Nome dell'autore: Otello Ruggeri

Informatico di professione, giornalista per svago, politico per passione, Patriota, fiero di essere Milanese.

Ritardi nei vaccini: Moratti attacca Aria

“L’inadeguatezza di @AriaLombardia incapace di gestire le prenotazioni in modo decente rallenta lo sforzo comune per #vaccinare. È inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando cmq 30mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza”. Così l’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha commentato su Twitter i disguidi relativi alla campagna vaccinale che si sono registrati oggi in diverse città, tra cui Como e Cremona. Aria è la società di Regione Lombardia che gestisce le prenotazioni dei vaccini. Con un secondo tweet, la stessa Moratti ha poi elogiato le Asst locali (ex Asl): “ASST Monza 1.300 vaccinazioni, ASST Cremona 1.100 vaccinazioni, ASST Lariana 984 vaccinazioni. Bravi a recuperare i buchi nelle agende dovuti al disservizio sulle prenotazioni. I cittadini lombardi – ha concluso l’assessore al Welfare – hanno dimostrato di aver voglia di vaccinarsi per uscire da questo incubo”. ANSA

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Festa abusiva con rissa: 29 sanzionati

Non solo hanno organizzato una festa abusiva, ma alcuni di loro si sono anche resi protagonisti di una rissa fuori da un locale di via Fioravanti a Milano. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, ieri sera, sono intervenuti per la segnalazione di un’aggressione in strada e hanno effettivamente trovato tre cinesi, tra i 29 ed i 40 anni, tutti ubriachi, dei quali uno con il volto insanguinato e varie contusioni alla testa. Dal locale hanno sentito i rumori di una festa con musica ad alto volume. I militari hanno cercato di entrare dall’ingresso principale ma solo con l’aiuto dei vigili del fuoco sono riusciti a entrare dal retro. Nei vari privé hanno trovato 29 persone: tutte sono state sanzionati per inottemperanza alle disposizioni anti assembramento e il locale è stato chiuso per cinque giorni. Il ferito, soccorso dal 118, è stato portato all’ospedale Niguarda ma non è in pericolo di vita. ANSA

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Il Capo della Polizia a Milano e Cinisello Balsamo

Ieri mattina, il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli a Cinisello Balsamo (MI) ha commemorato, scoprendo il cippo restaurato, il Capitano delle Guardie di P.S. Pietro Tantimonaco scomparso 40 anni fa in un incidente stradale. Nel corso della cerimonia, cui hanno partecipato i familiari dello scomparso Capitano, il Prefetto Renato Saccone, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Iacopo Mannucci Benincasa e il Comandante Provinciale della Guarda di Finanza Cosimo De Braco, hanno preso la parola per ricordare Pietro Tantimonaco il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, il fratello prof. Nicola Tantimonaco, il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi  il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Al termine della celebrazione, il Capo della Polizia si è recato presso il Mi.Co. ove, da giovedì scorso, è in corso la vaccinazione anti-Covid per i dipendenti delle Forze dell’Ordine. Ricevuto dal presidente di Fondazione Fiera dr. Enrico Pazzali, in compagnia del Questore Petronzi e del dr. Mario Mazzotti dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato, il Prefetto Gabrielli ha attraversato il padiglione riservato alla vaccinazione dei poliziotti, dalla zona di accettazione all’anamnesi fino alla zona di osservazione  post somministrazione del vaccino.

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Sala, megafono di una strategia con le braccia a Roma e la testa a Bruxelles

