Cronaca

Cronaca, spaccio, omicidi, aggressioni, furti, arresti, maltrattamenti, stupri, rapine, Polizia, Carabinieri, Polfer, Polizia Locale, Milano

Piazza Duca D’aosta dalla riqualificazione ai bivacchi

Oltre a piazza Duca d’Aosta, il degrado è arrivato anche a piazza Luigi di Savoia. Questo in sintesi il pensiero espresso da Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, che ha realizzato le immagini. “Oltre a piazza Duca d’Aosta, dove gli immigrati sono padroni delle aiuole e spacciano a cielo aperto, i bivacchi toccano anche la vicina piazza Luigi di Savoia, affianco alla stazione Centrale”  denuncia Sardone presente sul posto “Proprio in questo momento si possono notare decine di immigrati sdraiati in mezzo al verde della piazza con tanto di teli, coperte, cuscini, valigie e sacchetti“. “Le aiuole di piazza Duca d’Aosta, comprese quelle appena riqualificate dalla sinistra, sono così piene che i nuovi immigrati sono costretti a trovare altre aree dove poter fare i propri comodi. Una situazione inaccettabile” continua la Sardone “per una città come Milano. I turisti che arrivano in stazione Centrale non possono fare lo slalom tra venditori abusivi, spacciatori, ubriachi“. Quindi l’ex azzurra conclude, “Mi piacerebbe capire come intenda intervenire il Comune, visto che col passare del tempo i bivacchi si espandono a macchia d’olio. Nei giorni scorsi sono stati emessi tre daspo urbani proprio in questa zona verso dei parcheggiatori abusivi, una misura giustissima per carità, ma perché se ci sono di mezzo gli immigrati il Comune continua a far finta di nulla?“.

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Imprenditore in crisi tenta il suicidio. Salvato dalla Polizia

L’azienda è in crisi e l’imprenditore tenta il suicidio in auto. Ha un attimo di titubanza, chiama il 112 e gli agenti riescono a salvarlo. È successo ieri mattina a Milano. L’uomo, classe 1972, sposato, ha scritto dei brevi biglietti ai suoi cari, li ha imbustati e portati con sé sulla sua auto, dentro alla quale si è chiuso, collegando il tubo di scappamento. Alle 8.15, con una crisi respiratoria già in corso, ha chiamato i soccorsi: “Sto morendo“, ha detto alla centrale operativa del 112. Gli operatori sono riusciti a tenerlo a lungo al telefono e a richiamarlo, una volta che l’uomo ha buttato giù. L’imprenditore non ha parlato molto, ma ha detto di essere al lavoro. Così, attraverso la visura camerale, gli agenti sono riusciti a risalire all’indirizzo dell’azienda, un rivenditore d’auto in zona Mecenate. Arrivati sul posto poco dopo le 8.30, quando l’uomo dentro l’auto era già svenuto, hanno sfondato i vetri e la portiera (nell’intervento un agente si è ferito a una mano) e lo hanno trascinato fuori dall’abitacolo, dove gli operatori del 118 lo hanno rianimato. Le manovre sul posto hanno consentito di ripristinare una normale ventilazione. L’iomo è poi stato trasportato al Policlinico, dove è ora ricoverato, in codice giallo.

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Ospedale Buzzi, arrestato ladro in corsia

Si aggirava con fare sospetto tra i corridori e le sale del reparto pediatrico dell’ospedale Buzzi. Un comportamento che ha spinto il primario a chiamare il 112. Quando i carabinieri lo hanno bloccato intorno alle 17 di lunedì pomeriggio il 48enne aveva appena rubato il portafogli di una dottoressa all’interno di uno spogliatoio. Una volta in caserma i militari hanno scoperto che a carico del ladro la procura di Roma aveva emesso lo scorso 17 settembre un ordine di carcerazione per una pena di tre anni e 11 mesi per reati contro il patrimonio.

