mese?

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Anche l’European Paratrooprs Association si mobilita per l’Ucraina

Anche l’European Paratroopers Association (EPA), l’organizzazione internazionale no profit, fondata dall’ex paracadutista della “Folgore” Giulio Festa, si mobilita per gli aiuti umanitari in Ucraina ed ha lanciato il progetto EPAID FOR UCRAINA. E’dal 2019 che l’EPA conduce iniziative umanitarie in Ucraina, dove ha una sede operativa a Leopoli. Con lo scoppio del conflitto, l’EPA ha lasciato provvisoriamente Leopoli per trasferirsi in Polonia dove ha allestito a Korczowa-Krakovets, in prossimità del confine, un punto di raccolta per lo stoccaggio di beni di prima necessità, medicinali, attrezzature sanitarie, coperte, indumenti, alimenti a lunga conservazione da inviare in Ucraina, e da distribuire, in parte, anche ai rifugiati. Mentre altro materiale è stato fatto inviare direttamente dai donatori agli enti e alle organizzazioni destinatarie ucraine. “Oggi un primo Tir della Mastab Transport con un carico di 10 tonnellate di attrezzature mediche, medicinali e altri presidi sanitari, fornito da Meds, MedOne, Prodoc e organizzato e coordinato dai nostri fratelli paracadutisti lituani e svedesi, è stato inviato in Ucraina. Qui il carico sarà suddiviso in lotti più piccoli che saranno distribuiti agli ospedali medici da campo, che al momento ne hanno maggiore necessità e urgenza. Altri tre furgoni di aiuti, con 3 tonnellate di medicinali e attrezzature medico-sanitarie, generi alimentari e altri beni di prima necessità, provenienti da Svezia, Danimarca, Germania, Italia, Spagna e Francia, saranno distribuiti a Leopoli nei prossimi giorni”, dichiara il presidente dell’European Paratroopers Association Giulio Festa. Intanto l’EPA ha allestito nella sua base operativa in Polonia anche un foresteria per ospitare gli operatori volontari giunti da Svezia, Danimarca, Francia, Italia e Lituania, che saranno impegnati nell’organizzazione degli aiuti. “Il lavoro degli operatori sul campo, la logistica, il noleggio dei mezzi di trasporto, il carburante, l’acquisto di materiale, richiedono la disponibilità di fondi adeguati”, spiega il coordinatore nazionale dell’European Paratroopers Association, il milanese Alessio Fasano, che rivolge ai cittadini milanesi un appello a partecipare all’iniziativa umanitaria messa in campo dall’associazione. I sostenitori più generosi saranno ricompensati con il conferimento della Croce al Merito dell’EPA. Chi vuole sostenere la campagna EPAID FOR UCRAINA può collegarsi al sito: https://www.europeanparatroopers.org/about-us/donation.html.

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Conflitto a fuoco. Presentato il libro sui suicidi nelle Forze dell’Ordine

