Municipio 2

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Cinese multato di 6.373 euro per commercio di DPI irregolari

Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato finalizzati a verificare il rispetto dei divieti imposti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per il contrasto alla diffusione del COVID-19. Giovedì pomeriggio gli agenti delle volanti della Questura di Milano, mentre effettuavano un posto di controllo in piazzale Loreto, hanno notato un’autovettura che aveva i sedili posteriori occupati da più sacchi e pertanto hanno deciso di fermarla. Alla guida vi era un cittadino cinese di 32 anni, residente a Milano, il quale alla richiesta dei poliziotti del motivo per il quale stesse in giro per la città nonostante le limitazioni alla circolazione delle persone, ha fornito diverse versioni contrastanti, nessuna delle quali rientrava nelle eccezioni previste dalla normativa vigente in materia di misure di contenimento del Covid-19. Successivamente gli agenti hanno controllato cosa stesse trasportando nei sacchi di plastica riposti sui sedili posteriori dell’auto. All’interno sono state trovate 4600 mascherine chirurgiche di colore azzurro, 950 mascherine modello S-KN95C di colore bianco, 50 mascherine ffpp2, 93 confezioni di cartone componibile di colore bianco e verde, una confezione di cartone componibile di colore bianco e azzurro e 10 flaconi di liquido igienizzante da 500 ml ciascuno. Riguardo al materiale trasportato, l’uomo dapprima ha riferito che erano di proprietà di un amico, titolare di un negozio e che stava trasportando il tutto per fargli un favore. Successivamente ha cambiato versione riferendo di averle ricevute direttamente dalla Cina e di doverle recapitare ad un’amica. In seguito ad accertamenti più approfonditi gli agenti hanno verificato che sia le mascherine che i flaconi di liquido igienizzante erano tutti privi della marcatura CE, né tantomeno presentavano l’autorizzazione dell’I.S.S. o dell’INAIL, come previsto dalla deroga straordinaria emanata nel “Decreto Cura Italia” in merito all’emergenza. Inoltre non vi era alcuna indicazione riguardo il produttore, la provenienza, numero di lotto. Per questi motivi tutto il materiale è stato sequestrato. Per tutte le violazioni delle normative in vigore commesse, il cittadino cinese è stato sanzionato amministrativamente per un totale di 6.373 euro.  

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Marocchino arrestato per spaccio in via Padova

Giovedì sera la Polizia di Stato ha arrestato, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un cittadino marocchino di 36 anni. Gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni della Questura di Milano, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno notato uscire da un condominio di via Celentano un uomo che si è poi fermato lungo il marciapiede di via Padova, in attesa di qualcuno. Dopo qualche minuto l’uomo ha incontrato un cittadino italiano ed i poliziotti hanno sorpreso entrambi mentre effettuavano uno scambio di sostanza stupefacente. Gli agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione personale dello spacciatore rinvenendo due bustine contenenti cocaina del peso complessivo di 40 grammi e 170 euro in banconote di diverso taglio. Dalla successiva perquisizione domiciliare, inoltre, gli agenti hanno rinvenuto all’interno della camera da letto una borsa contenente due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento, 6.480,00 euro in contanti in banconote di vario taglio, 6 cellulari, 9,60 grammi di marijuana, 81,20 grammi di cocaina e ulteriori 10,60 grammi di cocaina suddivisa in 24 dosi confezionate in cellophane bianco, identiche a quelle consegnate all’acquirente.

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Tunisino arrestato per rapina

Stanotte in via Ampere, gli agenti della volante del Commissariato Villa san Giovanni hanno arrestato un cittadino tunisino di 27 anni per rapina. L’uomo, poco prima, si era avvicinato con una banale scusa a un cittadino peruviano per poi strappargli la borsa e, dopo un breve colluttazione, è riuscito a fuggire. I poliziotti l’hanno arrestato e hanno recuperato la refurtiva della vittima.

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Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine”

Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine“.  I due presidenti di Municipio, rispettivamente 2 e 4, hanno ringraziato, ma anche sottolineato il tema della distribuzione delle mascherine gratuite. I Municipi potrebbero infatti svolgere una funzione utile in questa operazione. “Il ringraziamento più sentito da parte dei Municipi di Milano è rivolto a Regione Lombardia che con un grande sforzo si è autoprodotta le mascherine e le sta distribuendo a tutti i cittadini lombardi e milanesi”, intervengono Samuele Piscina e Paolo Bassi, Presidenti dei Municipi 2 e 4 di Milano. “Già ieri il Comune di Milano ha ricevuto le prime protezioni totalmente gratuite dalla Regione e, come il Sindaco ben sa, molte altre ne arriveranno mano a mano che saranno prodotte”. “Si apre quindi il tema della distribuzione dei presidi sanitari. Gli assessori regionali, a più riprese, hanno infatti dato il via libera a ogni Comune di stabilire i criteri di ripartizione. È evidente che Milano abbia un’articolazione cittadina più complessa dei paesini di provincia e pertanto abbia la necessità di adottare modalità diverse”. “Come Municipi riscontriamo molte esigenze sul territorio e siamo l’Ente più vicino ai cittadini. Per tale motivo chiediamo al Sindaco di coinvolgerci nella distribuzione delle mascherine, condividendo la scelta sui criteri cittadini e affidandocene una quota per poter rispondere in maniera veloce alle richieste che arrivano dal territorio”. “Il virus corre veloce e la città esige che le istituzioni lavorino insieme al meglio per poterlo arginare e sconfiggere. A Milano, purtroppo, abbiamo riscontrato – concludono i due esponenti leghisti – troppe inutili polemiche da parte di Palazzo Marino e pochi fatti. È il momento giusto per cambiare registro”.

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Aree cani, Piscina: “Trovate trappole per animali”

Aree cani, Piscina: “Trovate trappole per animali”. La denuncia del presidente leghista del Municipio 2 arriva per sottolineare come certi comportamenti non cessino nemmeno nelle situazioni di emergenza: “Neanche il Coronavirus ferma la mano dei vili delinquenti che realizzano vere e proprie trappole mortali per gli animali, lasciandole appositamente nelle aree cani”, denuncia Samuele Piscina, Presidente leghista del Municipio 2 di Milano. “Proprio nel momento in cui la guardia è bassa per la scarsità di vigili nelle nostre strade, ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo atto volto a ledere la salute di animali e cittadini nel Quartiere Adriano, all’interno dell’area cani di via San Mamete sita nel giardinetto a fianco del civico 91”. “Alcuni cittadini mi hanno infatti segnalato che questa mattina hanno rinvenuto  dei vetri intenzionalmente rotti e un’asse di legno appositamente chiodata, colorata di verde per confonderla tra l’erba nel più vile dei modi”. “Sono numerosi gli episodi dolosi avvenuti in questa area cani nel corso degli anni, tra bocconi avvelenati, bocconcini con all’interno spuntoni e assi chiodate. I nuovi ritrovamenti in questo periodo, dove diventa complicato uscire di casa anche per andare in farmacia o dal veterinario, mi preoccupano seriamente e sono sintomo di un odio inaccettabile nei confronti degli animali indifesi”. “Il Municipio 2 ha prontamente segnalato l’episodio alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine al fine di individuare i responsabili e punirli secondo la legge. Le indagini a posteriori però non sono sufficienti!”, chiosa il Presidente leghista. Sono necessari controlli in tutte le aree verdi da parte della Polizia Locale e chiarezza da parte del Comune sulla fruibilità delle aree cani, poiché sul sito istituzionale è indicato che tutte quelle che non si trovano in parchi o giardini recintati siano fruibili, in netto contrasto con quanto disposto dall’ordinanza regionale che proibisce l’accesso a tutti i parchi e giardini a prescindere che siano recintati o meno. La scarsa chiarezza e la carenza di controlli non possono che peggiorare una situazione ormai al limite nella nostra città e nel quartiere”.

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Un arresto per spaccio in viale Monza

Giovedì pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino albanese di 18 anni e ha indagato in stato di libertà un suo connazionale di 37 anni, entrambi per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni della Questura di Milano, transitando in viale Monza, hanno visto uscire da un condominio una persona che qualche giorno prima era stata indagata in stato di libertà perché trovata in possesso di 8 dosi di cocaina. I poliziotti hanno osservato la scena notando che, nel giro di mezz’ora, il ragazzo è uscito più volte fuori di casa. Insospettiti dal suo comportamento, gli agenti hanno effettuato una perquisizione personale, trovandogli addosso 10 involucri in cellophane contenenti cocaina e 190 euro in banconote di diverso taglio. Dalla perquisizione domiciliare effettuata subito dopo, all’interno dell’abitazione del giovane sono state trovate ulteriori 50 dosi di cocaina, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento, un quaderno “contabile” e 1.650 euro in banconote di diverso taglio. Pertanto è stato tratto in arresto. Durante la perquisizione è sopraggiunto nell’abitazione un altro cittadino albanese di 37 anni il quale, accortosi della presenza dei poliziotti, ha tentato di dileguarsi, ma è stato fermato e controllato. A seguito di perquisizione personale effettuata anche nei suoi confronti, è stato trovato in possesso di 3 dosi di cocaina e 515 euro in contanti e pertanto è stato indagato in stato di libertà.  

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