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Writer americani condannati per imbrattamenti

Sono passati cinque anni da quando si erano fatti riprendere mentre imbrattavano i treni del metrò sulla linea verde e su quella rossa dopo essere entrati abusivamente nei depositi Atm. Fu proprio grazie a quelle immagini, poi pubblicate in rete, che gli investigatori milanesi impegnati ad indagare sugli autori dei vandalismi riuscirono a individuarli. Si tratta della nota coppia di writer americani “Utah & Ether” che il 3 ottobre il Tribunale di Milano ha condannato (insieme ai writer Borid e Avido che li aiutarono) a un anno e tre mesi per imbrattamento – pena sospesa per via della condizionale – oltre al pagamento delle spese legali e a risarcire i danni a Trenord e ATM. Pena che non ha probabilmente destato nessuna preoccupazione alla 36enne di New York, Danielle Erin Bremner (alias Utah) e il 33enne di Chicago, Jim Clay Harper IV (Ether), che utilizzano  le condanne come un modo per accrescere la loro notorietà. Infatti, dopo avere avere ampiamente pubblicizzato quella subita le 2009 a Boston, il processo intentato a Utah a New York, e l’arresto di entrambi avvenuto a Melbourne, Australia nel 2016, ora stanno facendo lo stesso con le conseguenze  della denuncia ricevuta nel 2008 dalla polizia di Milano per aver imbrattato cinque treni alla fermata Inganni. Sulla loro pagina Facebook, seguita da oltre 25mila persone, i due, riferendosi alla condanna, hanno scritto di aver ottenuto un nuovo riconoscimento a livello internazionale della loro “arte”. Una notizia che sicuramente ne accrescerà la fama fra quelli che apprezzano le “imprese” dei vriter americani e li arricchiscono acquistando i capi del brand di abbigliamento che hanno lanciato con successo, grazie ai cui proventi i due non hanno avuto nessuno problema ha versare i più di 7.000 che la condanna li ha condannati a risarcire all’azienda dei trasporti milanesi.

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Sequestrate 5000 dosi di shaboo a spacciatore recidivo

Circa 5000 dosi di shaboo per una valore al dettaglio trai 70 e i 100 mila euro, sono state rinvenute dagli agenti dell’Unità Contrasto stupefacenti della Polizia Locale di Milano, coordinati dal comandante Marco Ciacci. Il sequestro è avvenuto in viale Monte Ceneri, a casa di un 19enne di origine asiatica. Il giovane, che è stato tratto in arresto, era stato fermato e trovato in possesso di oltre quattro grammi di metanfetamina e in seguito, durante la perquisizione della stanza dove alloggiava poco distante, è stato trovato il resto della sostanza stupefacente: 480 grammi, sotto il letto in undici involucri. L’asiatico era già stato arrestato della Polizia Localenel dicembre del 2016, quando era ancora minorenne fu trovato con in tasca oltre 62 grammi di shaboo. Fu il primo a finire in carcere a Milano in un indagine dell’Unità Contrasto Stupefacenti della Polizia Locale che dall’inizio di quest’anno ha arrestato in flagranza di reato 110 spacciatori e sequestrato complessivamente 2 chili e 300 grammi di metanfetamina.

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Via San Basilio, rinvenuti due ordigni bellici

E’ successo in via San Basilio nel quartiere di Segnano alle porte della Bicocca. Due bombe a mano risalenti alla Seconda guerra mondiale sono state trovate durante gli scavi di un cantiere nell’area della ex Breda. Erano all’interno di una nicchia in un sotterraneo a cinque metri di profondità, probabilmente le stanze erano un rifugio antiaereo. Gli operai della ditta che hanno scoperto gli ordigni li hanno immediatamente segnalati alla polizia che ha fatto intervenire gli arteficieri. Le bombe, una modello Oto e una Srmc di fabbricazione italiana, sono state rimosse e fatte brillare in un luogo sicuro.

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