Si è svolta presso Palazzo Cusani la prima presentazione in presenza del libro: “Conflitto e fuoco”. L’introduzione dell’evento è stata affidata al segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, che ha definito il testo “un libro coraggioso” perché, “è entrato nel cuore del problema” e lo ha fatto in modo atipico, “come forse solamente una collega poteva fare”, raccontando ”l’esperienza di quelli che quell’infausto evento lo hanno vissuto da vicino”, confidenze ottenute grazie alla possibilità offerta agli intervistati di aprirsi davanti a una collega che garantiva loro l’anonimato. Sonono state sviscerate le ragioni da cui è scaturito il testo, ovvero: capire le motivazioni che portano un poliziotto, piuttosto che un civile, a togliersi la vita. Per farlo, è stata letta un’intervista che riportava il caso di un poliziotto suicida a Milano, in seguito al quale, presso la Questura di Milano, è stata istituita una stanza per il benessere per il personale dedicata alla memoria dello scomparso. Su questo evento, il Segretario del Sap di Milano, Massimiliano Pirola, ha raccontato il proprio vissuto e l’utilità del lavoro svolto nei mesi successivi, esperienza che gli ha fatto apprezzare il valore di poter condividere il proprio operato con un professionista psicologo di fiducia. Presente anche il professor Diego De Leo, noto psichiatra, autore della prefazione del libro che, grazie alla sua conoscenza approfondita del fenomeno, ha contribuito a rendere preziosa questa giornata. A lui è toccato spiegare per come si manifesta nella popolazione, confrontando i dati italiani con quelli internazionali e presentando i protocolli d’intervento canadesi sui supporti di tipo telefonico offerti alle persone in crisi tramite volontari specializzati, i quali, dopo averle assistite, le indirizzano verso più appropriati percorsi personali. De Leo, è Presidente della Onlus DeLeoFund, che fondò inseguito a un incidente in cui perse i suoi figli. Un evento gravissimo che lo ha portato a dedicarsi a chi, come lui, vive un lutto traumatico. La DeLeoFund infatti, grazie a un numero verde supporta e dà sostegno gratuito sia presenza, sia online attraverso professionisti psicologi opportunamente formati, a chi ha perso un famigliare per suicidio, omicidio, overdose, catastrofe naturale o sinistro stradale. La psicologa della Polizia di Stato Giorgia Minotti, ha invece parlato dell’importanza di avere delle linee guida ufficiali di intervento, condividendo la propria esperienza personale, i limiti e le opportunità del suo ruolo, affrontando inoltre il tema della prevenzione al suicidio e i possibili traumi correlati al lavoro, sottolineando in particolare che spesso le persone non si rendono nemmeno di conto di aver vissuto eventi che possono influire negativamente sul benessere personale. Infine, molto centrato e pertinente l’intervento del Questore di Milano, Giuseppe Petronzi, concreto nel dichiarare che il suo ruolo prevede responsabilità in diversi ambiti, alcuni dei quali prevedono delle competenze specifiche. Sottolineando che il suo compito è quello di indirizzare il personale verso i professionisti che le detengono. “Chi sta al vertice di una struttura deve avere la sensibilità di cedere il passo, deve avere la sensibilità di individuare il tema, deve dare un’indicazione di carattere generale, ma sapere che poi ci sono delle persone competenti”. L’uscita di questo libro si è quindi rivelata un valore aggiunto nel creare una sintesi tra le richieste dei poliziotti, il lavoro svolto dal sindacato e la restituzione (anche se non ancora attuata) dell’Amministrazione in tema di modifica dell’articolo 48 DPR 782/85. Una collaborazione vincente risultata evidente durante la presentazione dove, tutte le parti presenti hanno dimostrato di comprendere i rispettivi bisogni e doveri. E’ possibile acquistare il libro “Conflitto a Fuoco” a questo link   

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Viale Monza: sequestrate 640 dosi di cocaina

Giovedì sera la Polizia di Stato ha arrestato un 20enne italiano e ha denunciato il suo complice, entrambi per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti. I due cittadini italiani sono stati sopresi, dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, in viale Monza, a bordo di un’autovettura, mentre vendevano una dose di cocaina pari a gr 0,2 ad una donna. I poliziotti hanno sottoposto a perquisizione i soggetti e l’abitacolo. L’arrestato occultava all’interno degli slip due involucri in cellophane contenenti cocaina pari a gr. 0,4. Gli agenti della Squadra Mobile, hanno quindi svolto accurati accertamenti riuscendo ad individuare a Sesto San Giovanni l’abitazione del 20enne. Qui, in una camera da letto, hanno individuato una cassaforte murata, con all’interno 637 dosi di cocaina, già pronte per la vendita, del peso complessivo di circa 144 gr.Sono stati inoltre sequestrati un bilancino elettronico di precisione, materiale da confezionamento, nonché la somma di 1.790 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.

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