Via Pastonchi: dove i sogni di Sala vanno a morire
Via Pastonchi: dove i sogni di Sala vanno a morire La storia è davvero simile a molte altre, solo molto peggio. Via Pastonchi è l’ultima frontiera della civiltà, dove MM ha deciso che era più economico arrendersi che lottare. Potremmo chiudere qua, ma vale la pena approfondire. Se non altro per rispondere a chi, come Majorino, ama fare il fenomeno e chiede che MM prenda il controllo di tutte le case popolari a Milano, case ALER incluse. Ci traccia un quadro impietoso il sempre presente consigliere Franco Vassallo, Municipio 7, che qui ha spesso combattuto a fianco dei cittadini: “Come in moltissimi casi, il primo problema di via Pastonchi è il cancello. Il suo presidio per la precisione. Dal prefabbricato sorto a fianco alla portineria, in rovina, il portiere osserva impotente le macchine che entrano, parcheggiano ovunque e vengono abbandonate sull’erba, dove capita. Alcune di queste vetture sono qui all’insaputa dei loro proprietari, peraltro. E servono a dare un segnale preciso: qui non comanda lo Stato. Tanto meno MM. Il clima è pesante, a comandare sono alcuni figuri, ben noti in zona, che impongono le proprie regole. Gli anziani hanno paura persino di uscire. Anche i lavori di riqualificazione sono occasione per aumentare il degrado. L’impalcatura che giace ferma, immobile, inoperosa attorno ad uno dei palazzi è stata violata ed ora funge da riparo improvvisato. Questo purtroppo è il frutto di una scarsa vigilanza non delle forze dell’ordine, che fanno ciò che possono, ma del proprietario (Comune) e del gestore (MM), che lasciano l’onere della denuncia ai cittadini. I quali, però, dovendo convivere con i responsabili del degrado preferiscono ovviamente non farsi del male da soli. Il tutto condito con la solita beffa all’Italiana: gli affitti sono aumentati anche quest’anno. Viviamo nel paradosso di una partecipata che si vanta della propria efficienza e continua a spremere gli inquilini onesti che pagano e a fornire servizi uguali a quelli che non lo fanno. Dimostrando che essere onesti, in questa città, non paga. Il tutto, ovviamente, con gli sgomberi bloccati causa pandemia, quindi con gli inquilini onesti bloccati a fianco dei criminali. L’unica cosa lecita da sperare è che cambi la gestione. A partire dal Sindaco, che, visti i risultati, dovrebbe trovarsi un altro lavoro”.
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