Nonostante il Sindaco Sala sia la massima autorità in fatto di salute pubblica nella nostra città, dopo avere fatto una serie di grossolani errori durante la fase iniziale della pandemia, assumendo atteggiamenti che sfiorarono il negazionismo, è in seguito riuscito a sfangarla usando la tattica del far nulla così non si sbaglia mai. Un metodo che, agli occhi di molti milanesi smemorati e poco attenti, lo autorizza a criticare ogni giorno che scende in terra quanto avviene a Palazzo Lombardia. Iniziative come “Milano non si ferma” e ”abbraccia un cinese”, possono sicuramente essere considerate errori veniali (in cui caddero anche partiti di cdx) dovuti alla disinformazione e a una certa arrogante imprudenza, ma quanto accaduto – o meglio non accaduto in seguito – è la plastica rappresentazione dell’immobilismo di Palazzo Marino, dove hanno al massimo pensato che bastasse disseminare Milano di dehors, per risolvere i problemi dei ristoratori, o di tracciare ovunque improbabili piste ciclabili, per evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici, con l’unico risultato di rendere più caotico il traffico di una città praticamente deserta. Senza dimenticarsi il colpevole ritardo con cui furono sospese Area B e Area C. Un disastro insomma, che non può essere certo mascherato dall’attivismo dei centri sociali o delle associazioni di volontariato, il cui impegno ed eventuali meriti non possono essere attribuiti alla Giunta Sala. A compendio di questo “bel far nulla” viene il divieto di fumare in pubblico che scatterà domani. Un provvedimento che nel “palazzo” sanno andrà a incidere su una popolazione già sufficientemente stressata, così, intuendone l’impopolarità, hanno evitato di pubblicizzarlo, nel mentre consigliavano alla Polizia Locale di applicarlo “cum grano salis”, ricevendo in risposta dalla stessa l’invito di mandarci gli assessori a multare gli ultras che fumano nelle curve di San Siro. Nonostante tutto questo, Sala continua a parlare, e lo fa quasi sempre attaccando Regione Lombardia, facendo da megafono milanese di una strategia che ha le braccia a Roma e la testa a Bruxelles.

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Regione: il pressing di Majorino fa breccia nel Governo

Appena ha capito che la traballante poltrona dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera, era prossima a cadere, l’Europarlamentare ed ex Assessore Milanese Pierfrancesco Majorino, da sempre uno dei più attivi oppositori della Giunta Regionale Lombarda a guida Leghista, ha immediatamente cambiato bersagli. Lo ha fatto prima dai microfoni di Radio Popolare definendo Gallera un “capro espiatorio”, la cui sostituzione arriverebbe “fuori tempo massimo”, per poi concentrare la propria azione su Fontana e Salvini, definiti “i principali responsabili politici dello sfascio di questi mesi”, cui si potrebbe porre rimedio attraverso due sole soluzioni: “dimissioni in blocco della Giunta o Commissariamento”. Majorino ha poi rincarato la dose scrivendo sulla propria pagina Facebook: “Se Fontana non riesce a distribuire il vaccino anticovid è indispensabile che intervenga il governo, scavalcandolo”. Richieste già  più volte avanzate dall’Europarlamentare del PD, che in questa occasione sono stati recepite anche a Roma, tanto che nel pomeriggio il viceministro dell’Economia del PD Antonio Misiani ha scritto. “Se la Regione a guida leghista – che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale – non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus, è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi”,  aggiungendo che “la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito”. Un risvolto preoccupante per quelli che a Palazzo Lombardia e in via Bellerio speravano che, per fare cessare l’attacco ciconcentrico della sinistra, non servisse reagire di conseguenza, ma bastasse sacrificare un gallo e offrire una consulenza a un ex senatrice di Margherita e Pd-Ulivo.

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Sala non sala abbastanza e Milano rimane bloccata

Non ci sarebbe da sorprendersi se a qualche Consigliere Comunale che facesse un accesso agli atti per visionare il “piano neve” del Comune di Milano, fosse risposto che è stato secretato. Infatti, i risultati sono talmente simili a quelli del “piano pandemico nazionale”, da far pensare che a idearlo siano state le stesse persone e per questo vi sia la necessità di nasconderne l’identità (oltre ai contenuti). La neve a Milano è un bellissimo spettacolo, ma bisogna saperla gestire e se c’è un campo in cui l’amministrazione milanese ha dimostrato di non sapersi districare è proprio quello della viabilità. Risultato: a Milano da questa mattina la circolazione veicolare è praticamente bloccata a causa delle strade ricoperte di neve e avventurarsi a piedi per la città è altamente sconsigliato, visto che i marciapiedi non sono stati spalati. Insomma, sembra che a Palazzo Marino si sia lesinato sul sale e nessuno abbia pensato fosse necessario ingaggiare del personale per spalare le strade. Problemi ai quali ancora a metà mattina non è ancora stato posto rimedio. Morale della favola: Sala non sala abbastanza e Milano rimane bloccata.

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